14 results on '"Alberto Beltramello"'
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2. Follow-up a lungo termine dopo occlusione endovascolare dell'arteria carotide interna per il trattamento degli aneurismi giganti paraclinoidei
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Andrea Talacchi, Alberto Beltramello, V. Martines, P.G. Zampieri, Albino Bricolo, A. Pasqualin, S. Perini, Alex Alfieri, A. Benati, and A. Bellitti
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03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,business.industry ,Medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,business ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Published
- 2001
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3. La flussimetria ematica cerebrale mediante Xenon-TAC nelle lesioni traumatiche diffuse
- Author
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E. Piovan, R. Gambin, D. Cordopatri, Alberto Beltramello, C. Vivenza, and L. Cristofori
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03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,business.industry ,Medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,business ,Humanities ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Abstract
Viene valutato il flusso ematico cerebrale mediante indagine Xenon-TAC in 11 traumi cranio-cerebrali gravi (GCS all'ingresso uguale od inferiore a 8) con quadro TAC morfologico di lesione diffusa secondo la classificazione di Marshall. La quantificazione della perfusione ematica cerebrale, confrontata con i valori attesi di norma permette, fin dalla fase acuta del trauma attendibile giudizio prognostico che si è dimostrato statisticamente significativo sia per il sottogruppo di pazienti con favorevole evoluzione clinica che per quelli con sfavorevole evoluzione valutata al follow-up di 3 e 6 mesi, rispetto ai valori stimati su un campione di pazienti sani. In particolare l'analisi statistica (eseguita con il “Chi Test”) ha dimostrato significatività di valori flussimetrici sia a livello dei nuclei della base che in sede corticale mentre minor significatività è stata rilevata per i valori di flusso valutati a livello dell sostanza bianca e globalmente in sede emisferica.
- Published
- 2001
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4. Rinoliquorrea Spontanea da Ependimoma del Filum
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Roberto Cerini, Alberto Beltramello, Giampietro Pinna, and A.G. Bricolo
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Radiological and Ultrasound Technology ,business.industry ,Medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,business - Abstract
Viene riportato un caso di rinoliquorrea spontanea secondaria ad idrocefalo comunicante da ependimoma del filum a duplice localizzazione. Vengono discussi i meccanismi patogenetici alla base di questa inusuale associazione patologica, anche alla luce dei dati derivati dalla letteratura.
- Published
- 1995
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5. Neuroradiologia dei meningiomi atipici ed anaplastici
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E. Piovan, Giovanni Puppini, Alberto Beltramello, Roberto Cerini, M. Pregarz, and R. Caudana
- Subjects
03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,business.industry ,Medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,business ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Published
- 1994
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6. Meningiomi endocranici aggressivi, quadri clinici-RM
- Author
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E. Piovan, Roberto Cerini, L. Bontempini, Giovanni Puppini, S. Rodella, Alberto Beltramello, M. Pregarz, and R. Caudana
- Subjects
03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Abstract
Il guadagno diagnostico offerto dalla RM nella diagnosi dei meningiomi intra-cranici risiede nella precisa localizzazione della lesione all'interno del cranio e nella definizione dei suoi rapporti con le adiacenti strutture, in particolare arterie e vene. Le caratteristiche morfo-strutturali possono essere comparate con gli aspetti istologici ed operatori in modo da identificare possibili caratteri clinico-radiologici associati ad un comportamento biologico ed evolutivo diverso da quello usualmente benigno dei meningiomi non aggressivi (MNA). 64 meningiomi intra-cranici sono stati valutati retrospettivamente, tutti sottoposti ad esame RM ed operati. In 16/64 pazienti (25%) è stato asportato un meningioma «aggressivo» (MA), caratterizzato cioè istologicamente da pleomorfismo ed alta cellularità, prominenza di nucleoli, frequenti mitosi e foci necrotici, e macroscopicamente da invasione locale della dura, dell'osso e dei tessuti epicranici. MA sono stati riscontrati più frequentemente nei maschi (9/16) di età avanzata con localizzazione alla convessità (12/16). All'esame RM presentavano accentuazione disomogenea (7/14), e marcatamente estesa alla dura adiacente alla base d'impianto («string sign») (10/16), scarsa demarcazione dal tessuto cerebrale circostante (6/14), edema marcato (11/16) e presenza di numerosi foci necrotici all'interno della lesione (7/16). La valutazione statistica ha permesso di individuare quei parametri (accentuazione disomogenea, necrosi, «string sign» ed edema marcato) la cui presenza o meno influisce probabilisticamente sulla diagnosi di MA. In particolare, quando nessuno dei parametri è presente, si tratta di un MNA; quando, al contrario, 3 o 4 parametri sono presenti, la lesione in esame rappresenta un MA; quando solo 1 o 2 parametri sono presenti, è impossibile stabilire con certezza la natura del meningioma.
- Published
- 1993
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7. La «logica» del coinvolgimento del rachide cervicale nell'artrite reumatoide
- Author
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M. Pregarz, Gian Franco Pistolesi, Alberto Beltramello, Roberto Cerini, M. Cassini, and R. Caudana
- Subjects
03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Abstract
Nell'ambito delle numerose possibilità di localizzazione articolare dell'artrite reumatoide, il coinvolgimento del rachide cervicale presenta aspetti peculiari legati soprattutto alle conseguenze della instabilità articolare sul contenuto mielo-radicolo-midollare. Nella valutazione diagnostica è pertanto oggi indispensabile l'apporto della risonanza magnetica che va ad integrare lo spettro informativo relativo al contenente osseo, fornito dalla radiologia convenzionale e dalla tomografia assiale computerizzata. Sulla base di tali considerazioni, gli autori propongono una metodologia di studio che prevede la utilizzazione integrata di tali indagini diagnostiche, sottolineando l'importanza dello studio dinamico del rachide in flesso-estensione. Successivamente, vengono analizzate le tappe del coinvolgimento reumatoide del rachide cervicale, allo scopo di fornire gli elementi che consentano di comprendere la logica di svolgimento di tale invalidante artronatia infiammatoria
- Published
- 1993
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8. Circoli collaterali da occlusione dell'arteria carotide comune
- Author
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Roberto Cerini, M. Pregarz, Alberto Beltramello, Giulio Mazzilli, G Taddei, Alberto Scuro, Giancarlo Mansueto, and Giovanni Morana
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RM ,Radiological and Ultrasound Technology ,carotide ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Angiografia ,Neurology (clinical) - Abstract
L'occlusione spontanea dell'arteria carotide comune è rara; lo sviluppo della circolazione collaterale recluta vasi intra- od extra-cranici. A livello extra-cranico la rivascolarizzazione avviene sfruttando i rami dell'arteria carotide esterna (aa. occipitale e tiroidea superiore) percorsi in via retrograda dal flusso ematico proveniente dai principali tronchi dell'a. succlavia: aa. vertebrale, cervicale ascendente e profonda, tiroidea inferiore. L'Angio-RM, pur dotata di minor risoluzione rispetto all'angiografia digitale, consente una buona visualizzazione del tipo e dell'entità dei circoli collaterali, talora invece non ben rilevabili – se non adeguatamente ricercati – con angiografia convenzionale. La RM, accoppiata all'Angio-RM, è esame fondamentale nel paziente affetto da insufficienza cerebro-vascolare ischemica; essa si colloca tra l'ecotomografia/Doppler e l'angiografia digitale; quest'ultima è da considerarsi esame pre-operatorio nei pazienti giudicati possibilmente chirurgici alla luce degli esami incruenti prima espletati; avvalendosi dei reperti Angio-RM, lo studio angiografico può essere eseguito in maniera mirata, più rapidamente e con maggior efficacia diagnostica.
- Published
- 1993
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9. MAV cerebrali in età pediatrica
- Author
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A. Maschio, Alberto Beltramello, S. Perini, A. Benati, P. Zampieri, C. Mazza, and E. Piovan
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03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Abstract
Sono stati sottoposti a trattamento endo-vascolare 19 pazienti in età pediatrica. L'embolizzazione è stata praticata come metodica pre-operatoria (9 casi); pre-radiochirurgica (2 casi); come singolo atto terapeutico per il trattamento di 1 fistola A-V diretta e di 1 aneursma della vena di Galeno; come terapia palliativa in 6 MAV giganti a sede centrale profonda. In tutti i casi è stata effettuata una embolizzazione particolata utilizzando in 17 casi come agente embolizzante il filo di polylene e in 2 casi particelle di spugna di Silastic. In base ai risultati, alle complicanze, al controllo successivo, sono state tratte le seguenti conclusioni: il trattamento vascolare delle lesioni del bambino rappresenta una efficace metodica prechirurgica soprattutto per le MAV estese e in sede critica. L'efficacia del trattamento come metodica pre-radiochirurgica non è ancora stata ben determinata. L'esiguità dei casi sottoposti non ha permesso una conclusione defmitiva, comunque l'embolizzazione ha permesso la riduzione del nido angiomatoso a dimensioni suscettibili di radio-chirurgia. Utilizzata come unica terapia, in assenza d'intervento, la metodica si è rivelata molto utile nel trattamento delle fistole A-V a linea retta (1 caso guarito definitivamente) e nel trattamento dell'aneurisma della vena di Galeno (1 caso trattato incompletamente e tuttora in osservazione). Non sono stati riscontrati, invece, risultati soddisfacenti nel trattamento palliativo di MAV cerebrali molto estese (sopra i 50 ml). In questi casi l'embolizzazione non ha contribuito ad un miglioramento significativo della recidiva emorragica e della mortalità, stimata sulla base della storia naturale ma, al contrario, ha sottoposto i piccoli pazienti a rischi di ischemia e soprattutto di emorragia. Per questi motivi il nostro orientamento attuale è di non sottoporre a trattamento tali malformazioni in età pedriatrica.
- Published
- 1992
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10. Neuroradiologic Evaluation of Intracranial Angiomas
- Author
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A. Benati, M. A. Vaghi, E. Piovan, A. Pasqualin, and Alberto Beltramello
- Subjects
03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,business.industry ,Medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,business ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Published
- 1990
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11. In memoria di Adriano Maschio
- Author
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A. Benati, Alberto Beltramello, and S. Perini
- Subjects
Radiological and Ultrasound Technology ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) - Published
- 2001
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12. Risonanza magnetica funzionale cerebrale applicazioni cliniche
- Author
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Paolo Manganotti, Michele Tinazzi, G. El-Dalati, Giovanni Puppini, Roberto Cerini, and Alberto Beltramello
- Subjects
Elementary cognitive task ,medicine.medical_specialty ,Radiological and Ultrasound Technology ,business.industry ,Sensory system ,Human brain ,Oxygenation ,medicine.disease ,030218 nuclear medicine & medical imaging ,Surgery ,03 medical and health sciences ,Epilepsy ,0302 clinical medicine ,medicine.anatomical_structure ,Cerebral blood flow ,medicine ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,In patient ,Neurology (clinical) ,business ,Neuroscience ,030217 neurology & neurosurgery - Abstract
Functional MRI of the brain can provide detailed images of human brain that reflect localized changes in cerebral blood flow and oxygenation induced by sensory, motor or cognitive tasks. While more complex functions can be explored only by high-field magnets equipped with echo-planar (EPI) facilities and sophisticated statistical methods of analysis, motor and visual functional activation studies can also be performed with conventional magnets, considering that these conditions are associated with more pronounced signal increases. Experience obtained in patients with a series of lesions located in the para-central (rolandic) area are reported and analyzed.
- Published
- 1997
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13. Tumori della regione pineale. È possibile una distinzione sulla base dell'iconografia?
- Author
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A. Benati, S. Perini, L. Rosta, Alberto Beltramello, E. Piovan, M.C. Spiller, and A. Maschio
- Subjects
03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Abstract
Gli autori prendono in considerazione il valore degli esami neuroradiologici nella diagnosi delle lesioni espansive della regione pineale. I dati riportati in letteratura vengono confrontati con l'esperienza personale (15 casi) per trarre possibili considerazioni significative per la diagnosi di oncotipo. La prima distinzione va fatta tra le lesioni intrinseche della pineale e quelle delle strutture ad essa circostanti. Inquadrando il caso con considerazioni sul sesso del paziente, la sua età, la frequenza relativa dei vari istotipi tumorali e i segni neuroradiologici rilevati con TC e RM, è possibile operare una ulteriore distinzione: — i gliomi della pineale e i pineocitomi sono molto simili tra loro. La loro origine dalle cellule pineali intrinseche (rispettivamente dagli astrociti e dai pineociti) è testimoniata dalla loro tendenza allo sviluppo di cisti e calcificazioni, reperti molto comuni nella ghiandola pineale normale. — I teratomi e i germinomi sono lesioni che prediligono i giovani maschi. I teratomi sono tumori solidi con componenti calcifiche e grassose, mentre il grasso non è presente nei germinomi che invece sono caratterizzati da un frequente coinvolgimento ependimario e soprasellare. In ogni caso, data la grande varietà di lesioni neoplastiche della regione pineale, una diagnosi differenziale affidabile è possibile solo quando la lesione sia di piccole dimensioni e la sua localizzazione anatomica possa essere precisata con ragionevole sicurezza.
- Published
- 1989
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14. Angiografia ed embolizzazione dei tumori vascolarizzati del rachide
- Author
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A. Benati, A. Maschio, S. Perini, F. Faccioli, and Alberto Beltramello
- Subjects
03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Radiological and Ultrasound Technology ,Radiology, Nuclear Medicine and imaging ,Neurology (clinical) ,030217 neurology & neurosurgery ,030218 nuclear medicine & medical imaging - Abstract
Viene discusso il ruolo dell'angiografia terapeutica per la diagnosi ed il trattamento di lesioni rachidee benigne e maligne. L'embolizzazione è stata effettuata come trattamento prechirurgico, nei tumori benigni, negli emangiomi vertebrali (18), nelle cisti aneurismatiche (2), negli osteoblastomi (2) e negli osteoclastomi (2). Come atto curativo, non seguito dall'interveno, l'embolizzazione è stata usata con successo nel trattamento di una malformazione arterovenosa metamerica complessa (Sindrome di Cobb) caratterizzata da una MAV superficiale, vertebro-epidurale e spinale. Gli autori sottolineano il valore della metodica nella diagnosi e nel trattamento pre-chirurgico di tutte le lesioni benigne ipervascolarizzate, ma in particolare degli emangiomi che comprimano il midollo spinale. Sono stati inoltre trattati due tumori maligni primitivi e nove metastasi. In cinque casi sono stati iniettati agenti antiblastici chimici in associazione alle particelle embolizzanti (Adriamicina 50 mg, 3 casi; Mitomycina C in microcapsule, 2 casi).
- Published
- 1988
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