9 results on '"legislazione"'
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2. Once Again on Aristotle and the Identity of the Athenian Nomothetai. A Response to Gertrud Dietze-Mager
- Author
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Mirko Canevaro and Alberto Esu
- Subjects
aristotle ,athenaion politeia ,classical athens ,lawmaking ,nomothetai – aristotele ,atene classica ,legislazione ,nomothetai. ,History of the Greco-Roman World ,DE1-100 ,Greek language and literature. Latin language and literature ,PA ,History of Law ,KJ2-1040 - Abstract
This article is a short response to a recent contribution by Dietze-Mager in Erga-Logoi 10.2. There, within a larger discussion of the reliability of the Aristotelian Athenaion Politeia as a historical source, Dietze-Mager argues against our proposed identification of the Athenian nomothetai with a special session of the Assembly. In response, we start with a concise summary of our interpretation of the constitutional stages in the Athenaion Politeia in light of the socio-economic methodology of Politics IV, and clarify the role of Aristotle’s political theory in our reconstruction. We then provide a close reading of some key evidence about the identity of the Athenian nomothetai (particularly Aeschin. III 38-40). We demonstrate that Dietze-Mager’s proposed reading of the relevant passage is linguistically and syntactically problematic, arguing that the only possible interpretation of the relevant procedure as described at Aeschin. III 38-40 involves identifying the nomothetai with a special lawmaking session of the Assembly.
- Published
- 2023
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3. Pour une glottopolitique intégrée.
- Author
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Archibald, James
- Subjects
LANGUAGE planning ,STRATEGIC planning - Abstract
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- Published
- 2023
4. Il diritto per i minori, i diritti dei minori. Itinerari nell’Italia del Novecento
- Author
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Floriana Colao
- Subjects
La condizione giuridica del minore nel Novecento ,Progetti ,Legislazione ,Codificazione ,Il minore e la famiglia ,La giustizia penale minorile ,History of Law ,KJ2-1040 - Abstract
La questione minorile è stata ripercorsa dalla storiografia soprattutto attraverso il prisma della repressione e prevenzione; nell’Italia del Novecento il bisogno di controllo sociale, ‘pensiero dominante’, ha complicato la costruzione del diritto per i minori e dei minori. La codificazione civile, ‘a misura di adulto’, assegnava infatti i diritti al soggetto razionale ed autonomo, quasi a riproporre l’impostazione del paternalismo liberale di Stuart Mill, a proposito di minori da proteggere in primo luogo da se stessi. L’ordinamento contemplava i minori soprattutto per imporgli l’‘antico onora il padre’; anche se il codice civile del 1942 non prevedeva una soggezione totale dei figli rispetto alla potestà genitoriale, prima del fascismo ed ancora negli anni Cinquanta la patria potestà era intesa come ‘rimedio’ all’incapacità di agire del figlio, ostacolo all’«azione dello Stato» nell’ordine e disordine della famiglia. Agli inizi del secolo la «protezione giuridica dei minorenni» pareva «sconosciuta al nostro diritto e fuori della legislazione», inadeguata soprattutto nell’impietoso paragone con la legislazione europea e d’oltreoceano; la comparazione con un ‘altrove felice’ – in primo luogo il Children Act del 1908 – sarebbe stata una costante nelle politiche nazionali per l’infanzia ed adolescenza, dalla Circolare del guardasigilli V.E. Orlando al Progetto di Codice per i minorenni. Lontano dallo ‘specialismo’ – cifra della scientia iuris nazionale – il diritto minorile aveva vocazione ‘interdisciplinare’, nel poggiare soprattutto sul legame tra diritto e pedagogia; nel 1910 Orlando parlava all’Istituto pedagogico forense di Milano del diritto ‘da sempre e per sempre’ preminente per i minori, quello alla «protezione educativa», all’«educazione, sia pure forzata». Nell’Italia liberale era ampio il dibattito e significativa la progettazione; ne era un ‘ultimo atto’ il Progetto Ferri, inteso a distinguere tra bambini e adolescenti e a costruire una giustizia penale speciale rispetto a quella per gli adulti. Negli anni del fascismo – anche in questa materia tutt’altro che parentesi – era invece serrata la legislazione, con l’istituzione dell’Opera nazionale maternità e infanzia – attiva fino al 1975 – l’Opera nazionale Balilla, il Tribunale per i minorenni (Rd. 1404/1934). Il regime intendeva marcare il passaggio della questione minorile dal campo penale a quello «sociale»; era centrale la «rieducazione», come ribadito nel 1941 dal guardasigilli Dino Grandi. Il Rd. 140/1934 si ricollegava alla codificazione penale e penal-processuale (1930), ed era ‘apripista’ della codificazione civile (1942). Nella dottrina degli anni Cinquanta l’«autonomia» del diritto minorile nasceva con il Tribunale per i minori; cenni sporadici erano riservati alla Costituzione ed alla Dichiarazione di Ginevra dei diritti universali dei bambini (1924). Pur in un orizzonte meramente esortatorio, in seguito le fonti internazionali avrebbero avrebbero ‘incalzato’ il legislatore italiano, soprattutto sul piano, problematico, dell’attuazione dei principi. Il diritto minorile si sviluppava inoltre come sorta di judge made law – costruito sopratutto dai presidenti del Tribunale dei minori, Radaelli, Baviera, Cividali, Meucci, Moro, Vercellone, Occhiogrosso, Fadiga – profilo problematico per la prevalente cultura giuridica legalista italiana, ostile all’ampio potere discrezionale, esercitato dal giudice specializzato in materia giurisdizionale ed amministrativa. Nel 1951 nasceva inoltre l’Unione italiana giudici per minorenni, poi Associazione, motore del processo legislativo; nel 1971 era istituita la pianta organica del «giudice specializzato». Il diritto minorile era complicato dai cambiamenti di costume, che investivano la società: nel primo Novecento il dibattito tra giuristi, giudici, politici, scienziati sociali era iscritto nell’orizzonte della autorità, paterna e/o dello Stato, non in quello della libertà ed autonomia del minore. Con un cambio di prospettiva, all’Assemblea Costituente Aldo Moro tematizzava un diritto «problematico», stante l’incapacità di agire del soggetto, ma «autentico». Quasi ad anticipare il best interest of the child, la legge 431/67 – detta dell’adozione speciale – attribuiva al Tribunale il compito di «promuovere e difendere i diritti del minore». Elia – relatore di una densa sentenza della Consulta del 1981 – sostenne che il “centro di gravità” del sistema passava dall’“interesse dall’adottante a quello dell’adottato”. Ma non mancavano problemi: davanti ai concretissimi drammi sulla destinazione del bambino – madre sola e problematica o Istituto – Jemolo si chiedeva «dov’è l’interesse del minore», interrogativo a suo avviso non sciolto dalla legge, che aveva affidato al giudice «un compito che non è suo». Anche il mondo del diritto era lambito da nuove sensibilità e trasformazioni sociali: alla metà degli anni Settanta si poneva il tema del «metodo», con la trasformazione del «diritto minorile», da «diritto dei minori a diritto dei diritti dei minori». Con la riforma del diritto di famiglia del 1975 il «vecchio» diritto minorile pareva destinato a lasciare il posto ad uno «nuovo»; per Alfredo Carlo Moro tramontava il soggetto «unificato», ed entravano in scena «Pierino, Maria»; alla luce della Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo del 1989, ratificata in Italia due anni dopo, Moro affermava che il discorso sui «diritti» doveva poggiare sulla «attuazione». D’altro canto si osservava che il legislatore non poteva stabilire per legge i contenuti dei diritti – primo di tutti quello all’educazione – se non con criteri generali e astratti, e che il minore non era considerato dall’ordinamento come soggetto di diritto, ma come destinatario di decisioni prese da altri, genitori, tutori, giudici. Nel 1970 Cividali metteva in scena un «giudice nuovo», impegnato a promuovere i diritti del minore, empatico con la «persona», più che intento ad applicare ‘freddamente’ la legge. La polarità tra il rispetto delle norme, a tutela di tutti i bambini, e la decisione nel migliore interesse di quel particolare bambino, anche contravvenendo alla legge, irrompeva con il ‘caso celebre’ di Serena Cruz, tolta dal Tribunale per i minorenni di Torino alla famiglia, che l’aveva adottata illegalmente; quel ‘caso celebre’ metteva in scena il corto circuito tra legalità e «vera giustizia». Quanto al rapporto tra minori e istituzioni, intese alla rieducazione, la prassi mostra che, dal fascismo alla repubblica, alla «discontinuità politica» è corrisposta una «continuità istituzionale», anche nella violenza esercitata sui minori; da qui una ‘provocazione’, la creazione di un «Tribunale per la difesa dei minori». Neppure il codice di procedura penale minorile del 1988, inteso a «educare responsabilizzando», è parso assicurare ai minorenni una efficace «garanzia».
- Published
- 2019
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5. Religion et athéisme dans la Scienza della Legislazione de Gaetano Filangieri
- Author
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Cosenza, Mario
- Subjects
Filangieri ,Droit ,Athéisme ,Science ,Atheism ,FOS: Law ,Legislazione ,Law - Abstract
L'article tente de retracer certaines relations idéales possibles entre Gaetano Filangieri (et son chef-d’œuvre, La Scienza della Legislazione) et la philosophie française du XVIIIe siècle, même dans ses formes clandestines. Loin de toute fascination athée et matérialiste, le philosophe napolitain – grand théoricien du droit, innovateur et également franc-maçon – inscrit néanmoins sa théorie du droit dans le sillon de l’espoir de son époque., This article attempts to trace possible links between the ideas of Gaetano Filangieri (and his masterpiece, La Scienza della Legislazione) and eighteenth-century French philosophy, even in its clandestine forms. Although the Neapolitan philosopher— influential legal theorist, innovator, and also freemason—was not drawn to atheism and materialism, his legal theories are in keeping with the optimism of his era.
- Published
- 2023
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6. Legislazione e comparazione
- Author
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Tommaso Edoardo Frosini
- Subjects
legislazione ,comparazione ,globalizzazione ,tecnica legislativa ,migliore legislazione ,Law ,Law of nations ,KZ2-6785 ,Law in general. Comparative and uniform law. Jurisprudence ,K1-7720 - Abstract
Il saggio considera il rapporto tra la legislazione e l'attività di confronto, e la sua evoluzione da quando l'era di giuridico dell'Illuminismo – come scienza delle legislazioni a confronto – fino a quando le dinamiche giuridiche contemporanee della globalizzazione. Ancora la globalizzazione non ha influenzato il metodo comparativo che è ancora identificato da analogie e differenze che segnano e valutare la funzione del diritto comparato. Trasformazioni di legislazioni riguardano il profilo della qualità della legislazione, sia attraverso redazione e attraverso analisi e la valutazione dell'impatto della sentenza. In particolare, le tecniche legate alla formula interessante di una migliore regolamentazione sembrano essere troppo legato a logiche economiche e determinata da una interpretazione orientata economica, che rischia di considerare la legge come un buon commerciale da inserire nel "libero mercato" della ordine giuridica globale.
- Published
- 2015
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7. Reputazione delle donne e carriere degli uomini in Atene. Opinione pubblica, legislazione politica e pratica giudiziaria
- Author
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Silvia Gastaldi
- Subjects
moglie legittima ,etera ,opinione pubblica ,legislazione ,sistema giudiziario ,subordinazione delle donne ,legitimate wife ,courtesan ,public opinion ,legislation ,judicial system ,women’s subordination ,History (General) ,D1-2009 ,Women. Feminism ,HQ1101-2030.7 - Abstract
This paper examines the emblematic stories of three women: the adulterous wife of the Athenian citizen Euphiletus, Neera, the courtesan who usurped the role of legitimate wife, and Aspasia, the famous mistress of Pericles. These stories indicate that, in Athens, public opinion, legislation, and judicial system all shared the view of women’s subordination. Their behaviours were only judged in relation to their impact on the citizen’s reputation.
- Published
- 2011
8. Carcerazione, diritti e condizione detentiva in Italia dal Regio Decreto 787/1931 alla riforma del 1975
- Author
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Fausto Pietrancosta ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Bologna con una tesi inerente le relazioni tra istituzioni politiche e intervento pubblico in economia nella prospettiva del coordinamento tra amministrazioni centrali ed ente regionale siciliano. Già dottore magistrale in Storia d’Europa, presso la stessa Università con una tesi in Storia dello Stato italiano sul coordinamento costituzionale e l’avvio dell’autonomia regionale siciliana, ha svolto attività di ricerca presso l’Archivio Storico e la biblioteca dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma, presso l’Assemblea regionale siciliana, proseguendo poi l’attività di ricerca presso gli archivi degli enti pubblici economici in Sicilia e presso la biblioteca SVIMEZ di Roma. I suoi interessi sono rivolti allo studio dell’evoluzione storica delle autonomie regionali nell’Italia del secondo dopoguerra e delle politiche di intervento a favore dello sviluppo industriale nel Mezzogiorno.
- Subjects
condizione detentiva ,diritti del detenuto ,history of law ,incarceration ,Incarceration Rights ,Italia ,Italy ,legislation ,legislazione ,Storia del diritto ,History (General) ,D1-2009 ,Modern history, 1453- ,D204-475 - Abstract
Il tentativo di non apportare radicali cambiamenti all’interno dell’istituzione carceraria limitò e rese vane le garanzie, pur sancite dalla stessa legge n. 354 del 1975, poiché un’istituzione che continuava ad avere come fondamento la custodia, e dunque che si basava sulle funzioni del mantenimento dell’ordine e della disciplina, esigeva che questa funzione fosse esplicata “in tempo reale”. È il caso di dire che i buoni propositi in materia di garanzie e di diritti che programmaticamente attengono alla dimensione del “futuribile” si scontrarono sul muro dell’immediata attuazione della disciplina e soprattutto della prioritaria conservazione delle regole fondanti dell’istituto carcerario che attengono invece al presente.
- Published
- 2010
9. Il gioco d'azzardo nell'Italia medievale attraverso le fonti legislative dei secoli XIII-XV
- Author
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Andrea Czortek
- Subjects
gioco ,azzardo ,medioevo ,legislazione ,History (General) and history of Europe ,History (General) ,D1-2009 - Published
- 2000
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