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Il rifrattore acromatico Cauchoix, da 16 cm di apertura, acquisito dall'Osservatorio Astronomico del Collegio Romano nel 1825, è stato uno strumento fondamentale nella storia dell'astrofisica. Infatti nella seconda metà dell'800 Angelo Secchi, accoppiandolo col prisma obiettivo, lo utilizzò per ottenere la prima classificazione spettrale delle stelle. Installato su una nuova montatura equatoriale nel 1885 il telescopio è rimasto in servizio fino al 1980, quando fu smantellato. Recentemente abbiamo ritrovato il suo obiettivo di cui si erano perse le tracce per più di trent'anni. Questo ritrovamento ha permesso di ricostruire la configurazione meccanica e ottica dello strumento così come era al tempo di Secchi. Il telescopio è oggi esposto presso l'Osservatorio Astronomico di Roma a Monte Porzio Catone.

dalla Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze e Tecnologie e dalla Confindustria, è nato nel 2004 con l’obiettivo di incrementare il numero di immatricolazioni ai corsi di laurea in Chimica, Fisica, Matematica e Scienze dei materiali. Il nostro Ateneo partecipa al piano fin dal suo avvio per le aree di Fisica e Matematica. Nell’ambito del PLS in questi anni sono profondamente maturate le idee a riguardo delle problematiche relative all’orientamento e si è passati da una prospettiva di orientamento informativo a quella dell’orientamento formativo più profondamente connesso con la funzione educativa della Scuola e dell’Università e con la formazione dei docenti. Questo processo di maturazione è avvenuto sia a livello del coordinamento nazionale del progetto (MIUR, Conferenza dei Presidi), che a quello locale (Atenei, Dipartimenti, Scuole). Nel seguito illustrerò alcuni aspetti essenziali dello stato attuale del progetto in particolare per quanto riguarda l’area di Fisica, ulteriori dettagli potranno essere trovati nelle pagine web dedicate ai PLS di Matematica e Fisica

Angelo Secchi è universalmente ritenuto uno dei padri fondatori dell’Astrofisica per aver formulato la prima classificazione spettrale e grazie ai suoi studi sulla struttura dell’atmosfera e cromosfera solare. Per inquadrare il suo contributo alla fondazione della nuova scienza, illustreremo brevemente i contenuti dei suoi trattati: L’Unità delle Forze Fisiche, testo che delinea la sua visione scientifica, Le Stelle e Le Soleil, opere di contenuto propriamente astrofisico. A questi lavori vanno aggiunte le due memorie Sugli Spettri Prismatici delle Stelle Fisse e i contributi pubblicati nella letteratura scientifica nazionale ed internazionale dell’epoca.3

Nonostante sia comunemente ritenuto da diversi studiosi (e.g. Meloni et al. 1997) che la fondazione del primo osservatorio magnetico in Italia risalga al 1880, in realtà la priorità spetta ad Angelo Secchi che a partire dal 1853 realizzò al Collegio Romano una stazione geomagnetica permanente. Nel seguito approfondiremo l’attività di Secchi nel campo della ricerca sul magnetismo terrestre. Dopo una descrizione della strumentazione magnetica allestita al Collegio Romano, mostreremo come egli avviò un sistematico lavoro di monitoraggio del campo geomagnetico e fu molto attento alla ricerca delle sue correlazioni con i fenomeni elettrici atmosferici. Concluderemo illustrando brevemente le misure ottenute a Roma in occasione della grande tempesta magnetica del 1859 passata alla storia come “Episodio di Carrington”.

Negli anni più recenti è emersa una forte esigenza di collaborazione didattica tra la scuola ed il mondo della ricerca, finaTizzataa lla formazione scientifica ed alla promozione dell'interessee della motivazione dei giovani verso le scienze. A livello europeo, sono numerosi i progetti significativi che riguardano sia la Fisica sia le altre Scienze Naturali. Molte di queste esperienze sono progettate erealizzate in collaborazione tra docenti delle scuole e delle università, studiosi degli enti di ricerca e comunicatori che operano nei musei scientifici. Tia queste iniziative si inseriscono i campi scuola residenzlali di Fisica organizzati ogni anno dall'Università Roma Tie al Museo del Balì. Lesperienza dei Campi Scuola, rivolta agli studenti del quarto o del quinto anno della scuola secondaria superiore, è stata awiata nel 2007 nel contesto del Progetto Nazionale Lauree Scientifiche

Un insegnamento della fisica che attinga anche a modalità non formali può svolgere un ruolo chiave nella formazione dei futuri fisici e, in prospettiva, sulla percezione che la società ha della fisica. Tra gli elementi che caratterizzano l’apprendimento non formale, assume grande evidenza la centralità dell’aspetto sociale e cooperativo, che si fonda sulla qualità della relazione umana e sulla condivisione di spazi e tempi poco strutturati in un contesto adeguato. Viene qui presentata e discussa un’esperienza fondata su questi elementi, svolta nella primavera del 2007: un Campo Scuola di Fisica realizzato presso il Museo del Balì e inserito nel contesto del Progetto Lauree Scientifiche del Collegio Didattico di Fisica dell’Università Roma Tre.

In occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia, viene discusso il ruolo di questa scienza nell'ambito dell'insegnamento significativo delle scienze naturali della matematice e della fisica e presentata un'ampia panoramica delle risorse educative attualmente disponibili. Sono anche illustrate alcune attività didattiche non formali svolte in collaborazione tra università, scuola e strutture museali.

Roma, 22-25 ottobre 2008

In the "Astro-Scienze" project selected topics of astronomy and astrophysics play a fundamental role in stimulating the pupils’ interest in all the scientific disciplines. The activities were jointly designed by university and school teachers and were monitored through questionnaires that contained both open and closed type questions. The quantitative analysis of the pupils’ answers to the closed questions, reported here, indicates that the project responded to the pupils’ inner motivations, which are widely considered to be of great importance for meaningful learning.

We mainly concentrate on the analysis of the high resolution observations of V1974 Cyg (about 140 spectra), which cover 200 days and 330 days of its post-outburst evolution in the SWP and LWP cameras, respectively, at a resolution of about 25km/s. The tables contain, in a sequence, the IUE camera and image number, the date of the observation, and the measured radial velocities in km/s. The laboratory vacuum wavelengths of the transitions considered are indicated. The labels "p" and "d" refer, respectively, to the principal and the diffuse-enhanced absorption systems. Blanks mean that no reliable radial velocity measurements could be obtained.

Summary. The use of a nationacomputer network for the analysis and interpretation of the stellar spectra is outlined, with parti­ cular regard to the creation of data bases and sharing of up-to­ dated sofwares among the poles of the network. We describe the systems that have been developed at the IAR-CNR, which include the Kurucz' model atmosphere package and reduction programs for the IUE spectra. We also discuss the future developments, like the computation of synthetic spectra and the creation of extensive and homogeneous collctions of stellar spectra.

La giornata di studio ha visto una grande ricchezza di interventi che hanno coinvolto esperti impegnati nell’ambito delle tematiche dell’orientamento sia all’interno della scuola, che del l’università e in quello della ricerca educativa e pedagogica. La Tavola rotonda pomeridiana, dal tema "Prospettive e proposte per il potenziamento della rete per l’orientamento a Roma Tre" di cui si da conto nel saggio ha permesso di sviluppare quella rete tra le istituzioni tanto importante per un orientamento formativo, basato sulla continuità, sulla progettualità e sull’attenzione ai processi di apprendimento e di autovalutazione. Ad essa hanno infatti partecipato molti docenti e dirigenti delle scuole intervenendo con domande e osservazioni su quanto proposto dai relatori nel corso della mattinata.