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Il contributo intende approfondire, attraverso lo studio di carteggi editi e inediti e attraverso l’analisi dei rapporti con alcuni bibliotecari e studiosi del tempo, il ruolo di Teresa Lodi (1889-1971), bibliotecaria e direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana, nella gestione degli acquisti, della conservazione e dell’uso di materiali papiracei, pergamenacei e librari in genere., Bibliothecae.it, Vol. 11 No. 2 (2022)

Si raccolgono in volume otto contributi di sette autrici, uno dei quali scritto a più mani, incentrati su specifici nuclei librari e documentari, raccolti e conservati in vari luoghi d’Italia (dal Trentino Alto Adige alla Liguria, dalla Campania alla Sicilia), in alcuni casi andati dispersi e ricostruiti virtualmente. Le autrici affrontano questioni legate ai temi del movimento, degli acquisti, delle donazioni, della dispersione, della manifattura e della conservazione di manoscritti e libri antichi a stampa, anche in tempi a noi abbastanza vicini.

1. Luigi Taddeo della Marra Luigi Taddeo della Marra, al battesimo Francesco Saverio (1828-1911), monaco benedettino cassinese, ricoprì la carica di segretario di Giuseppe Benedetto Dusmet (1818-1894) da quando egli fu nominato abate del monastero di san Nicola l’Arena di Catania e per tutto il tempo in cui fu arcivescovo della città di Catania. Napoletano di origini, della Marra visse quasi tutta la sua vita nella città di Catania; compì il noviziato presso il monastero benedettino di san Ni...

Melchiorre Dusmet nacque a Palermo il 15 agosto 1818 da una famiglia di nobile origine; la sua formazione si svolse all’interno del monastero benedettino di san Martino delle Scale (Monreale, Palermo), dal quale si allontanò per un breve periodo, richiamato dalla famiglia che nel frattempo si era trasferita a Napoli. La sua vocazione lo spinse, nel 1833, a ritornarvi e nel 1840, accolto dall’abate Michelangelo Celesia emise la solenne professione religiosa, acquisendo il nome di Giuseppe Bene...

Premessa La storia dell’introduzione della tipografia in Sicilia vede come protagoniste le città di Messina e Palermo che, fin dalla fine del XV secolo, furono meta di tipografi d’oltralpe che impiantarono le prime officine nell’isola. La città di Catania ebbe un ruolo periferico fino al 1623 quando, a seguito dell’intervento del vescovo Giovanni Torres, si avviò un graduale processo che portò alla nascita di alcune officine tipografiche; il primo stampatore che vi impiantò la propria officin...

Si raccolgono in volume nove contributi di altrettante autrici dedicati a figure di tipografi, editori e librai minori attivi sul territorio italiano tra il XVI e il XIX secolo e a collezioni bibliografiche site in diverse zone del territorio nazionale. Le autrici affrontano temi legati alla nascita e ai passaggi di mano di alcune officine tipografiche, alla concessione delle licenze di stampa, agli acquisti, alla manifattura e alla diffusione di esemplari di specifiche raccolte, a polemiche sorte in merito alla vendita e alla diffusione di libri.

1. Introduzione Nel corso del tempo, sin dalla sua fondazione nel 1904, l’Istituto catanese ha accresciuto il proprio patrimonio librario secondo un progetto che mirava a riunire, all’interno della propria biblioteca, la produzione editoriale legata alla storia e alla cultura della Sicilia, in particolar modo della parte orientale dell’isola. Il fondo antico si è formato a partire dalla nascita della Società, all’inizio quindi del XX secolo, e consta oggi di circa seicento esemplari tra cinqu...

1. Dal fondo antico della Biblioteca della Società di Storia Patria per la Sicilia orientale La Biblioteca della Società di Storia Patria per la Sicilia orientale di Catania ospita una collezione libraria antica, incrementata grazie alla sollecitudine e alla cura dei soci che nel corso degli anni hanno donato documenti a stampa o manoscritti. La missione di questo sodalizio è stata infatti, fin dalla fondazione, quella di custodire documentazione manoscritta e a stampa legata alla storia dell...

Il volume raccoglie sette saggi legati tra loro da un doppio filo conduttore, identificabile nella tipologia dei materiali oggetto di indagine, libri e scritture, e nella collocazione storico-geografica, l’Italia meridionale tra XVI e XVIII secolo. I contributi abbracciano temi legati alla descrizione e catalogazione di manoscritti e libri antichi, alla storia del libro e delle biblioteche, alla storia dell’editoria, raccolti con l’intento di approfondire quanto già noto o di far luce per la prima volta su alcuni aspetti della circolazione e dell’uso dei libri nei tre secoli indicati e nell’area geografica individuata