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I transitori di tensione e i loro effetti sono la principale causa di lamentela da parte degli utenti con fornitura in media tensione ed è pertanto naturale che sia le aziende distributrici che le Autorità stiano rivolgendo il proprio interesse a tecniche di misura capaci di fornire informazioni utili a localizzare tali fenomeni e classificarli in base alla loro origine. Sebbene l’attenzione sia spesso concentrata sui buchi di tensione, anche i transitori veloci, quali quelli determinati da fulminazioni o da guasti, vengono adesso trattati con interesse sempre crescente. Alla luce di tali considerazioni, questo lavoro riassume le caratteristiche di un sistema distribuito per la misura di transitori veloci di tensione. Tale sistema, progettato per soddisfare particolari specifiche sull’affidabilità dei risultati forniti, è stato impiegato in una campagna di misura, durata circa un anno, in una rete di media tensione

La presente memoria richiama l’attenzione su alcuni importanti aspetti legati alle metodologie di gestione delle reti elettriche, con riferimento, in particolare, ai problemi legati ad un utilizzo improprio delle informazioni disponibili dal campo e ai conseguenti rischi decisionali. Le problematiche discusse assumono particolare importanza in presenza di generazione da fonti rinnovabili, in virtù dei cambiamenti che essa impone nella gestione tecnica ed economica del sistema di distribuzione. L’attenzione sarà concentrata in particolare sulla qualità della fornitura e del prelievo di energia elettrica, dal momento che la presenza sempre più diffusa di elementi capaci di degradare tale qualità, nonché la maggiore sensibilità degli utenti, hanno inevitabilmente richiamato su questo aspetto l’attenzione sia della comunità scientifica che degli organismi di governo nazionali (autorità, gestori di reti, ecc.). Sono pertanto richieste informazioni di misura attendibili sulla base delle quali possano essere assunte decisioni connesse a politiche contrattuali, tariffarie, ecc. L’affidabilità e la correttezza di tali informazioni dipendono sia dall’individuazione di metodologie di misura teoricamente corrette sia dalla valutazione di come gli effetti delle sorgenti di incertezza si propagano sui risultati. Nella memoria saranno approfonditi questi aspetti, evidenziando i punti critici su cui occorrerebbe dedicare future risorse per minimizzare i rischi di decisioni prese sulla base di dati che, provenendo da risultati di misure, non possono essere considerati come assolutamente certi e che quindi, se non considerati insieme alla loro incertezza, possono portare a decisioni errate.

Il problema di individuare le responsabilità del deterioramento della qualità dell’energia ha sempre suscitato grande interesse e in letteratura sono numerose le proposte di metodi di misura orientate alla soluzione di tale problema. E’ ormai opinione ampiamente condivisa che metodi basati su misure contemporanee in tutti i nodi della rete elettrica considerata siano in grado di fornire risultati più attendibili di quelli ottenuti da modelli basati su misure acquisite in un solo punto della rete. La loro realizzazione, tuttavia, richiede in generale sistemi complessi e costosi. Gli autori hanno applicato tali tecniche sia a reti di prova IEEE simulate sia a una rete elettrica appositamente realizzata in laboratorio. In questo articolo vengono riassunti i principali risultati dell’attività sperimentale.