Search

La patologia infettiva del tratto vulvovaginale

La scienza giuridica orientata linguisticamente distingue tre principali tipi di linguaggio giuridico: il linguaggio dei testi giuridici, quello della pratica legale e il linguaggio delle scienze giuridiche. Il presente contributo si concentra sull'approccio linguistico e in particolare sull'evoluzione storico-semantica del linguaggio del diritto che rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore da cui non si può prescindere. L'indagine è il frutto di un'analisi su un set specifico di termini raccolti in due banche dati giuridiche del CNR. L'obiettivo dell'indagine è analizzare la variazione storica della terminologia giuridica, attraverso risorse che, seppure in contesti storici diversi, trattano tale terminologia nella loro interezza così da coprire un vastissimo corpus di termini giuridici.

Nella presentazione si è verificato, utilizzando le attestazioni del lemma "identità" presenti nelle banche dati storiche dell'Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica (CNR-ITTIG), come la parola sia presente nella storia del linguaggio giuridico, cioè nella lingua di quei documenti che hanno la prerogativa di condizionare, in varie forme, la vita delle diverse comunità storiche di riferimento. Partendo dai documenti più risalenti siamo arrivati a quelli più recenti, usando come campione le risorse della banca dati NormAttiva. La verifica ci ha fatto conoscere e valutare il significato che la parola ha assunto nei diversi contesti in cui è presente e anche verificare quando il concetto di identità - inteso come identità di un gruppo sociale - è entrato nel lessico giuridico corrente. Abbiamo poi riservato una parte del contributo a verificare se (e come) tale parola sia usata all'interno di siti internet istituzionali (ad esempio in riferimento a progetti di ricerca, dipartimenti, assessorati).

Dal 2006 i ricercatori dell'Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR stanno lavorando alla implementazione di una banca dati: l'Indice semantico per il lessico giuridico italiano (IS-LeGI). Tale banca dati è stata concepita come supporto operativo di due banche dati da tempo esistenti: VOCANET e LLI. L'Indice nasceva quindi con la finalità di fornire un accesso migliore ai suddetti archivi prevedendo la fraseologia di contesto relativa ad un dato lemma. Tale funzionalità è implementata grazie a un software editoriale che permette di associare i diversi significati di un lemma ad un'ampia fraseologia giuridica che viene selezionata ed inserita nel sistema ad opera dei ricercatori e che documenta l'evoluzione diacronica di significati. Il software fornisce anche la frequenza assoluta di ricorrenza del lemma negli archivi e quella relativa ai tre settori di riferimento (dottrina, legislazione, prassi). Questa redazione ragionata consente di individuare i collegamenti semantici e concettuali tra i termini giuridici estratti dal corpus degli archivi e di comprendere, oltre alla storia di una certa parola, anche l'evoluzione degli istituti giuridici che a tale termine fanno riferimento. Di recente le risorse lessicali della banca dati IS-LeGI sono state proposte nell'ambito di un progetto PRIN. Nella relazione verrà esemplificato un caso di studio relativo ad un termine molto connotato nel dominio giuridico: il lemma "mandato".

Nel contributo, oltre a presentare l'istituto, le sue ricerche e i suoi progetti più rilevanti, si sono mostrate le attività legate alla semplificazione dei contenuti di portali pubblici. In particolare si è mostrato come anche il lessico vada usato in modo appropriato affinchè i contenuti della PA, oltre ad essere chiaramente compresi, possano favorire l'accesso alla informazione giuridica e quindi l'inclusione dei cittadini.

Nel contributo si è fatta una breve panoramica della condizione femminile mostrando alcuni documenti giuridici antichi e contemporanei presenti nelle bache dati ITTIG LLI, Vocanet e IS-LeGI.

Da molti anni il Portale PAeSI (Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati) della Regione Toscana, realizzato in collaborazione con ITTIG-CNR e Prefettura di Firenze si propone come punto di accesso telematico unico per procedimenti amministrativi e norme in materia di immigrazione. Il Portale (www.immigrazione.regione.toscana.it) mette a disposizione schede informative che descrivono in dettaglio i procedimenti in materia di immigrazione: esso si rivolge agli operatori dei servizi immigrazione di enti o associazioni e degli uffici relazioni con il pubblico (URP), impegnati nell'attività di informazione e orientamento per cittadini di Paesi terzi e datori di lavoro italiani e stranieri. Nell'ambito dello sviluppo del Portale è nata, di recente, l'esigenza di creare una sezione "semplificata", nella quale il cittadino straniero possa trovare informazioni senza la "mediazione informativa" degli operatori, così come previsto dal Piano di indirizzo integrato per le politiche sull'immigrazione 2012-2015 della Regione Toscana. Quest'attività di semplificazione - integrata con quelle realizzate dal progetto InfoMedia della Prefettura di Firenze, che aveva tra i suoi fini anche la traduzione in dieci lingue dei contenuti semplificati del Portale - si è svolta così: 1. selezione delle materiale informativo da semplificare; 2. verifica e riscrittura dei termini; 3. semplificazione della struttura sintattica; 4. modifica dell'organizzazione del testo; 5. validazione giuridica (da parte dei responsabili dei procedimenti) dei contenuti semplificati; 6. svolgimento di focus group e analisi dei risultati; 7. elaborazione di linee guida per la scrittura semplificata di contenuti amministrativi. L'attività oltre a produrre le schede procedimento semplificate, oggi online sul Portale (Schede informative semplificate multilingue), ha fornito ulteriori risultati (che possono facilmente essere riusati per lo sviluppo di applicazioni informatico-giuridiche) quali: lista di termini di difficile comprensione e relativi termini sostitutivi; lista di termini "a rischio discriminatorio" e relativi termini sostitutivi; lista di espressioni di difficile comprensione e corrispondenti riscritture semplificate; lista di regole per facilitare la comprensione dei testi; definizione della struttura ottimale dei contenuti per favorire la comprensione delle procedure (compreso il layout grafico).

Commento all'articolo 1 della legge 124 del 2015 c.d. Riforma Madia

La presentazione fa una rassegna di come la legimatica e le sue applicazioni possano contribuire a porre rimedio a eccessi, limiti e distorsioni della legislazione. Vengono passate in rassegna metodologie e applicazioni nell'ambito della legimatica testuale, intratestuale, e extratestuale con particolare attenzione alla modellazione della disposizione di rinvio a norma futura anche in relazione alle possibili applicazioni per la valutazione normativa.

Nel presente articolo rendiamo conto dei risultati ottenuti dal focus group svolto con gli operatori dello Sportello Immigrazione del Comune di Firenze il 13 gennaio 2016. Quest'attività ci è servita per acquisire ulteriori dati in merito alle difficoltà di comprensione del linguaggio amministrativo sulle procedure in materia di immigrazione da parte degli utenti stranieri, grazie al contributo degli operatori di front-office che sono quotidianamente a contatto con i bisogni informativi dei cittadini stranieri.

L'articolo mostra le varie accezioni del lemma "mandato" presenti nella banca dati IS-LeGI (Indice Semantico del Lessico Giuridico Italiano). Oltre alle accezioni è anche mostrata nell'articolo la varia fraseologia di contesto che caratterizza le diverse accezioni.

Commento all'articolo 16 della legge 124 del 2015 c.d. Riforma Madia

L'abstract illustra una ricerca ITTIG che si è posta l'obiettivo di supportare il processo di semplificazione di testi informativi sulle procedure amministrative in materia di immigrazione. Tale obiettivo è stato perseguito elaborando una specifica metodologia che, da un lato, ha tenuto conto di strumenti teorici già in uso per la scrittura amministrativa chiara e efficace e per la redazione di contenuti web usabili e dall'altro si è avvalsa dei dati raccolti ed elaborati nell'ambito di appositi focus-group e interviste tematiche.

Partendo dall'esperienza di semplificazione condotta per le schede del portale PAeSI, l'articolo un metodo che potrà essere riusato anche in altri casi di semplificazione di contenuti amministrativi in contesti interculturali.

La diffusione della "Guida alla redazione degli atti amministrativi. Regole e suggerimenti" a cura del gruppo di lavoro promosso da ITTIG CNR e Accademia della Crusca è un elemento utile per capire quanto anche lo standard strutturale di provvedimento amministrativo proposto nella Guida stessa possa diventare anche uno standard informatico. L'articolo mostra alcuni esempi di diffusione della Guida.

La comunicazione presentata a questa giornata di studi sul lingauggio amministrativo ha riguardato le esperienze degli ultimi 4 anni che hanno visto la Guida per la redazione degli atti amministrativi promossa da ITTIG e Accademia della Crusca divenire punto di riferimento a vario livello, per i redattori di atti amministrativ. In particolare si sono mostrati esempi di adozione formale della Guida, di adozioni di fatto, di adozioni didattiche e di citazioni della Guida su portali istituzionali, comunicativi ecc. Si sono anche mostrati esempi di adozione informatica attraverso strumenti automatici di redazione di provvedimenti amministrativi che usano lo standard proposto dalla Guida.

Nel contributo si evidenzia come l'uso delle nuove tecnologie, seppure non disgiunto dall'adozione di standard linguistici per la redazione degli atti amministrativi, possa svolgere un'importante funzione (ad esempio per la citazione dei nessi normativi e amministrativi); inoltre ha evidenziato come l'adozione di un software specialistico per la redazione di questo tipo di documento sia finalizzato, non solo alla sua maggiore qualità e comprensibilità, ma anche alla creazione di una comunità di pratica professionale da aggregare in Rete.

La presentazione dei dati emersi dalla compilazione di un questionario sulle modalità, condizioni e strumenti utilizzati dai funzionari pubblici per la redazione dei testi amministrativi, ha dato vita a un'interessante giornata di studi nella quale si sono confrontati funzionari di amministrazioni centrali e locali, studiosi ed esperti.

Il seminario è stato organizzato nel contesto degli insegnamenti magistrali di "Linguaggi specialistici" (prof. Riccardo Gualdo) e "Italiano per le istituzioni" (dott. Stefano Telve) del Dipartimento DISTU dell'Università della Tuscia in collaborazione con il dottorato di ricerca in "Linguistica storica e storia linguistica italiana" della Sapienza Università di Roma. Il seminario si è tenuto presso il DISTU (complesso del S. Carlo, Viterbo) il 2 maggio 2013. Introduce Riccardo Gualdo. Intervengono Raffaele Libertini, Francesco Romano, Pietro Mercatali (ITTIG) . È stata presentata la "Guida per la redazione degli atti amministrativi. Regole e suggerimenti"

Seminario tra istituti CNR

Dall'inizio degli anni Novanta un gruppo di studiosi (per lo più afferenti all'ITTIG - Istituto di teoria e tecniche dell'informazione giuridica del Consiglio nazionale delle ricerche) ha dato vita a ricerche e approfondimenti per la formalizzazione dei testi giuridici al fine di renderli computabili. Gli autori del volume hanno collaborato a tali studi che hanno condotto alla progettazione e realizzazione di risorse informatiche e strumenti digitali e promosso la diffusione di tecniche di redazione, analisi e valutazione per la composizione di testi normativi e amministrativi più chiari anche per i non addeti ai lavori. Il volume raccoglie i risultati delle ricerche pubblicati dagli autori in maniera frammentaria senza che si potesse individuare quello che ne è il comune denominatore: il trattamento automatico del discorso giuridico. Si traccia così un percorso unitario ed aggiornato che delinea regole e tecnologie per la gestione del dato giuridico in quello che sarà (ci auguriamo presto) il nuovo "Stato digitale". La prima parte del volume intende dare conto dell'evoluzione di tali metodologie e tecniche per il trattamento del testo normativo. Dalla metà degli anni Duemila il percorso seguito è stato applicato, con i dovuti adeguamenti, per la formalizzazione e semplificazione dei documenti della pubblica amministrazione. Di tali nuove applicazioni diamo conto nella seconda parte. In sintesi l'intera opera è una proposta operativa per innovare il sistema di produzione, gestione, comunicazione e diffusione di quella peculiare e delicata informazione attraverso cui l'apparato statale esplica la sua azione di governo. E' indifferibile che tale sistema informativo si trasferisca interamente su supporto digitale.

L'azione dell'ITTIG per l'accesso all'informazione giuridica. Gli archivi lessicali storici dell'Ittig Cnr. La banca dati Is-legi per l'analisi del linguaggio giuridico.

ERMES (An Earth obseRvation Model based RicE information Service) è un progetto del settimo programma quadro volto alla realizzazione di un prototipo di servizi downstream dedicati al settore agricolo delle produzioni risicole basato sull'uso integrato di: i) dati da Osservazione della Terra, ii) osservazioni di campo e iii) modellistica agronomica. Gli obiettivi del servizio, destinato nella fase di progetto alle produzioni Europee, sono: a)Fornire informazioni alle autorità regionali per l'implementazione delle politiche agro-ambientali comunitarie; b)Fornire informazioni per supportare le aziende agricole ad attuare produzioni più sostenibili da un punto di vista economico ed ambientale; c)Fornire informazioni indipendenti ed affidabili su produzioni in corso e stato delle colture al settore dell'agro-business. Obiettivo di lungo termine di ERMES e quello di estendere ed adattare il servizio al contesto dei paesi Asiatici e Africani, al fine di promuovere la competitività Europea del settore della geo-information a livello internazionale e per contribuire con soluzioni innovative agli obiettivi di uno sviluppo sostenibile. ERMES prevede di realizzare due tipologie di servizi: Regional Rice Service (RRS) per fornire alle autorità regionali sistemi di monitoraggio agricolo, specifici per la stima delle produzioni a scala regionale e fornitura di allarmi su rischi abiotici e biotici che possono impattare sulla coltura. Le mappe digitali prodotte e i bollettini verranno distribuiti via WEB secondo i modelli e gli standard dettati dalla Direttiva INSPIRE. Local Rice Service (LRS) per fornire al settore privato (agricoltori, servizi di consulenza e compagnie assicurative) informazioni significative sulla variabilità in campo delle produzioni, allerte sui rischi da patogeni e valutazioni dei danni e delle perdite a scala aziendale. L'utilizzo di smart technologies consentirà di ricevere dagli utenti dati di campo, da utilizzare nella modellistica, e di restituire ad essi informazioni circa lo stato attuale delle coltivazioni.

Rapporto tecnico su lavoro integrazione banche dati LLI e Vocanet

Salute organizzativa e qualita del servizio: riflessioni a partire da un'indagine presso il personale tecnico-amministrativo dell'Universita di Milano-Bicocca - The study of organizational health state is often the first step of the process of organizational change in order to improve personnel’ functionality and well-being. In this paper we want to develop some remarks arisen from a research about organizational health among technical and administrative personnel of the University of Milano- Bicocca. We assessed (by web) all university personnel (N = 717) with Multidimensional Organizational Health Questionnaire (MOHQ). Besides the profile of Organizational Health, this research shows the crucial role of some aspects of process, such as purchaser definition and management, negotiating of methodology and results description.

Analisi della politica estera britannica in Medio Oriente durante la prima guerra mondiale, quando la sopravvivenza dell’impero ottomano non è più un’opzione contemplata a Londra. Si evidenzia un processo decisionale complesso, all’interno del quale si confrontano differenti visioni circa il futuro dell’impero britannico e le modalità con le quali quest’ultimo sarà in grado di controllare un’area di influenza mai così vasta. Le esigenze belliche, in primis la necessità di mantenere salda l’alleanza con la Francia e la Russia, richiedono accordi preventivi per la spartizione della Mezzaluna fertile. Al contempo è necessario non precludere la via di un’intesa con gli arabi atta a scongiurare il pericolo di una Jihad che potrebbe accendere la rivolta tra i milioni di sudditi musulmani della corona.

IL CONTRIBUTO TRATTEGGIA LE POSSIBILIFORME DI INTEGRAZIONE TRE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TUTELA DELLA BIODIVERSITA', CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL'AMBIENTE URBANO

Testimonianze e frammenti di Democrito nei papiri filodemei