79 results on '"Anziano"'
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2. STST e iSTST: strumenti di valutazione, trattamento e diagnosi di fragilità nel paziente anziano.
- Author
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Benetello, Leonardo and Valentini, Piero Luigi
- Abstract
Getting up and sitting down from a chair are basic prerequisites for maintaining independence during daily activities. Although the Sit-to-Stand (STS) movement is performed numerous times a day without paying attention to it, it turns out to be a challenging gesture for more categories of people, with special reference to the frail elderly. This movement becomes essential to avoid further impairment of their motor skills as they age. In fact, the STS is used within some patient assessment tests and as a rehabilitation and conditioning tool. For patient assessment, there are multiple variants of the Sit-to-Stand Test (STST), each of which aims to measure the patient’s different motor and metabolic abilities; some studies have shown that the integration of simple electronic devices to the STST can provide diagnostically and evaluatively important objective data. In this article we describe the usefulness of STST in reeducation and rehabilitation and the potential of instrumental Sit-to-Stand Test (iSTST) in diagnosing frailty condition in the elderly [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2023
3. La paura nell’anziano: una ricerca intervento basata sull’osservazione partecipe
- Author
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Giulia Bindi and Gabriele Giacomelli
- Subjects
anziano ,paura ,presenza ,gratitudine ,human caring ,Medicine ,Nursing ,RT1-120 - Abstract
Introduzione: La fragilità dell’anziano è fisica e psichica e su di entrambe vi è influenza degli eventi stressanti della vita. Le paure che insorgono possono essere determinate da stereotipi che spesso egli tende ad accettare e che lo portano a ritenersi incapace fino ad un lento declino intellettuale. Questa ricerca ha l'obiettivo di approfondire le conoscenze sulle paure dell’anziano ricoverato e sperimentare la “presenza dell’infermiere” come possibile intervento. Materiali e Metodi: All'interno di un Reparto “Cure Intermedie” è stata svolta una ricerca qualitativa con osservazione partecipante (studio osservazionale descrittivo tipo “serie di casi”). I dati raccolti sono stati analizzati attraverso il metodo l’analisi del contenuto. Risultati: Dalle osservazioni di 13 pazienti (9 donne e 4 uomini; età media 71 anni), sono emersi principalmente contenuti positivi come “Gioia (47)”, “Attesa (35)” e “Offerta-ricordo (33)”. Il contenuto "Paura (16)” diversamente dalla bibliografia consultata è risultato presente ma non preponderante. Discussione: Dall’analisi approfondita del materiale pare emergere che gli aspetti negativi comprendenti la “Paura” sono tra loro molto collegati ma il grosso nucleo di sofferenza viene destabilizzato dagli aspetti affettivi (speranza, aspettativa, amore) che arriva ad una prospettiva positiva (gioia, piacere, gratitudine). “Ascolto” e “disponibilità” sono stati i principali interventi attuati durante l’osservazione e coerentemente a quanto descritto in letteratura hanno permesso di registrare un impatto positivo sui pazienti. Un approfondimento è stato dedicato al concetto di “Offrire-dono” inteso come atto di riconoscimento attivo da parte del paziente verso l’operatore, con le sue implicazioni simboliche e psicologiche. Nell’analisi del materiale sono anche stati presi in considerazione aspetti legati alla psicologia positiva e allo “human caring”, come l’importanza e l’effetto del sorriso, della presenza fisica, dell’empatia nella condivisione e i risvolti nell’ambito di cura. In base agli indicatori della Diagnosi Infermieristica di Paura di Lynda Juall Carpenito-Moyet, la valutazione iniziale durante la fase di accertamento degli stati di paura del paziente, permette un'assistenza basata anche sulla pratica dell'ascolto, competenza fondamentale dell'infermiere. Nei pazienti valutati si è assistito ad una riduzione dello stato di paura nelle osservazioni successive e nelle stesse, ipotizzando un effetto efficace della “presenza”.
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- 2021
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4. Ottimizzazione dei valori soglia e verifica della ripetibilità del test Indice di Rischio di Disfagia (IRD).
- Author
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Gaio, Fabiola, Principe, Alice, and Soravia, Camilla
- Abstract
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- 2021
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5. LA CONDIZIONE ANZIANA E LA QUESTIONE DELLA SELEZIONE PER L'ACCESSO ALLE CURE NELL'AMBITO DELLA PANDEMIA COVID-19: ASPETTI BIOETICI E BIOGIURIDICI.
- Author
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Palazzani, Laura
- Abstract
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- Published
- 2021
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6. Prevenzione delle cadute farmaco correlate negli anziani. Revisione della letteratura.
- Author
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Re, Luca Giuseppe and Gavril, Ioana Isabela
- Subjects
ONLINE information services ,CINAHL database ,MEDICAL databases ,INFORMATION storage & retrieval systems ,MEDICAL information storage & retrieval systems ,SYSTEMATIC reviews ,RISK assessment ,ACCIDENTAL falls ,DRUGS ,DRUG side effects ,MEDLINE ,OLD age - Abstract
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- 2021
7. A influência da renda sob a disponibilidade de alimentos em idosos residentes em área de abrangência da estratégia saúde da família, Mato Grosso, 2022
- Author
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Corrêa França de Arruda Bodnar Massad, Jackeline, Soares, Fernanda Cristina dos Santos, Faria, Karolina Fátima, Corrêa França de Arruda Bodnar Massad, Jackeline, Soares, Fernanda Cristina dos Santos, and Faria, Karolina Fátima
- Abstract
Introduction: The high cost of medications makes the elderly have less financial resources for access to a healthy diet, prioritizing those that fit their budget. Objective: To verify the availability of food, according to family income, in households with elderly people. Materials and Methods: This is a cross-sectional study, carried out with elderly residents in areas covered by the Family Health Strategy in Várzea Grande - MT. To evaluate the food available in the homes by acquisition, the last 30 days and five options of answers were considered, being considered the food whose answer was "almost always" or "always". Results: The study population was predominantly female (73.7%), brown color (52.2%), without a partner (56.1%), with elementary school education (50.6%), family income between 1 to 2 minimum wages (62.2%), who resided in households with 2 to 3 people (52.6%) and had 3 to 4 children (32.7%). Among the elderly with income < 1 minimum wage the lowest availability of fruits (68.1%), vegetables and greens (83.8%) and English or sweet potato, cassava, cará or yam (83.3%) was observed. Among the elderly with family income ≥ 1 minimum wage, the lowest availability occurs in the same groups, but with higher percentages for fruits (75.4%), and lower percentages for vegetables (82.0%) and potatoes, cassava, cassava or yam (73.8%). Conclusion: It was concluded that regardless of income, the elderly have available both ultraprocessed foods in excess and the frequent availability of fresh and minimally processed foods, regardless of income., Introduzione: L'elevata spesa per i farmaci fa sì che gli anziani abbiano meno risorse finanziarie per accedere a cibi sani, dando la priorità a quelli che rientrano nel loro budget. Obiettivo: Verificare la disponibilità alimentare, in funzione del reddito familiare, nelle famiglie con anziani. Materiali e metodi: Si tratta di uno studio trasversale, condotto con anziani residenti nelle aree coperte dalla Strategia per la salute della famiglia, a Várzea Grande - MT. Per valutare il cibo disponibile nelle famiglie per acquisto, sono stati considerati gli ultimi 30 giorni e cinque opzioni di risposta, con gli alimenti la cui risposta era "quasi sempre" o "sempre" considerati disponibili. Risultati: la popolazione studiata era prevalentemente femminile (73,7%), marrone (52,2%), senza partner (56,1%), con istruzione primaria (50,6%), reddito familiare compreso tra 1 e 2 salario minimo (62,2%), che viveva in famiglie con 2 o 3 persone (52,6%) e con 3 o 4 figli (32,7%). Tra gli anziani con reddito < 1 salario minimo, la disponibilità più bassa di frutta (68,1%), verdura e verdura (83,8%) e patate inglesi o dolci, manioca, patate dolci o patate dolci (83,3%). Tra gli anziani con reddito familiare ≥ 1 salario minimo, la disponibilità più bassa si verifica negli stessi gruppi, tuttavia con percentuali più elevate per frutta (75,4%) e inferiori per verdura (82,0%) e patate inglesi o dolci, manioca, igname o igname (73,8%). Conclusione: si è concluso che, indipendentemente dal reddito, gli anziani hanno a disposizione sia alimenti ultra-trasformati in eccesso sia la frequente disponibilità di alimenti in natura e minimamente trasformati indipendentemente dal reddito., Introdução: O elevado gasto com medicamentos faz com que idosos apresentem menos recurso financeiro para acesso a uma alimentação saudável, sendo priorizado aqueles que se encaixam no seu orçamento. Objetivo: Verificar a disponibilidade de alimentos, segundo a renda familiar, em domicílios com idosos. Materiais e métodos: Trata-se de um estudo de corte transversal, realizado com idosos residentes em áreas de abrangência da Estratégia de saúde da família, em Várzea Grande - MT. Para avaliação dos alimentos disponíveis nas residências por aquisição, considerou-se os últimos 30 dias e cinco opções de respostas, sendo considerados disponíveis os alimentos cuja resposta era “quase sempre” ou “sempre”. Resultados: A população de estudo era predominantemente do sexo feminino (73,7%), cor parda (52,2%), sem companheiro (56,1%), com ensino fundamental (50,6%), renda familiar entre 1 e 2 salários-mínimos (62,2%), que residiam em domicílios com 2 à 3 pessoas (52,6%) e possuía 3 a 4 filhos (32,7%). Entre os idosos com renda < 1 salário-mínimo observou-se a menor disponibilidade de frutas (68,1%), legumes e verduras (83,8%) e batata inglesa ou doce, mandioca, cará ou inhame (83,3%). Entre os idosos com renda familiar ≥ 1 salário-mínimo a menor disponibilidade ocorre nos mesmos grupos, porém com maiores percentuais para frutas (75,4%), e menor para legumes e verduras (82,0%) e batata inglesa ou doce, mandioca, cará ou inhame (73,8%). Conclusão: Concluiu-se que independente da renda, os idosos têm disponível tanto alimentos ultraprocessados em excesso, quanto a disponibilidade frequente de alimentos in natura e minimamente processados independente da renda., Introducción: El alto gasto en medicamentos hace que los adultos mayores tengan menos recursos económicos para acceder a alimentos saludables, priorizando aquellos que se ajusten a su presupuesto. Objetivo: Verificar la disponibilidad de alimentos, según renta familiar, en hogares con ancianos. Materiales y métodos: se trata de un estudio transversal, realizado con ancianos residentes en áreas de cobertura de la Estrategia Salud de la Familia, en Várzea Grande - MT. Para evaluar los alimentos disponibles en los hogares por compra, se consideraron los últimos 30 días y cinco opciones de respuesta, considerándose disponibles los alimentos cuya respuesta fue “casi siempre” o “siempre”. Resultados: La población de estudio fue predominantemente femenina (73,7%), parda (52,2%), sin pareja (56,1%), con instrucción primaria (50,6%), ingreso familiar entre 1 y 2 salarios mínimos (62,2%), que vivía en hogares de 2 a 3 personas (52,6%) y tenían de 3 a 4 hijos (32,7%). Entre los ancianos con ingresos < 1 salario mínimo, la menor disponibilidad de frutas (68,1%), verduras y hortalizas (83,8%) e Inglés o camote, yuca, ñame o ñame (83,3%). Entre los adultos mayores con renta familiar ≥ 1 salario mínimo, la menor disponibilidad se da en los mismos grupos, sin embargo con porcentajes mayores para frutas (75,4%), y menores para hortalizas (82,0%) e inglesas o camote, yuca, ñame o ñame (73,8%). Conclusión: Se concluyó que independientemente de la renta, los adultos mayores tienen disponibilidad tanto de alimentos ultraprocesados en exceso como la disponibilidad frecuente de alimentos in natura y mínimamente procesados independientemente de la renta.
- Published
- 2023
8. Consumo alimentar segundo classificação NOVA e excesso de peso em pessoas com osteoartrite de joelho
- Author
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Freitas, Lavinia Nancy Gonçalves de, Freitas, Camila Souza, Silva, Fabiulla Cristiane da, Bastone, Alessanda de Carvalho, Nobre, Luciana Neri, Freitas, Lavinia Nancy Gonçalves de, Freitas, Camila Souza, Silva, Fabiulla Cristiane da, Bastone, Alessanda de Carvalho, and Nobre, Luciana Neri
- Abstract
Objective: To investigate food consumption according to the degree of processing in people with knee osteoarthritis (KOA). Materials and Methods: Cross-sectional study with a non- probabilistic sample of patients with KOA and undergoing physical therapy and nutritional treatment at a School of Physiotherapy Clinic. Participants were submitted to sociodemographic, dietary and anthropometric assessments. Food consumption was assessed using a food consumption frequency questionnaire and analyzed according to the NOVA food classification. Results: The group of fresh foods contributed 59.5% of energy consumption, followed respectively by the group of processed foods (18.9%), ultra- processed foods (13.0%) and culinary ingredients (8.3%). The mean percentage of consumption in the four food processing groups was higher among the overweight ones. In the linear regression analysis, it was identified that higher energy consumption comes from processed foods (ß=0.440; p-value=0.001) and fresh, minimally processed foods and culinary preparations based on these foods (ß=-0.263; p-value =0.038) was respectively related to an increase or decrease in the participants' BMI. Conclusion: The results presented indicate that the consumption of ultra- processed foods was low in the sample evaluated, despite the majority of them having a high body mass index, which makes us suppose that other variables may be influencing this result, such as osteoarthritis and age high that favors sedentary lifestyle., Obiettivo: indagare il consumo di cibo in base al grado di elaborazione nelle persone con osteoartrite del ginocchio (KOA). Materiali e Metodi: Studio trasversale con un campione non probabilistico di pazienti con KOA sottoposti a trattamento fisioterapico e nutrizionale presso una Scuola Clinica di Fisioterapia. I partecipanti sono stati sottoposti a valutazione sociodemografica, dietetica e antropometrica. Il consumo di cibo è stato valutato utilizzando un questionario sulla frequenza del consumo di cibo ed è stato analizzato secondo la classificazione alimentare NOVA. La valutazione dell'associazione tra sovrappeso e KOA è stata eseguita utilizzando la regressione di correlazione e l'analisi di regressione lineare. Risultati: il gruppo degli alimenti freschi ha contribuito con il 59,5% del consumo energetico, seguito rispettivamente dal gruppo degli alimenti trasformati (18,9%), degli alimenti ultra-elaborati (13,0%) e degli ingredienti culinari (8,3%). La percentuale media di consumo nei quattro gruppi di lavorazione degli alimenti era più alta tra coloro che erano in sovrappeso. Nell'analisi di regressione lineare, è stato identificato che un maggiore consumo di energia da alimenti trasformati era correlato a un aumento del BMI dei partecipanti (ß=0,440; p-value=0,001) mentre il consumo di alimenti in natura, minimamente trasformati e le preparazioni culinarie à la carte alla base di questi alimenti era correlata alla riduzione (ß=-0.263; p-value=0.038) in esso. Conclusione: i risultati presentati indicano che il consumo di alimenti ultra-elaborati era basso nel campione valutato, nonostante la maggior parte avesse un indice di massa corporea elevato, il che ci fa supporre che altre variabili possano influenzare questo risultato, come l'artrosi e l'età. alto che favorisce uno stile di vita sedentario., Objetivo: Investigar o consumo alimentar segundo o grau de processamento em pessoas com osteoartrite do joelho (OAJ). Materiais e Métodos: Estudo transversal com amostra não probabilística de portadores de OAJ e em tratamento fisioterapêutico e nutricional numa Clínica Escola de Fisioterapia. Os participantes foram submetidos à avaliação sociodemográfica, dietética e antropométrica. O consumo alimentar foi avaliado por meio de questionário de frequência de consumo alimentar e foi analisado segundo classificação NOVA de alimentos. A avaliação da associação entre excesso de peso e OAJ foi realizada por meio da análise de regressão correlação e regressão linear. Resultados: O grupo de alimentos in natura contribuiu com 59,5% do consumo energético, seguido respectivamente pelo grupo de alimentos processados (18,9%), alimentos ultraprocessados (13,0%) e ingredientes culinários (8,3%). A média do percentual de consumo nos quatro grupos de processamento de alimentos foi maior entre os com excesso de peso. Na análise de regressão linear foi identificado que maior consumo de energia advinda de alimentos processados esteve relacionado a um aumento no IMC dos participantes (ß=0,440; p-valor=0,001) enquanto o consumo de alimentos in natura, minimamente processados e preparações culinárias à base desses alimentos esteve relacionada a redução (ß=-0,263; p-valor=0,038) no mesmo. Conclusão: Os resultados apresentados indicam que o consumo de alimentos ultraprocessados foi baixo na amostra avaliada, apesar da maioria apresentar elevado índice de massa corporal, o que nos faz supor que outras variáveis podem estar influenciando esse resultado, como por exemplo, a osteoartrite e idade elevada que favorece o sedentarismo., Objetivo: Investigar el consumo de alimentos según el grado de procesamiento en personas con artrosis de rodilla (KOA). Materiales y Métodos: Estudio transversal con una muestra no probabilística de pacientes con KOA en tratamiento fisioterapéutico y nutricional en una Escuela Clínica de Fisioterapia. Los participantes fueron sometidos a evaluación sociodemográfica, dietética y antropométrica. El consumo de alimentos se evaluó mediante un cuestionario de frecuencia de consumo de alimentos y se analizó de acuerdo con la clasificación de alimentos NOVA. La evaluación de la asociación entre sobrepeso y KOA se realizó mediante regresión de correlación y análisis de regresión lineal. Resultados: El grupo de alimentos frescos contribuyó con el 59,5% del consumo de energía, seguido respectivamente por el grupo de alimentos procesados (18,9%), alimentos ultraprocesados (13,0%) e ingredientes culinarios (8,3%). El porcentaje promedio de consumo en los cuatro grupos de procesamiento de alimentos fue mayor entre los que tenían sobrepeso. En el análisis de regresión lineal, se identificó que un mayor consumo de energía proveniente de alimentos procesados se relacionó con un aumento en el IMC de los participantes (ß=0.440; p-value=0.001) mientras que el consumo de alimentos in natura, mínimamente procesados y las preparaciones culinarias a la carta base de estos alimentos se relacionó con la reducción (ß=-0,263; p-valor=0,038) de la misma. Conclusión: Los resultados presentados indican que el consumo de alimentos ultraprocesados fue bajo en la muestra evaluada, a pesar de que la mayoría presenta un índice de masa corporal alto, lo que hace suponer que otras variables pueden estar influyendo en este resultado, como la artrosis y la edad. de altura que favorece el sedentarismo.
- Published
- 2023
9. Soggetti anziani: ruolo della tecnologia nella valutazione e nel trattamento.
- Author
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Paniccia, Michele
- Abstract
Una bassa natalità e una maggiore aspettativa di vita stanno modificando di gran lunga la struttura della popolazione, registrando un numero sempre maggiore di anziani. La sfida che si prospetta, a livello di politiche sociali e sanitarie nei confronti della popolazione anziana più fragile, riguarderà in particolare la determinazione del miglior percorso curativo per il paziente. In vista di tale obiettivo un approccio integrato tra le tecniche riabilitative classiche e sistemi tecnologicamente più avanzati potrebbe guidare la gestione del paziente dall’ambiente ospedaliero all’ambiente domestico, determinando un miglioramento dello stile di vita del soggetto e un incremento della sua autonomia. In questo articolo viene illustrato come dispositivi a elevato contenuto tecnologico siano in grado di integrarsi con i trattamenti riabilitativi tradizionali nella presa in carico dell’anziano fragile. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2020
10. L'evoluzione della sessualità nel paziente geriatrico: correlazione tra attività sessuale e qualità della vita nel maschio anziano.
- Author
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Giorgio, Matteo, Eleuteri, Stefano, Illiano, Laura, Nesi, Gianluca, Tafaro, Laura, and March, Massimiliano Rocchietti
- Subjects
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OLDER people , *SEXUAL excitement , *PSYCHOSOCIAL factors , *MINI-Mental State Examination , *BECK Depression Inventory , *OLD age , *KEGEL exercises , *HUMAN sexuality - Abstract
Population's aging is currently one of the most significant phenomenon in the XXI century, with very important consequences in every section of society. Human longevity has grown in a significant way thanks to differents factors: the meaningful ones are surely the adoption of modern lifestyles and the unstoppable scientific progress. All these factors bring to the conception that old people are facing up to new sets of stimuli and necessities connected to sexuality; something that they would not have experienced in the past. This happened especially for a series of social cliché and prejudices which made old people's sexuality not accepted by the community and not so interesting. Precisely for this, scientific community has started studying this fascinating theme only in the last few years. In medicine, the rising of sexual activity for old subjects has become a specific focus for geriatriscians, endocrinologists, and andrologists. It has been shown that desire does not disappear in old age: also sexual arousal and orgasmic capacity persist. In old age, therefore, sexuality continues to be present, even if the ways and conditions through which it manifests and expresses itself are different. The factors modifying the sexual response of the elderly male can be biological (e.g. erectile dysfunction, frequently caused by arterial pathologies that affect especially elderly men with hypercholesterolemia, diabetes, peripheral vasculopathy or hypertension, as well as smokers), psychosocial (e.g. lack of available partners, isolation from the active community, and other factors that feed the stereotype of the tired and inactive old man), and/or psychological (individual variability, life experiences, introjected taboo and stereotypes about older sexuality, attitude towards body changes, etc.). In this descriptive cross-sectional study, we recruited 40 male subjects between 65 and 90 years old. Subjects with clinical diagnosis affecting sexuality were excluded from the sample (i.e. patients undergoing pelvic surgery or radiotherapy; suffering from hypogonadism or hyperprolactinemia; affected by cognitive deficit or mood disorder). Through the employment of specific tests: International Index of Erectile Function (IIEF 5); Beck Depression Inventory (BDI); Quality of Life In-dex (QLI) and Mini-Mental State Examination (MMSE), we collected data referred to some aspects: sexual function, cognitive state, mood, and general quality of life. Data have been elaborated with a descriptive and an inferential statistic analysis (linear and multiple regression). The aim of the study was to verify a possible relationship between presence/absence of sexual behaviour and individual's quality of life. We would like to stimulate a major interest in old subjects' needs in order to mantain and promote a long-life sexual health. Only through the spread of a new sensibility, towards these issues, it will be possible to promote the right of an affective and sexual health, without chronological limits, and to promote a satisfactory quality of life in elderly person on the physical, psychological and relational level, strengthening the concept of health itself. Positive and significant relations emerged, with both BDI and IIEF5 scores predicting QLI scores. Multiple regression models found that each score of BDI contribute to a diminution of 0.29 in the QLI score, while each score in the IIEF5 contribute to an increase of 0.13 in QLI score. IIEF5 scores has been found to increase QLI score in elderly men. An higher quality of life is recorded in patients who still benefit from a satisfying sexual activity; at the same time the quality of life is reduced in subjects with a decreased mood tone, probably linked to a decline in sexual function. When the sexual function remains conserved, other important domains will be preserved, lot of them are important into the framework of global well-being. The conservation of a good sexual practice affects the elderly males' life, in a multifactorial way: from biological to psychosocial aspects. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2020
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11. Over 65 e social media, evoluzione e benefici
- Author
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Giampiero Caradonna
- Subjects
anziano ,cellulare ,computer ,comunicazione ,innovazione ,internet ,Psychology ,BF1-990 - Abstract
Fin dalla nascita di internet le prime a recepire le innovazioni sono sempre state le generazioni “Giovani”, comprese in un range di età che va da 19 ai 35 anni, mentre gli over 65 sono stati considerati sempre portatori di digital divide. In realtà se s’indaga in modo attento l’arco temporale degli ultimi 30 anni si determina un quadro evolutivo molto interessante. L’articolo avanza un esame dello sviluppo di internet negli ultimi anni, analizzando la fruizione degli over 65 e guardando alle prospettive future. Presenta inoltre una ricerca intrapresa al fine di indagare meglio sulle motivazioni che spingono questa fascia della società (dai 65 ai 75 anni) all’utilizzo dei nuovi media e quali possono essere le implicazioni di ordine salutistico che ne conseguono.
- Published
- 2016
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12. Frailty syndrome: tra geriatria e chirurgia. Una revisione della letteratura.
- Author
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Ronchi, Silvia, Racaniello, Emanuela, and Accardi, Roberto
- Subjects
SURGICAL complication risk factors ,GERIATRIC assessment ,CINAHL database ,FRAIL elderly ,HEALTH care teams ,MEDLINE ,ONLINE information services ,PATIENTS ,SURGERY ,SYSTEMATIC reviews ,PERIOPERATIVE care - Abstract
Copyright of Italian Journal of Nursing (IJN) / Giornale Italiano di Infermieristica is the property of Collegio IPASVI MI-LO-MB - Ordine Professioni Infermieristiche MI-LO-MB and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
- Published
- 2019
13. L’acromegalia nell’anziano
- Author
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Gagliardi, Irene, Chiloiro, Sabrina, Giampietro, Antonella, Bianchi, Antonio, Zatelli, Maria Chiara, and Ambrosio, Maria Rosaria
- Published
- 2021
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14. Perfil nutricional de idosos com diabetes mellitus do tipo 2 em seguimento nas unidades básicas de saúde da família (ubsf) no município de Joinville-SC
- Author
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Marcelino, Janaína Botelho, Gonçalves, Bianca Tiellet, Vicente, Vanessa Speckhahn, Debortoli, Camila Cristina, and Czarnobay, Sandra Ana
- Subjects
Consumo di cibo ,Consumo alimentar ,Consumo de comida ,Idoso ,Anciano ,Food Consumption ,Old Men ,Diabete mellito ,Stato nutrizionale ,Diabetes mellitus ,Nutritional status ,Estado nutricional ,Estados nutricionales ,Anziano - Abstract
O objetivo desta pesquisa foi avaliar o perfil nutricional de idosos com Diabetes Mellitus tipo 2 em seguimento nas Unidades Básicas de Saúde da Família (UBSF) no município de Joinville-SC. Materiais e Métodos: estudo observacional de corte transversal do tipo descritivo, com coleta de dados secundário, que utilizou uma amostragem não probabilística de conveniência. Utilizou-se variáveis como: peso, estatura, índice de massa corporal (IMC), presença de Hipertensão Arterial Sistêmica (HAS), qual tipo e frequência de tratamento é realizado para controle glicêmico. Para a análise dos dados, foi realizada estatística descritiva. Resultados: após a avaliação de 29 prontuários de idosos diabéticos, foi possível identificar maior prevalência do sexo feminino 51,72% (n=15). Em relação ao estado nutricional houve maior prevalência de obesidade 51,72% (n=15), composta em sua maioria por homens 60,00% (n=9). Foi observado prevalência de (HAS) em 85,76% (n=24), com maior frequência entre as mulheres 54,17% (n=13) e observado que a maioria dos pacientes com obesidade possuem HAS 80,00% (n=12). Ao verificar a forma de tratamento realizada foi possível constatar que 61,54% (n=16) faz uso de somente 1 forma de tratamento e 38,46% (n=10) faz uso de 2 formas associadas. Dentre eles, 41,38% (n=12) fazem uso de insulina, sendo que 58,33% (n=7) administram o medicamento 3 vezes ao dia e 82,76% (n=24) fazem uso de hipoglicemiante oral, sendo que 50% (n=12) administram o medicamento 3 vezes ao dia. Conclusão: Os resultados obtidos contribuíram para verificar o preocupante estado nutricional, além das morbidades existentes entre o grupo de pacientes rotineiramente acompanhados nas UBSF. Diante desses dados sugere-se que as medidas de educação alimentar e nutricional, sejam adotadas para minimizar os efeitos metabólicos adversos que o estado nutricional exerce sobre o DM2. The objective of this research was to evaluate the nutritional profile of elderly people with type 2 Diabetes Mellitus in follow-up at Basic Family Health Units (UBSF) in the city of Joinville-SC. Materials and Methods: a cross-sectional observational study of the descriptive type, with secondary data collection, which used a non-probabilistic sampling of convenience. Variables such as: weight, height, body mass index (BMI), presence of Systemic Arterial Hypertension (SAH), which type and frequency of treatment are used for glycemic control. For data analysis, descriptive statistics were performed. Results: after evaluating 29 medical records of elderly diabetics, it was possible to identify a higher prevalence of females 51.72% (n=15). Regarding nutritional status, there was a higher prevalence of obesity 51.72% (n=15), mostly composed of men 60.00% (n=9). A prevalence of SAH was observed in 85.76% (n=24), with greater frequency among women 54.17% (n=13) and observed that the majority of patients with obesity have (SAH) 80.00% (n=12). When verifying the form of treatment performed, it was found that 61.54% (n= 6) used only 1 form of treatment and 38.46% (n=10) used 2 associated forms. Among them, 41.38% (n=12) use insulin, 58.33% (n=7) administer the medication 3 times a day and 82.76% (n=24) use oral hypoglycemic agents, with 50% (n=12) administering the medication 3 times a day. Conclusion: The results obtained contributed to verify the worrying nutritional status, in addition to the morbidities existing among the group of patients routinely monitored in the UBSF. In view of these data, it is suggested that food and nutrition education measures be adopted to minimize the adverse metabolic effects that nutritional status has on DM2. L'obiettivo di questa ricerca era di valutare il profilo nutrizionale di persone anziane con diabete mellito di tipo 2 in follow-up presso le Basic Family Health Units (UBSF) nella città di Joinville-SC. Materiali e metodi: studio osservazionale descrittivo, trasversale, con raccolta di dati secondari, che ha utilizzato un campionamento di convenienza non probabilistico. Abbiamo utilizzato variabili quali: peso, altezza, indice di massa corporea (BMI), presenza di ipertensione arteriosa sistemica (SAH), quale tipo e frequenza di trattamento viene eseguito per il controllo glicemico. Per l'analisi dei dati sono state eseguite statistiche descrittive. Risultati: dopo aver valutato 29 cartelle cliniche di diabetici anziani, è stato possibile identificare una maggiore prevalenza di femmine 51,72% (n=15). Per quanto riguarda lo stato nutrizionale, c'è stata una maggiore prevalenza di obesità 51,72% (n=15), composta principalmente da uomini 60,00% (n=9). Una prevalenza di (SAH) è stata osservata nell'85,76% (n=24), con una frequenza maggiore tra le donne del 54,17% (n=13) e si è osservato che la maggior parte dei pazienti con obesità ha SAH 80,00% (n=13). =12) . Nella verifica della forma di trattamento effettuata è stato possibile verificare che il 61,54% (n=16) si avvale di 1 sola forma di trattamento e il 38,46% (n=10) si avvale di 2 forme associate. Tra questi, il 41,38% (n=12) usa l'insulina, il 58,33% (n=7) somministra il farmaco 3 volte al giorno e l'82,76% (n=24) usa ipoglicemizzanti orali. , con il 50% (n=12) che somministra il farmaco 3 volte al giorno. Conclusione: I risultati ottenuti hanno contribuito a verificare il preoccupante stato nutrizionale, oltre alle morbilità esistenti nel gruppo di pazienti regolarmente seguiti presso l'UBSF. Alla luce di questi dati, si suggerisce di adottare misure di educazione alimentare e nutrizionale per ridurre al minimo gli effetti metabolici avversi che lo stato nutrizionale esercita sul DM2. El objetivo de esta investigación fue evaluar el perfil nutricional de ancianos con Diabetes Mellitus tipo 2 en seguimiento en las Unidades Básicas de Salud de la Familia (UBSF) del municipio de Joinville-SC. Materiales y Métodos: estudio observacional descriptivo, transversal, con recolección de datos secundarios, que utilizó muestreo no probabilístico por conveniencia. Se utilizaron variables como: peso, talla, índice de masa corporal (IMC), presencia de Hipertensión Arterial Sistémica (HAS), qué tipo y frecuencia de tratamiento se realiza para el control glucémico. Para el análisis de los datos se realizó estadística descriptiva. Resultados: después de evaluar 29 prontuarios de ancianos diabéticos, fue posible identificar una mayor prevalencia del sexo femenino 51,72% (n=15). En cuanto al estado nutricional, hubo mayor prevalencia de obesidad 51,72% (n=15), compuesta en su mayoría por hombres 60,00% (n=9). Se observó una prevalencia de (HAS) en 85,76% (n=24), con mayor frecuencia entre las mujeres 54,17% (n=13) y se observó que la mayoría de los pacientes con obesidad tienen HAS 80,00% (n=13).=12) . Al verificar la forma de tratamiento realizada, fue posible verificar que el 61,54% (n=16) hace uso de solo 1 forma de tratamiento y el 38,46% (n=10) hace uso de 2 formas asociadas. De ellos, el 41,38% (n=12) utiliza insulina, el 58,33% (n=7) administra el fármaco 3 veces al día y el 82,76% (n=24) utiliza hipoglucemiantes orales, siendo el 50% (n=12) los que administran la droga 3 veces al día. Conclusión: Los resultados obtenidos contribuyeron a verificar el preocupante estado nutricional, además de las morbilidades existentes entre el grupo de pacientes seguidos de rutina en la UBSF. Ante estos datos, se sugiere adoptar medidas de educación alimentaria y nutricional para minimizar los efectos metabólicos adversos que ejerce el estado nutricional sobre la DM2. O objetivo desta pesquisa foi avaliar o perfil nutricional de idosos com Diabetes Mellitus tipo 2 em seguimento nas Unidades Básicas de Saúde da Família (UBSF) no município de Joinville-SC. Materiais e Métodos: estudo observacional de corte transversal do tipo descritivo, com coleta de dados secundário, que utilizou uma amostragem não probabilística de conveniência. Utilizou-se variáveis como: peso, estatura, índice de massa corporal (IMC), presença de Hipertensão Arterial Sistêmica (HAS), qual tipo e frequência de tratamento é realizado para controle glicêmico. Para a análise dos dados, foi realizada estatística descritiva. Resultados: após a avaliação de 29 prontuários de idosos diabéticos, foi possível identificar maior prevalência do sexo feminino 51,72% (n=15). Em relação ao estado nutricional houve maior prevalência de obesidade 51,72% (n=15), composta em sua maioria por homens 60,00% (n=9). Foi observado prevalência de (HAS) em 85,76% (n=24), com maior frequência entre as mulheres 54,17% (n=13) e observado que a maioria dos pacientes com obesidade possuem HAS 80,00% (n=12). Ao verificar a forma de tratamento realizada foi possível constatar que 61,54% (n=16) faz uso de somente 1 forma de tratamento e 38,46% (n=10) faz uso de 2 formas associadas. Dentre eles, 41,38% (n=12) fazem uso de insulina, sendo que 58,33% (n=7) administram o medicamento 3 vezes ao dia e 82,76% (n=24) fazem uso de hipoglicemiante oral, sendo que 50% (n=12) administram o medicamento 3 vezes ao dia. Conclusão: Os resultados obtidos contribuíram para verificar o preocupante estado nutricional, além das morbidades existentes entre o grupo de pacientes rotineiramente acompanhados nas UBSF. Diante desses dados sugere-se que as medidas de educação alimentar e nutricional, sejam adotadas para minimizar os efeitos metabólicos adversos que o estado nutricional exerce sobre o DM2.
- Published
- 2022
15. La paura nell’anziano: una ricerca intervento basata sull’osservazione partecipe
- Author
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Gabriele Giacomelli and Giulia Bindi
- Subjects
anziano ,presenza ,human caring ,RT1-120 ,Medicine ,gratitudine ,Nursing ,paura - Abstract
Introduzione: La fragilità dell’anziano è fisica e psichica e su di entrambe vi è influenza degli eventi stressanti della vita. Le paure che insorgono possono essere determinate da stereotipi che spesso egli tende ad accettare e che lo portano a ritenersi incapace fino ad un lento declino intellettuale. Questa ricerca ha l'obiettivo di approfondire le conoscenze sulle paure dell’anziano ricoverato e sperimentare la “presenza dell’infermiere” come possibile intervento. Materiali e Metodi: All'interno di un Reparto “Cure Intermedie” è stata svolta una ricerca qualitativa con osservazione partecipante (studio osservazionale descrittivo tipo “serie di casi”). I dati raccolti sono stati analizzati attraverso il metodo l’analisi del contenuto. Risultati: Dalle osservazioni di 13 pazienti (9 donne e 4 uomini; età media 71 anni), sono emersi principalmente contenuti positivi come “Gioia (47)”, “Attesa (35)” e “Offerta-ricordo (33)”. Il contenuto "Paura (16)” diversamente dalla bibliografia consultata è risultato presente ma non preponderante. Discussione: Dall’analisi approfondita del materiale pare emergere che gli aspetti negativi comprendenti la “Paura” sono tra loro molto collegati ma il grosso nucleo di sofferenza viene destabilizzato dagli aspetti affettivi (speranza, aspettativa, amore) che arriva ad una prospettiva positiva (gioia, piacere, gratitudine). “Ascolto” e “disponibilità” sono stati i principali interventi attuati durante l’osservazione e coerentemente a quanto descritto in letteratura hanno permesso di registrare un impatto positivo sui pazienti. Un approfondimento è stato dedicato al concetto di “Offrire-dono” inteso come atto di riconoscimento attivo da parte del paziente verso l’operatore, con le sue implicazioni simboliche e psicologiche. Nell’analisi del materiale sono anche stati presi in considerazione aspetti legati alla psicologia positiva e allo “human caring”, come l’importanza e l’effetto del sorriso, della presenza fisica, dell’empatia nella condivisione e i risvolti nell’ambito di cura. In base agli indicatori della Diagnosi Infermieristica di Paura di Lynda Juall Carpenito-Moyet, la valutazione iniziale durante la fase di accertamento degli stati di paura del paziente, permette un'assistenza basata anche sulla pratica dell'ascolto, competenza fondamentale dell'infermiere. Nei pazienti valutati si è assistito ad una riduzione dello stato di paura nelle osservazioni successive e nelle stesse, ipotizzando un effetto efficace della “presenza”.
- Published
- 2021
16. Problemi legati all’apporto iodico nell’anziano
- Author
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Regalbuto, Concetto, Trimarchi, Francesco, and Tumino, Dario
- Published
- 2020
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17. Obiettivi e rischi della terapia del diabete nell’anziano
- Author
-
Maddaloni, Ernesto, Bellizzi, Ermanno, and Buzzetti, Raffaella
- Published
- 2019
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18. Indicadores de calidad en la terapia nutricional enteral en ancianos hospitalizados en el hospital universitario de Lagarto-SE
- Author
-
Leopoldino, Ingrid Jaqueline Fonseca and Silva, Rose Carolinne Correia da
- Subjects
Terapia nutrizionale ,Idoso ,terapia nutricional ,Nutritional Therapy ,lcsh:TX341-641 ,Indicatori di qualità ,Ospedale ,Indicadores de qualidade ,hospitalar ,nutrição enteral ,Hospital ,Enteral Nutrition ,Elderly ,Idosos ,Nutrição enteral ,idosos ,Nutrición enteral ,Quality Indicators ,Indicadores de calidad ,Nutrizione enterale ,Anziano ,indicadores de qualidade ,Terapia nutricional ,lcsh:Nutrition. Foods and food supply - Abstract
Introdução: Os indicadores são parâmetros que expressam respostas da efetividade de um procedimento de forma satisfatória ou insatisfatória. É apropriado e prudente o emprego dos indicadores para o acompanhamento dos resultados da Terapia Nutricional Enteral (TNE) planejada, e cumprindo pontualmente protocolos. O emprego de indicadores que avaliem a qualidade da nutrição enteral prescrita e infundida é capaz de identificar possíveis dificuldades e erros relacionados ao suporte nutricional oferecido ao paciente. Objetivo: Avaliar os indicadores de qualidade em terapia nutricional enteral em idosos internados no Hospital Universitário de Lagarto-SE. Material e Método: Estudo transversal no Hospital Universitário de Lagarto, entre novembro de 2017 e fevereiro de 2018. Amostra de 43 pacientes. Critérios de inclusão: uso da terapia nutricional enteral, ambos os sexos, a partir de 60 anos de idade, nas alas verde, amarela, vermelha e Unidade de Terapia Intensiva (UTI) e aceitar a participação voluntária na pesquisa. Critérios de exclusão: Pacientes pediátricos, amputados ou sem uso da terapia nutricional enteral. Os dados foram tabulados e expressos por meio de frequência relativa e absoluta. Resultado: Foi encontrada elevada ocorrência de obstrução de sonda 48,8% (21). Discussão: A obstrução de sonda é devido a não realização periódica da lavagem da sonda, ocasionando acúmulo maior de resíduos. Conclusão: Indicadores de qualidade em terapia nutricional enteral utilizados em idosos são relevantes e o treinamento de toda a equipe de saúde para seu monitoramento contribui para tomada de decisão conjunta adequada quanto à assistência aos pacientes. Introduction: Indicators are parameters that express satisfactory or unsatisfactory responses to the effectiveness of a procedure. It is appropriate and prudent to use the indicators to monitor the results of the planned Enteral Nutritional Therapy (NER) and complying with specific protocols. The use of indicators that evaluate the quality of the prescribed and infused enteral nutrition can identify possible difficulties and errors related to the nutritional support offered to the patient. Objective: To evaluate the indicators of quality in enteral nutritional therapy in the elderly hospitalized at the University Hospital of Lizard-SE. Material and Method: Cross-sectional study at the University Hospital of Lagarto between November 2017 and February 2018. Sample of 43 patients. Inclusion criteria: use of enteral nutritional therapy, both sexes, from 60 years of age on the green, yellow, red wings, and Intensive Care Unit (ICU) and to accept voluntary participation in the research. Exclusion criteria: Pediatric patients, amputees, or patients without enteral nutritional therapy. Data were tabulated and expressed by relative and absolute frequency. Result: A high incidence of probe obstruction was found in 48.8% (21). Discussion: The probe obstruction is due to not performing periodic washing of the probe, causing a greater accumulation of residues. Conclusion: Quality indicators in enteral nutritional therapy used in the elderly are relevant and the training of all the health team for its monitoring contributes to adequate joint decision-making regarding patient care. Introducción: Los indicadores son parámetros que expresan respuestas satisfactorias o insatisfactorias sobre la eficacia de un procedimiento. Es adecuado y prudente utilizar indicadores para monitorear los resultados de la Terapia de Nutrición Enteral (ENT) planificada y cumplir puntualmente con los protocolos. El uso de indicadores que evalúen la calidad de la nutrición enteral prescrita e infundida es capaz de identificar posibles dificultades y errores relacionados con el soporte nutricional ofrecido al paciente. Objetivo: Evaluar los indicadores de calidad en la terapia nutricional enteral en ancianos hospitalizados en el Hospital Universitario de Lagarto-SE. Material y Método: Estudio transversal en el Hospital Universitario de Lagarto, entre noviembre de 2017 y febrero de 2018. Muestra de 43 pacientes. Criterios de inclusión: uso de terapia nutricional enteral, ambos sexos, a partir de 60 años, en las alas verde, amarilla, roja y Unidad de Cuidados Intensivos (UCI) y aceptar participación voluntaria en la investigación. Criterios de exclusión: Pacientes pediátricos, amputados o pacientes que no utilicen terapia nutricional enteral. Los datos fueron tabulados y expresados como frecuencia relativa y absoluta. Resultado: Se encontró una alta ocurrencia de obstrucción de la sonda, 48,8% (21). Discusión: La obstrucción del tubo se debe a la falta de limpieza periódica del mismo, provocando mayor acumulación de residuos. Conclusión: Los indicadores de calidad en la terapia nutricional enteral utilizados en los adultos mayores son relevantes y la capacitación de todo el equipo de salud para monitorearlos contribuye a una adecuada toma de decisiones conjuntas sobre el cuidado del paciente. Introdução: Os indicadores são parâmetros que expressam respostas da efetividade de um procedimento de forma satisfatória ou insatisfatória. É apropriado e prudente o emprego dos indicadores para o acompanhamento dos resultados da Terapia Nutricional Enteral (TNE) planejada, e cumprindo pontualmente protocolos. O emprego de indicadores que avaliem a qualidade da nutrição enteral prescrita e infundida é capaz de identificar possíveis dificuldades e erros relacionados ao suporte nutricional oferecido ao paciente. Objetivo: Avaliar os indicadores de qualidade em terapia nutricional enteral em idosos internados no Hospital Universitário de Lagarto-SE. Material e Método: Estudo transversal no Hospital Universitário de Lagarto, entre novembro de 2017 e fevereiro de 2018. Amostra de 43 pacientes. Critérios de inclusão: uso da terapia nutricional enteral, ambos os sexos, a partir de 60 anos de idade, nas alas verde, amarela, vermelha e Unidade de Terapia Intensiva (UTI) e aceitar a participação voluntária na pesquisa. Critérios de exclusão: Pacientes pediátricos, amputados ou sem uso da terapia nutricional enteral. Os dados foram tabulados e expressos por meio de frequência relativa e absoluta. Resultado: Foi encontrada elevada ocorrência de obstrução de sonda 48,8% (21). Discussão: A obstrução de sonda é devido a não realização periódica da lavagem da sonda, ocasionando acúmulo maior de resíduos. Conclusão: Indicadores de qualidade em terapia nutricional enteral utilizados em idosos são relevantes e o treinamento de toda a equipe de saúde para seu monitoramento contribui para tomada de decisão conjunta adequada quanto à assistência aos pacientes. Introduzione: Gli indicatori sono parametri che esprimono risposte soddisfacenti o insoddisfacenti all'efficacia di una procedura. È opportuno e prudente utilizzare indicatori per monitorare i risultati della Terapia di Nutrizione Enterale (ORL) pianificata e rispettare puntualmente i protocolli. L'utilizzo di indicatori che valutano la qualità della nutrizione enterale prescritta e infusa è in grado di identificare possibili difficoltà ed errori legati al supporto nutrizionale offerto al paziente. Obiettivo: Valutare gli indicatori di qualità nella terapia nutrizionale enterale nell'anziano ricoverato presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Lagarto-SE. Materiale e Metodo: Studio trasversale presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Lagarto, tra novembre 2017 e febbraio 2018. Campione di 43 pazienti. Criteri di inclusione: utilizzo della terapia nutrizionale enterale, ambo i sessi, a partire dai 60 anni di età, nelle ali verde, gialla, rossa e Unità di Terapia Intensiva (ICU) e accettazione della partecipazione volontaria alla ricerca. Criteri di esclusione: pazienti pediatrici, amputati o pazienti che non utilizzano terapia nutrizionale enterale. I dati sono stati tabulati ed espressi come frequenza relativa e assoluta. Risultato: è stata rilevata un'elevata presenza di ostruzione del tubo, 48,8% (21). Discussione: L'ostruzione del tubo è dovuta alla mancata pulizia periodica del tubo, causando un maggiore accumulo di residui. Conclusione: gli indicatori di qualità nella terapia nutrizionale enterale utilizzata negli anziani sono rilevanti e la formazione dell'intero team sanitario per monitorarli contribuisce a un adeguato processo decisionale congiunto in merito alla cura del paziente.
- Published
- 2020
19. Body adiposity index and its correlation with body fat percentage assessed by dual absorciometry X-ray emission in elderly in southern Brazil
- Author
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Tonietto, Tauani Landini, Mazocco, Letícia, Ferigollo, Arielen, Batista, Ângela Giovana, and Chagas, Patrícia
- Subjects
Adiposidade ,Anciano ,Índice de Adiposidade Corporal ,Indice di adiposità corporea ,Composizione corporea ,Densitometria ossea ,Índice de adiposidad corporal ,Bone densitometry ,Body Adiposity Index ,Adiposidad ,Densitometria Óssea ,Adiposità ,Body Composition ,Composição Corporal ,Anziano ,Idosa ,Composición corporal ,Densitometria ósea ,Aged ,Adiposity - Abstract
Objetivo: Verificar a correlação entre o percentual de gordura corporal (%GC) avaliado pelo Índice de Adiposidade Corporal (IAC) com o %GC avaliado por absorciometria por dupla emissão de raios X (DXA) em mulheres idosas. Materiais e Métodos: Estudo transversal, com idosas submetidas à densitometria óssea em uma clínica de imagem no noroeste do Rio Grande do Sul. Os dados sociodemográficos foram avaliados por meio de questionário estruturado pelos pesquisadores. O %GC foi avaliado por DXA e pelo IAC. Para o cálculo do IAC foi aferida a estatura utilizando um estadiômetro de balança antropométrica. A circunferência do quadril (CQ) foi medida com uma fita métrica na parte mais protuberante do quadril. O IAC foi calculado por meio da equação IAC = [Quadril / (altura x √altura) – 18]. Resultados: Participaram do estudo 205 idosas, com idade média de 67,3 ± 5,8 anos. Houve maior prevalência de mulheres com companheiro (61,5%), aposentadas (90,2%) e com escolaridade entre 4 e 8 anos de estudo (47,3%). Em relação à adiposidade, a média do %GC demonstrado pelo IAC foi de 34%, e avaliado por DXA foi de 40,59%. A correlação de Pearson foi significativa e alta (r=0,714; p
- Published
- 2022
20. Benefit of hearing aid use in the elderly: the impact of age, cognition and hearing impairment
- Author
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G. Tognola, A. Mainardi, Vincenzo Vincenti, and Domenico Cuda
- Subjects
Male ,Hearing aid ,medicine.medical_specialty ,Multivariate analysis ,Disabilità ,medicine.medical_treatment ,Ipoacusia ,Montreal cognitive assessment ,Audiology ,Auditory disability ,Hearing impairment ,cognitive ,Correlation ,03 medical and health sciences ,Cognition ,Hearing Aids ,Elderly ,0302 clinical medicine ,Humans ,Medicine ,Anziano ,Percezione del parlato ,Hearing Loss ,uditiva ,030223 otorhinolaryngology ,Aged ,Aged, 80 and over ,Speech reception threshold ,Working memory ,business.industry ,Age Factors ,Montreal Cognitive Assessment ,Regression analysis ,Executive functions ,General Energy ,Otorhinolaryngology ,Abilità ,030220 oncology & carcinogenesis ,Female ,business - Abstract
Il beneficio protesico e il ruolo delle abilità cognitive, dell’età e del deficit uditivo nel paziente anziano.Questo studio analizza il beneficio protesico in un campione di soggetti anziani (n = 102, età media 81,1 anni), indagando il ruolo svolto dall’età, dal deficit uditivo e dalle abilità cognitive. Il beneficio protesico è stato valutato sia come miglioramento delle caratteristiche audiometriche con protesi (in termini di soglie tonali e soglie di percezione del parlato in quiete e nel rumore) sia come diminuzione della percezione della disabilità e dell’handicap dovuti alla ipoacusia. Sono state valutate diverse abilità cognitive, tra cui la memoria a breve termine, le funzioni esecutive e l’attenzione. I dati raccolti sono stati analizzati tramite un’analisi multivariata, seguita da un’analisi di correlazione e regressione per evidenziare possibili fattori latenti tra le variabili in gioco e valutare come l’età, il deficit uditivo e le abilità cognitive influenzavano il beneficio protesico. L’analisi ha rivelato un miglioramento significativo del profilo audiometrico con protesi e una diminuzione della disabilità e dell’handicap percepiti. L’analisi multivariata, insieme con quella di correlazione e di regressione ha evidenziato che i soggetti con migliori abilità cognitive e minor deficit uditivo erano significativamente caratterizzati da un più evidente miglioramento del profilo audiometrico con protesi. Inoltre, è stata rilevata una relazione significativa tra la disabilità e l’handicap percepiti, il profilo audiometrico con protesi e il grado di ipoacusia: i soggetti con miglior profilo audiometrico con protesi e minor deficit uditivo erano significativamente caratterizzati da una più evidente diminuzione dell’handicap e della disabilità percepiti. Lo studio non ha invece evidenziato alcuna relazione diretta tra le abilità cognitive e il beneficio protesico riguardante la percezione dell’handicap e della disabilità.This study describes the benefits of hearing aid (HA) use in a sample of elderly experienced HA users (n = 102, mean age 81.1 years), investigating the role of the age, hearing impairment and cognitive function. The benefit was assessed in aided condition by measuring audiometric outcomes (aided thresholds and speech reception in quiet and in noise) and self-assessed outcomes addressing the disability and the handicap domains of auditory dysfunction. Several cognitive abilities were assessed, including short-term memory, working memory and executive functions. To discover potential latent factors and assess which factors significantly influenced the benefit of HA use, age, hearing impairment, cognitive function, audiometric and self-assessed outcomes were examined with multivariate analysis, followed by correlation and regression analysis. The analysis revealed a significant improvement in aided audiometric outcomes and a decrease in the perceived disability and handicap in the sample population. Multivariate, correlation and regression analyses showed that better aided audiometric outcomes were significantly associated with hearing impairment of lower degree and higher cognitive abilities. Moreover, self-assessed outcomes were significantly associated with audiometric outcomes and hearing impairment: subjects with better audiometric outcomes and lower hearing impairment tend to perceive more benefit in using their HAs. Cognition was only indirectly associated with self-assessed outcomes through its direct correlation with aided audiometric outcomes, meaning that the perceived subjective benefit with HA was not directly associated with better cognitive abilities.
- Published
- 2019
21. Índice de adiposidade corporal e a sua correlação com o percentual de gordura corporal avaliado por absorciometria por dupla emissão de raios x em idosas do sul do brasil
- Author
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Tonietto, Tauani Landini, Mazocco, Letícia, Ferigollo, Ariélen, Batista, Ângela Giovana, Chagas, Patrícia, Tonietto, Tauani Landini, Mazocco, Letícia, Ferigollo, Ariélen, Batista, Ângela Giovana, and Chagas, Patrícia
- Abstract
Objective: To verify the correlation between the percentage body fat (%body fat) evaluated by the Body Adiposity Index (BAI) and %body fat evaluated by dual-energy X-ray absorptiometry (DXA) in elderly women. Materials and Methods: Cross-sectional study with elderly women submitted to bone densitometry at an imaging clinic in the Northwest part of Rio Grande do Sul (RS) state in Brazil. Sociodemographic data were evaluated through a questionnaire, which was structured by the researchers. The %body fat was evaluated by DXA and BAI. For the BAI calculation, stature was measured using a stadiometer coupled with a scale. Hip circumference was measured with a tape measure at the most protruding part of the hip. The BAI was calculated through an equation (BAI = [Hip / (height x √height) - 18]. Results: Two hundred and five elderly women, aging 67.3 ± 5.8 years old, participated in this study. There was a higher prevalence of women with partners (61.5%), retired (90.2%) and with schooling between 4 and 8 years (47.3%). Regarding adiposity, the mean %body fat demonstrated by BAI was 34%, and 40.59% according to the DXA results. The Pearson's correlation was significant and high r=0.714 (p <0.001) and the Intraclass Correlation Coefficient was 0.649 (95% CI, -0.106 – 0.852) (p<0.001), being considered strong. Conclusion: In this study, the BAI obtained the elderly women in southern Brazil showed a high correlation with the % body fat measured by DXA and can be used as a complementary index to assess the adiposity of this population., Obiettivo: Verificare la correlazione tra la percentuale di grasso corporeo (%BF) valutata dal Body Adipity Index (BAI) con la %BF valutata mediante assorbimetria a raggi X a doppia emissione (DXA) nelle donne anziane. Materiali e metodi: uno studio trasversale con donne anziane sottoposte a densitometria ossea in una clinica di imaging nel nord-ovest del Rio Grande do Sul. I dati sociodemografici sono stati valutati utilizzando un questionario strutturato dai ricercatori. %BC è stato valutato da DXA e IAC. Per calcolare l'IAC, l'altezza è stata misurata utilizzando uno stadiometro su scala antropometrica. La circonferenza dell'anca (HC) è stata misurata con un metro a nastro nella parte più sporgente dell'anca. La IAC è stata calcolata utilizzando l'equazione IAC = [Hip / (height x √height) – 18]. RISULTATI: Hanno partecipato allo studio un totale di 205 donne anziane, con un'età media di 67,3 ± 5,8 anni. C'è una maggiore prevalenza di donne con un partner (61,5%), pensionate (90,2%) e con tra i 4 e gli 8 anni di scolarizzazione (47,3%). Per quanto riguarda l'adiposità, la %BF media dimostrata dall'IAC era del 34% e valutata dalla DXA era del 40,59%. La correlazione di Pearson era significativa e alta (r=0,714; p<0,001) e il coefficiente di correlazione intraclasse era 0,649 (IC 95%, -0,106 e 0,852, p<0,001) essendo considerato forte. Conclusione: nel campione di donne anziane del sud del Brasile, l'IAC ha avuto un'elevata correlazione con la % di GC misurata da DXA e può essere utilizzato come indice complementare per valutare l'adiposità di questa popolazione., Objetivo: Verificar a correlação entre o percentual de gordura corporal (%GC) avaliado pelo Índice de Adiposidade Corporal (IAC) com o %GC avaliado por absorciometria por dupla emissão de raios X (DXA) em mulheres idosas. Materiais e Métodos: Estudo transversal, com idosas submetidas à densitometria óssea em uma clínica de imagem no noroeste do Rio Grande do Sul. Os dados sociodemográficos foram avaliados por meio de questionário estruturado pelos pesquisadores. O %GC foi avaliado por DXA e pelo IAC. Para o cálculo do IAC foi aferida a estatura utilizando um estadiômetro de balança antropométrica. A circunferência do quadril (CQ) foi medida com uma fita métrica na parte mais protuberante do quadril. O IAC foi calculado por meio da equação IAC = [Quadril / (altura x √altura) – 18]. Resultados: Participaram do estudo 205 idosas, com idade média de 67,3 ± 5,8 anos. Houve maior prevalência de mulheres com companheiro (61,5%), aposentadas (90,2%) e com escolaridade entre 4 e 8 anos de estudo (47,3%). Em relação à adiposidade, a média do %GC demonstrado pelo IAC foi de 34%, e avaliado por DXA foi de 40,59%. A correlação de Pearson foi significativa e alta (r=0,714; p<0,001) e o Coeficiente de Correlação Intraclasse foi de 0,649 (IC95%, -0,106 e 0,852, p<0,001) sendo considerado forte. Conclusão: Na amostra de idosas do sul do Brasil, o IAC obteve uma alta correlação com o % de GC mensurado pela DXA, podendo ser utilizado como um índice complementar para avaliar a adiposidade desta população., Objetivo: Verificar la correlación entre el porcentaje de grasa corporal (%GC) evaluado por el Índice de Adiposidad Corporal (BAI) con el %GC evaluado por absorciometría de rayos X de doble emisión (DXA) en mujeres ancianas. Materiales y Métodos: Estudio transversal con ancianas sometidas a densitometría ósea en una clínica de imagen del noroeste de Rio Grande do Sul. Los datos sociodemográficos se evaluaron mediante un cuestionario estructurado por los investigadores. El %BC se evaluó mediante DXA e IAC. Para el cálculo del IAC se midió la talla con un estadiómetro de escala antropométrica. La circunferencia de la cadera (CC) se midió con una cinta métrica en la parte más sobresaliente de la cadera. El IAC se calculó mediante la ecuación IAC = [Cadera / (altura x √altura) – 18]. Resultados: Participaron del estudio 205 ancianas, con una edad media de 67,3 ± 5,8 años. Hubo mayor prevalencia de mujeres con pareja (61,5%), jubiladas (90,2%) y con entre 4 y 8 años de escolaridad (47,3%). En cuanto a la adiposidad, el %GC medio demostrado por el IAC fue del 34% y evaluado por DXA fue del 40,59%. La correlación de Pearson fue significativa y alta (r=0,714; p<0,001) y el Coeficiente de Correlación Intraclase fue de 0,649 (IC 95%, -0,106 y 0,852, p<0,001) considerándose fuerte. Conclusión: En la muestra de ancianas del sur de Brasil, el IAC tuvo una alta correlación con el % de GC medido por DXA, y puede ser utilizado como índice complementario para evaluar la adiposidad de esta población.
- Published
- 2021
22. Prefazione
- Author
-
G. Iannoccari, Antonietti, Alessandro, Antonietti A. (ORCID:0000-0002-7212-8076), G. Iannoccari, Antonietti, Alessandro, and Antonietti A. (ORCID:0000-0002-7212-8076)
- Abstract
Importanza di stimolare le funzioni cognitive nell'anziano
- Published
- 2021
23. Un approccio multidisciplinare integrato bio-psico-sociale nella programmazione dell'attività riabilitativa nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
- Author
-
Panella, Lorenzo, Piccioni, Davide, Borcescu, Lidia, Isella, Celeste, and Callegari, Camilla
- Abstract
Copyright of Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia is the property of Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Editorial Board and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
- Published
- 2015
24. Il sonno del cervello che invecchia
- Author
-
Scarpelli, S. and DE Gennaro, L.
- Subjects
anziano ,sonno ,disturbi del sonno ,invecchiamneto - Published
- 2021
25. Metacognitive Decision Making Scenarios (MDMS): proposta di uno strumento per valutare la consapevolezza nei processi decisionali nell’anziano
- Author
-
Colautti, Laura, Iannello, Paola, and Antonietti, Alessandro
- Subjects
decisione ,anziano ,Settore M-PSI/01 - PSICOLOGIA GENERALE - Published
- 2021
26. Nel diritto della terza età. Le rughe tra giudizio e pregiudizio
- Author
-
Tamponi, Michele
- Subjects
tutela ,anziano ,rughe ,pandemia ,terza età, vecchiaia, dignità, tutela, capacità, relazioni familiari, rughe, anziano, pandemia ,vecchiaia ,terza età ,capacità ,relazioni familiari ,dignità - Published
- 2021
27. Progetti incentrati sugli interventi assistiti con gli animali
- Author
-
Cesaro, Alessandra
- Subjects
anziano ,interventi assistiti con gli animali - Published
- 2021
28. Aging e biofilia
- Author
-
Pareti, Germana
- Subjects
anziano ,anziano, benessere, architettura biofilica ,benessere ,architettura biofilica - Published
- 2021
29. L’acromegalia nell’anziano
- Author
-
Sabrina Chiloiro, Antonio Bianchi, Antonella Giampietro, Maria Chiara Zatelli, Maria Rosaria Ambrosio, and Irene Gagliardi
- Subjects
business.industry ,030209 endocrinology & metabolism ,acromegalia ,Comorbidità ,anziano ,Diagnosi ,Trattamento ,NO ,03 medical and health sciences ,0302 clinical medicine ,Medicine ,LS4_3 ,business ,Humanities ,030217 neurology & neurosurgery - Abstract
SommarioUn aumento del numero di pazienti acromegalici anziani è atteso nei prossimi anni grazie ai miglioramenti apportati in campo diagnostico e terapeutico. La diagnosi di acromegalia nell’anziano può risultare insidiosa a causa di quadri clinici sfumati che possono sovrapporsi alle manifestazioni tipiche dell’invecchiamento. Non esistono criteri diagnostici specifici per l’anziano. La chirurgia si è dimostrata efficace e relativamente sicura anche nel paziente anziano che, tuttavia, presenta una buona risposta agli analoghi della somatostatina.
- Published
- 2021
30. Prefazione
- Author
-
Antonietti, Alessandro
- Subjects
anziano ,Settore M-PSI/01 - PSICOLOGIA GENERALE - Published
- 2021
31. La psicoterapia di gruppo con soggetti anziani depressi affetti da deterioramento cognitivo lieve: uno studio pilota.
- Author
-
De Isabella, Giorgio, Belloni, Giulia, Galbiati, Laura, Cristina, Elena, Raisi, Simonetta, Lacelli, Valentina, and Luzzatti, Claudio
- Abstract
This research project aims to investigate the effectiveness of a psychotherapeutic group intervention, Cognitive Therapy with Decentring Strategies (CTDS), designed by Bizzini et al. (1999), for the treatment of depressive symptoms in elderly people with mild cognitive impairment. The study involved 32 participants aged 60 years and over, suffering from anxiety-depressive syndrome. Twentyfive of them received a diagnosis of Mild Cognitive Impairment (MCI) at their first neuropsychological assessment, while 7 were cognitively intact. Participation in group psychotherapy was offered to all experimental participants. Nineteen depressed, MCI and non-MCI individuals, accepted treatment, 13 MCI depressed subjects did not assent to participation. All 32 research participants were administered further psychological and neuropsychological evaluation after 4 months. Comparing the psychodiagnostic scores before and after treatment, participants in group therapy obtained significant improvement in mood and a better level of psychological well-being, regardless of cognitive ability. This improvement did not occur in the group (13 subjects) without treatment. A cognitive functioning evaluation was also conducted with all subjects that were diagnosed with MCI. For all subjects, the level of cognitive functioning didn't change over time. This pilot study suggests a benefit of CTDS also for depressed elderly people with MCI. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2015
32. Ipertensione arteriosa nell'anziano.
- Author
-
Pascale, Claudio and Artom, Alberto
- Abstract
Con l'età si determinano alterazioni fisiopatologiche da cui derivano progressive e importanti variazioni dei valori pressori, con aumento della pressione arteriosa sistolica e riduzione della diastolica (PAD). La prevalenza dell'ipertensione nell'anziano è dunque molto elevata; si tratta nella grande maggioranza dei casi di ipertensione sistolica isolata, importante fattore di rischio cardiovascolare (c-v). I valori di PAD, entro certi limiti, avrebbero invece correlazione inversa con il rischio c-v. La terapia dell'ipertensione nell'anziano, anche della sola ipertensione sistolica isolata, riduce significativamente il rischio di eventi c-v; la scelta dei farmaci va correlata al quadro clinico globale. Le più recenti linee guida per l'ipertensione danno indicazioni per obiettivi pressori meno intensivi cui fare riferimento, valutando anche lo stato clinico generale del paziente e la sua eventuale fragilità. Anche l'anziano >80 anni con ipertensione sistolica può trarre beneficio dall'abbassamento pressorio, purché in buone condizioni fisiche e mentali. L'ipertensione è correlata ad aumento di deficit cognitivi; il trattamento antiipertensivo avrebbe effetto protettivo, anche se i dati non sono univoci. Va ricercata nell'anziano iperteso un'eventuale ipotensione ortostatica, relativamente frequente; il trattamento antiipertensivo nell'anziano deve tenere bene conto del rischio che si presenti questa eventualità. Va infine sempre ricordato che tra gli anziani sono presenti situazioni cliniche molto diverse tra loro, rendendo indispensabile un trattamento individualizzato. Soggetti anziani in buono stato di salute vanno trattati adeguatamente per ridurre il loro rischio c-v, ma in anziani molto fragili le disabilità e le copatologie sono probabilmente più importanti, dal punto di vista prognostico, dell'ipertensione. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2015
33. Cardiac rehabilitation is safe and effective also in the elderly, but don't forget about drugs!
- Author
-
Del Sindaco, Donatella, Denitza Tinti, Maria, Pulignano, Giovanni, Tolone, Stefano, Minardi, Giovanni, Uguccioni, Massimo, and Lax, Antonio
- Subjects
CARDIAC rehabilitation ,HEART failure treatment ,DRUG therapy ,MEDICAL care of cardiac patients ,QUALITY of life ,SAFETY ,PHYSIOLOGY - Abstract
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- 2015
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34. Prendersi cura di un anziano fragile: Guida pratica per il caregiver.
- Author
-
Avancini, Giulia, avancini (ORCID:0000-0003-0712-1107), Avancini, Giulia, and avancini (ORCID:0000-0003-0712-1107)
- Abstract
Questo volume ha l’obiettivo di aiutare il familiare a prendersi cura di una persona anziana non autosufficiente e di se stesso. Come una cassetta degli attrezzi il libro desidera facilitare il caregiver nella gestione della vita quotidiana con la persona anziana in difficoltà e con gli altri soggetti che le sono accanto.
- Published
- 2020
35. Alimentação saudável e educação nutricional na terceira idade
- Author
-
Schuler, Amanda Caroline and Vieira, Mariluce Poerschke
- Subjects
Aging ,Food and Nutrition Education ,Envelhecimento ,Idoso ,Anciano ,Educação alimentar e nutricional ,Envejecimiento ,Anziano ,Educazione alimentare e nutrizionale ,Invecchiamento ,Aged ,Educación alimentaria y nutricional - Abstract
Com o aumento significativo da expectativa de vida, a pirâmide etária vem sofrendo uma inversão nas últimas décadas e, o avançar do envelhecimento traz consigo a necessidade de implantação de ações e políticas voltadas a prevenção e promoção de qualidade de vida à terceira idade. Neste contexto a educação nutricional surge como uma ferramenta para orientação alimentar adequada e podem ser facilmente inseridas nas Universidades da Terceira Idade que proporcionam conhecimentos adicionais e ações em saúde, cultura, lazer e esportes. Esta pesquisa teve como objetivo identificar os conhecimentos sobre alimentação saudável em idosos com o intuito de elaborar programas efetivos de conscientização sobre este tema, contribuindo na prevenção e tratamento de doenças e promovendo saúde. Trata-se de um estudo desenvolvido em uma instituição de ensino superior no município de Videira-SC com os alunos inscritos na UNITI. Participaram 43 indivíduos, sendo 90,2% mulheres e 9,8% homens com idade média de 60,24 anos. Aplicou-se um questionário socioeconômico e um questionário sobre nutrição em dois momentos, antes e após palestra de educação nutricional. Como resultado, observou-se adequação expressiva em resposta ´`às questões sobre a principal fonte de cálcio e o conhecimento sobre alimentos funcionais, demonstrando que atividades de intervenção podem surtir muito efeito positivo sobre o conhecimento nutricional nesse público, corroborando com estudos semelhantes. Assim, sugere-se a realização de novos estudos que abordem diferentes tipos de intervenção para análise e criação de estratégias mais efetivas de promoção de saúde e prevenção de agravos em todas as áreas que tangem o envelhecimento. With the significant increase in life expectancy, the age pyramid has been reversing in last decades and, the advance of aging brings with it the need to implement actions and policies aimed at the prevention and promotion of quality of life for the third age. In this context, nutritional education emerges as a tool for proper dietary orientation and can easily be inserted in the Universities of the Third Age that provide additional knowledge and actions in health, culture, leisure and sports. This research aimed to identify the knowledge on healthy eating in the elderly in order to develop effective awareness programs on this topic, contributing to disease prevention and treatment and promoting health. This is a study developed in a higher education institution in the town of Videira -SC with students enrolled at UNITI (University of the Third Age). A total of 43 individuals participated, being 90.2% women and 9.8% men with an average age of 60.24 years old. A socioeconomic questionnaire and a nutrition questionnaire were applied at two times, before and after a nutrition education lecture. As a result, significant adequacy was observed in response to questions about the major source of calcium and knowledge about functional foods, demonstrating that intervention activities can have a very positive effect on nutritional knowledge in this audience, corroborating similar studies. Thus, it is suggested that further studies address different types of intervention to analyze and create more effective strategies for health promotion and disease prevention in all areas that affect aging. Con el aumento significativo de la esperanza de vida, la pirámide de edad ha sufrido una inversión en las últimas décadas y el avance del envejecimiento trae consigo la necesidad de implementar acciones y políticas encaminadas a prevenir y promover la calidad de vida de las personas mayores. En este contexto, la educación nutricional surge como una herramienta para una adecuada orientación alimentaria y de fácil inserción en las Universidades de la Tercera Edad que aportan conocimientos y acciones adicionales en salud, cultura, ocio y deporte. Esta investigación tuvo como objetivo identificar conocimientos sobre alimentación saludable en adultos mayores para desarrollar programas efectivos de concientización sobre este tema, contribuyendo a la prevención y tratamiento de enfermedades y promoción de la salud. Este es un estudio desarrollado en una institución de educación superior en la ciudad de Videira-SC con estudiantes matriculados en UNITI. Participaron 43 individuos, siendo 90,2% mujeres y 9,8% hombres con una edad media de 60,24 años. Se aplicó un cuestionario socioeconómico y un cuestionario de nutrición en dos momentos, antes y después de una charla de educación nutricional. Como resultado, hubo una adecuación significativa en la respuesta a las preguntas sobre la principal fuente de calcio y el conocimiento sobre los alimentos funcionales, demostrando que las actividades de intervención pueden tener un efecto muy positivo en el conocimiento nutricional de este público, corroborando estudios similares. Por lo tanto, se sugiere realizar más estudios que aborden diferentes tipos de intervención para el análisis y creación de estrategias más efectivas para la promoción de la salud y la prevención de enfermedades en todas las áreas relacionadas con el envejecimiento. Com o aumento significativo da expectativa de vida, a pirâmide etária vem sofrendo uma inversão nas últimas décadas e, o avançar do envelhecimento traz consigo a necessidade de implantação de ações e políticas voltadas a prevenção e promoção de qualidade de vida à terceira idade. Neste contexto a educação nutricional surge como uma ferramenta para orientação alimentar adequada e podem ser facilmente inseridas nas Universidades da Terceira Idade que proporcionam conhecimentos adicionais e ações em saúde, cultura, lazer e esportes. Esta pesquisa teve como objetivo identificar os conhecimentos sobre alimentação saudável em idosos com o intuito de elaborar programas efetivos de conscientização sobre este tema, contribuindo na prevenção e tratamento de doenças e promovendo saúde. Trata-se de um estudo desenvolvido em uma instituição de ensino superior no município de Videira-SC com os alunos inscritos na UNITI. Participaram 43 indivíduos, sendo 90,2% mulheres e 9,8% homens com idade média de 60,24 anos. Aplicou-se um questionário socioeconômico e um questionário sobre nutrição em dois momentos, antes e após palestra de educação nutricional. Como resultado, observou-se adequação expressiva em resposta ´`às questões sobre a principal fonte de cálcio e o conhecimento sobre alimentos funcionais, demonstrando que atividades de intervenção podem surtir muito efeito positivo sobre o conhecimento nutricional nesse público, corroborando com estudos semelhantes. Assim, sugere-se a realização de novos estudos que abordem diferentes tipos de intervenção para análise e criação de estratégias mais efetivas de promoção de saúde e prevenção de agravos em todas as áreas que tangem o envelhecimento. Con il notevole aumento dell'aspettativa di vita, la piramide dell'età ha subito un'inversione negli ultimi decenni e l'avanzare dell'invecchiamento comporta la necessità di attuare azioni e politiche volte a prevenire e promuovere la qualità della vita degli anziani. In questo contesto, l'educazione alimentare emerge come strumento per un adeguato orientamento alimentare e può essere facilmente inserita nelle Università della Terza Età che forniscono ulteriori conoscenze e azioni in materia di salute, cultura, tempo libero e sport. Questa ricerca mirava a identificare le conoscenze sulla sana alimentazione negli anziani al fine di sviluppare programmi di sensibilizzazione efficaci su questo tema, contribuendo alla prevenzione e cura delle malattie e promuovendo la salute. Questo è uno studio sviluppato in un istituto di istruzione superiore nella città di Videira-SC con studenti iscritti ad UNITI. Hanno partecipato 43 persone, di cui il 90,2% donne e il 9,8% uomini con un'età media di 60,24 anni. Un questionario socioeconomico e un questionario nutrizionale sono stati applicati in due momenti, prima e dopo una lezione di educazione alimentare. Di conseguenza, c'è stata una significativa adeguatezza nella risposta alle domande sulla principale fonte di calcio e sulla conoscenza degli alimenti funzionali, a dimostrazione che le attività di intervento possono avere un effetto molto positivo sulle conoscenze nutrizionali in questo pubblico, corroborando studi simili. Pertanto, si suggerisce di effettuare ulteriori studi che affrontino diverse tipologie di intervento per l'analisi e la creazione di strategie più efficaci per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie in tutte le aree legate all'invecchiamento.
- Published
- 2020
36. Fisiopatologia dell’ipovitaminosi D nell’anziano
- Author
-
Boschetti, Mara, Camozzi, Valentina, Di Somma, Carolina, and Procopio, Massimo
- Published
- 2017
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37. Consumo de frutos y extractos concentrados de baya de goji (Lycium barbarum): Efectos sobre el perfil antropométrico en mujeres ancianas
- Author
-
Erkel, Amy Jeanette, Cavagnari, Mariana Abe Vicente, Vieira, Daniele Gonçalves, Bennemann, Gabriela Datsch, and Cebulski, Gabriela
- Subjects
idoso ,Idoso ,composição corporal ,Anciano ,Antioxidantes ,Composizione corporea ,lcsh:TX341-641 ,Body composition ,Antioxidants ,Elderly ,Antiossidanti ,antioxidantes ,Anziano ,Composição corporal ,Composición corporal ,lcsh:Nutrition. Foods and food supply - Abstract
Introdução e objetivos: O goji berry (Lycium Barbarum) é uma fruta conhecida como fonte elevada dos antioxidantes carotenóides, cujo consumo está relacionado à benefícios à saúde. O objetivo dessa pesquisa foi determinar quais as mudanças no organismo após o consumo de frutas desidratadas e cápsulas com o extrato de goji berry e quais os seus benefícios. Metodologia: Foram aferidas variáveis antropométricas para cálculo do IMC e percentual de gordura corporal, e também aplicado um questionário sobre a percepção dos efeitos da suplementação dos frutos ou das cápsulas em 18 idosas. Resultados: Os resultados indicaram que a suplementação do extrato de goji berry diminuiu a circunferência da cintura (p=0,036) e que a fruta na sua forma desidratada diminuiu o percentual de gordura corporal (p=0,023). Ambas as formas de suplementação de acordo com as idosas melhoraram o funcionamento do intestino. Conclusão: Foram observadas poucas alterações nas medidas antropométricas avaliadas. Assim o consumo das cápsulas ou das frutas de forma isolada, sem alteração nos hábitos alimentares e prática de exercícios físicos não é suficiente para causar alterações corporais, sendo necessária a orientação dos pacientes que esperam com o consumo do fruto obter resultados milagrosos. Objectives: Goji berry (Lycium Barbarum) is a fruit known as rich in antioxidant carotenoids, whose consumption is related to health benefits. The objective of this study was to determine what changes in anthropometric measures after supplementation with dried fruit and capsules of goji berry extract and their benefits. Methods: Anthropometric variables to calculate BMI and body fat percentage were measured, and also answered a questionnaire about their perception of the effects of supplementation of fruits or capsules, and also a questionnaire about their perception of the effects of supplementation of fruits or capsules was applied in 18 elderly. Results: The results indicate that supplementation of goji berry extract reduces waist circumference (p=0,036) and the fruit in its dried form decreases the percentage of fat (p=0,023). Both forms of supplements according to the elderly improved bowel function. Conclusion: Few changes were observed in the assessed anthropometric measures. Thus the consumption of the capsules or isolated fruits, with no change in eating habits and physical exercise is not enough to cause bodily changes, the orientation of patients who expect to get miraculous results with the consumption of the fruit is required. Introducción y objetivos: La baya de goji (Lycium Barbarum) es una fruta conocida como una fuente alta de antioxidantes carotenoides, cuyo consumo se relaciona con beneficios para la salud. El objetivo de esta investigación fue determinar qué cambia en el organismo luego del consumo de frutas deshidratadas y cápsulas con extracto de bayas de goji y cuáles son sus beneficios. Metodología: Se midieron variables antropométricas para calcular el IMC y porcentaje de grasa corporal, además se aplicó un cuestionario sobre la percepción de los efectos de la suplementación de frutas o cápsulas en 18 mujeres adultas mayores. Resultados: Los resultados indicaron que la suplementación con extracto de bayas de goji disminuyó la circunferencia de la cintura (p=0,036) y que la fruta en su forma deshidratada disminuyó el porcentaje de grasa corporal (p=0,023). Ambas formas de suplementación según los ancianos mejoraron la función intestinal. Conclusión: Se observaron pocos cambios en las medidas antropométricas evaluadas. Así, el consumo de cápsulas o frutas de forma aislada, sin cambiar los hábitos alimentarios y el ejercicio físico no es suficiente para provocar cambios corporales, y es necesario orientar a los pacientes que esperan resultados milagrosos con el consumo de la fruta. Introdução e objetivos: O goji berry (Lycium Barbarum) é uma fruta conhecida como fonte elevada dos antioxidantes carotenóides, cujo consumo está relacionado à benefícios à saúde. O objetivo dessa pesquisa foi determinar quais as mudanças no organismo após o consumo de frutas desidratadas e cápsulas com o extrato de goji berry e quais os seus benefícios. Metodologia: Foram aferidas variáveis antropométricas para cálculo do IMC e percentual de gordura corporal, e também aplicado um questionário sobre a percepção dos efeitos da suplementação dos frutos ou das cápsulas em 18 idosas. Resultados: Os resultados indicaram que a suplementação do extrato de goji berry diminuiu a circunferência da cintura (p=0,036) e que a fruta na sua forma desidratada diminuiu o percentual de gordura corporal (p=0,023). Ambas as formas de suplementação de acordo com as idosas melhoraram o funcionamento do intestino. Conclusão: Foram observadas poucas alterações nas medidas antropométricas avaliadas. Assim o consumo das cápsulas ou das frutas de forma isolada, sem alteração nos hábitos alimentares e prática de exercícios físicos não é suficiente para causar alterações corporais, sendo necessária a orientação dos pacientes que esperam com o consumo do fruto obter resultados milagrosos. Introduzione e obiettivi: La bacca di goji (Lycium Barbarum) è un frutto noto per essere un'alta fonte di antiossidanti carotenoidi, il cui consumo è correlato ai benefici per la salute. L'obiettivo di questa ricerca era di determinare quali cambiamenti nel corpo dopo il consumo di frutta disidratata e capsule con estratto di bacche di goji e quali sono i loro benefici. Metodologia: sono state misurate variabili antropometriche per calcolare l'IMC e la percentuale di grasso corporeo ed è stato inoltre applicato un questionario sulla percezione degli effetti dell'integrazione di frutta o capsule in 18 donne anziane. Risultati: I risultati hanno indicato che l'integrazione di estratto di bacche di goji ha ridotto la circonferenza della vita (p=0,036) e che il frutto nella sua forma disidratata ha ridotto la percentuale di grasso corporeo (p=0,023). Entrambe le forme di integrazione in base agli anziani hanno migliorato la funzione intestinale. Conclusione: sono stati osservati pochi cambiamenti nelle misurazioni antropometriche valutate. Pertanto, il consumo di capsule o frutti in isolamento, senza modificare le abitudini alimentari e l'esercizio fisico non è sufficiente a causare cambiamenti corporei, ed è necessario guidare i pazienti che si aspettano risultati miracolosi con il consumo del frutto.
- Published
- 2017
38. Oncologia endocrina dell’anziano, non solo prostata e mammella: i tumori neuroendocrini in età geriatrica
- Author
-
Vitale, Giovanni and Faggiano, Antongiulio
- Published
- 2016
- Full Text
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39. Iperfunzione tiroidea nell’anziano
- Author
-
Pasqualetti, Giuseppe, Ilacqua, Alessandro, Niccolai, Filippo, Belfiore, Antonino, and Monzani, Fabio
- Published
- 2016
- Full Text
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40. Características sociales y antropométricas de ancianos usuarios de terapia nutricional enteral en una ciudad de la región metropolitana de Porto Alegre-RS
- Author
-
Brasil, Karli da Silva and Córdova, Mariana Ermel
- Subjects
Evaluación nutricional ,Public health ,Anthropometry ,Salute pubblica ,Idoso ,Avaliação nutricional ,Anciano ,Valutazione nutrizionale ,Nutritional assessment ,Stato nutrizionale ,Elderly ,Nutritional status ,Salud pública ,Nutrição enteral ,Estado nutricional ,Saúde pública ,Estados nutricionales ,Anziano ,Nutrición intermedia ,In-between nutrition ,Nutrizione intermedia ,Antropometria - Abstract
Objective: To characterize, in a social and anthropometric way, the population of elderly enteral diet users attended at a Nutrition outpatient clinic in the city of Canoas. Methods: Cross - sectional, descriptive analytical study with quantitative approach, conducted in the Nutrition sector/Canoas, from March to April, 2018. The anthropometric measures were weight, height, arm circumference and calf circumference and tricipital skin fold (TDC); after it was possible to calculate other measures to evaluate the nutritional diagnosis, such as adequacy of arm muscle circumference (AMA) and TDC to evaluate the nutritional diagnosis. The instrument of the mini nutritional assessment (MNA). The tests used were Pearson's chi-square and t-student tests. The significance level adopted was 5% (p
- Published
- 2019
41. La circunferencia del cuello como indicador de sobrepeso en mujeres adultas mayores
- Author
-
Sant'Ana Reis, Greice Milena, Andrade, Bruna Fonseca, Santos, Kettly Laudano, Santos, Angelica de Oliveira, de Andrade Moura, Sáida Luany, and Almeida Menezes, Alessandra Fortes
- Subjects
Elderly ,Anthropometry ,Obesidade ,Obesità ,Idoso ,Anciano ,Obesidad ,Anziano ,Obesity ,Antropometria - Abstract
Introduction: A Brazilian population study found that in Brazil there are 29.3 million elderly people, corresponding to 14.3% of the population with a consequent increase in life expectancy, from 45.5 years in 1940 to 75.4 years in 2015 .The physiological changes present in the elderly are one of the precursors of a higher incidence of chronic non-transmissible diseases in this population, emphasizing overweight, systemic arterial hypertension and diabetes. Anthropometry is one of the methods that reflect nutritional status providing information for mapping the health of individuals or groups, and neck circumference has been an indicator used for the detection of overweight individuals and cardiovascular diseases. Objective: To correlate the circumference of the neck with the body mass index in the expression of excess weight in the elderly. Methods: A cross-sectional study involving 64 elderly people attended at a Community Center. We collected socioeconomic data, smoking, alcohol consumption, presence of DM, SAH, anthropometric data (weight, knee height, neck circumference). Data were analyzed by Statistical Package for Social Science (SPSS), version 20.0, using mean, standard deviation and Kolmogorov-Smirnov test. Results: Most of the elderly women declared themselves black (74.2%), low incidence of alcoholism and smoking, 24.2% and 4.5%, respectively. Regarding the incidence of chronic noncommunicable diseases, 42.4% had a diagnosis of systemic arterial hypertension. In the correlation of neck circumference and body mass index, a positive association was observed between these indicators. The circumference of the neck was elevated in 72.4% of the overweight women. Conclusion: The results demonstrate that neck circumference can be used to detect overweight and obesity in the elderly population. It is expected that further studies will be performed with a larger sample, also investigating the association of increased neck circumference with cardiovascular diseases, since the population studied is affected by systemic arterial hypertension. Introducción: Un estudio poblacional brasileño constató que, en Brasil, hay 29,3 millones de ancianos, lo que corresponde al 14,3% de la población, con el consiguiente aumento de la esperanza de vida, de 45,5 años en 1940 a 75,4 años en 2015. Los cambios fisiológicos presentes en los ancianos son uno de los precursores de una mayor incidencia de enfermedades crónicas no transmisibles en esta población, con énfasis en el sobrepeso, la hipertensión arterial sistémica y la diabetes. La antropometría es uno de los métodos que reflejan el estado nutricional, brindando información para mapear la salud de individuos o comunidades, y la circunferencia del cuello ha sido un indicador utilizado para detectar individuos con sobrepeso y enfermedades cardiovasculares. Objetivo: Correlacionar la circunferencia del cuello con el índice de masa corporal en la ocurrencia de sobrepeso en ancianos. Métodos: Estudio transversal con 64 ancianas atendidas en un Centro Comunitario donde se recolectaron datos socioeconómicos, tabaquismo, consumo de alcohol, presencia de comorbilidades y datos antropométricos. Resultados: La mayoría de las ancianas se declaró negra (74,2%), con baja incidencia de alcoholismo y tabaquismo, 24,2 y 4,5%, respectivamente. En cuanto a la incidencia de enfermedades crónicas no transmisibles, el 42,4% tenía diagnóstico de hipertensión arterial sistémica. En la correlación de la circunferencia del cuello y el índice de masa corporal, se observó una asociación positiva entre estos indicadores. La circunferencia del cuello fue elevada en 72,4% de las ancianas con sobrepeso. Conclusión: Los resultados demuestran que la circunferencia del cuello puede ser utilizada para detectar sobrepeso y obesidad en la población anciana. Se espera que se realicen más estudios con una muestra mayor, investigando también la asociación del aumento de la circunferencia del cuello con las enfermedades cardiovasculares, ya que la población estudiada está afectada por hipertensión arterial sistémica. Introduzione: Uno studio sulla popolazione brasiliana ha rilevato che, in Brasile, ci sono 29,3 milioni di anziani, che corrispondono al 14,3% della popolazione, con un conseguente aumento della speranza di vita, da 45,5 anni nel 1940 a 75,4 anni nel 2015. I cambiamenti fisiologici presenti negli anziani sono uno dei precursori di una maggiore incidenza di malattie croniche non trasmissibili in questa popolazione, con enfasi su sovrappeso, ipertensione arteriosa sistemica e diabete. L'antropometria è uno dei metodi che riflettono lo stato nutrizionale, fornendo informazioni per la mappatura della salute di individui o comunità, e la circonferenza del collo è stata un indicatore utilizzato per rilevare individui in sovrappeso e malattie cardiovascolari. Obiettivo: correlare la circonferenza del collo con l'indice di massa corporea nell'insorgenza di sovrappeso negli anziani. Metodi: Uno studio trasversale che ha coinvolto 64 donne anziane frequentate presso un Centro Comunitario dove sono stati raccolti dati socioeconomici, fumo, consumo di alcol, presenza di comorbidità e dati antropometrici. Risultati: la maggior parte delle donne anziane si è dichiarata nera (74,2%), con una bassa incidenza di alcolismo e fumo, rispettivamente 24,2 e 4,5%. Per quanto riguarda l'incidenza delle malattie croniche non trasmissibili, il 42,4% ha avuto una diagnosi di ipertensione arteriosa sistemica. Nella correlazione tra la circonferenza del collo e l'indice di massa corporea, è stata osservata un'associazione positiva tra questi indicatori. La circonferenza del collo era alta nel 72,4% delle donne anziane in sovrappeso. Conclusione: i risultati dimostrano che la circonferenza del collo può essere utilizzata per rilevare il sovrappeso e l'obesità nella popolazione anziana. Si prevede che verranno effettuati ulteriori studi su un campione più ampio, indagando anche l'associazione dell'aumento della circonferenza del collo con le malattie cardiovascolari, poiché la popolazione studiata è affetta da ipertensione arteriosa sistemica. Introdução: Estudo populacional brasileiro constatou que, no Brasil, existem 29,3 milhões de idosos, o que corresponde a 14,3% da população com consequente aumento da expectativa de vida, passando de 45,5 anos em 1940 para 75,4 anos em 2015. As transformações fisiológicas presentes nos idosos é um dos precursores de incidência maior das doençõas crônicas não transmissíveis nessa populaçao, com ênfase ao excesso de peso, hipertensão arterial sistêmica e diabetes. A antropometria é um dos métodos que refletem o estado nutricional fornecendo informações para mapeamento da saúde de indivíduos ou coletividades, sendo que a circunferência do pescoço vem sendo um indicador utilizado para detecção de indivíduos com excesso de peso e doenças cardiovasculares. Objetivo: Correlacionar a circunferência do pescoço com o índice de massa corporal na ocorrência de excesso de peso em idosos. Métodos: Estudo transversal, envolvendo 64 idosas atendidas em um Centro Comunitário onde foram coletados dados socioeconômicos, tabagismo, etilismo, presença de comorbidades e dados antropométricos. Resultados: Maior parte das idosas se autodeclaravam negras (74,2%), baixa incidência de etilismo e tabagismo, 24,2 e 4,5%, respectivamente. No que diz respeito a incidência de doenças crônicas não transmissíveis, 42,4% apresentavam diagnóstico de hipertensão arterial sistêmica. Na correlação da circunferência do pescoço e índice de massa corporal, observou-se associação positiva entre esses indicadores. A circunferência do pescoço encontrava-se elevada em 72,4 % das idosas com excesso de peso. Conclusão: Os resultados demonstram que a circunferência do pescoço pode ser utilizada para detecção de sobrepeso e obesidade na população idosa. Espera-se que novos estudos sejam realizados com amostra maior, investigando também associando da circunferência do pescoço aumentada com doenças cardiovasculares, já que a população estudada é acometida por hipertensão arterial sistêmica. Introdução: Estudo populacional brasileiro constatou que, no Brasil, existem 29,3 milhões de idosos, o que corresponde a 14,3% da população com consequente aumento da expectativa de vida, passando de 45,5 anos em 1940 para 75,4 anos em 2015. As transformações fisiológicas presentes nos idosos é um dos precursores de incidência maior das doençõas crônicas não transmissíveis nessa populaçao, com ênfase ao excesso de peso, hipertensão arterial sistêmica e diabetes. A antropometria é um dos métodos que refletem o estado nutricional fornecendo informações para mapeamento da saúde de indivíduos ou coletividades, sendo que a circunferência do pescoço vem sendo um indicador utilizado para detecção de indivíduos com excesso de peso e doenças cardiovasculares. Objetivo: Correlacionar a circunferência do pescoço com o índice de massa corporal na ocorrência de excesso de peso em idosos. Métodos: Estudo transversal, envolvendo 64 idosas atendidas em um Centro Comunitário onde foram coletados dados socioeconômicos, tabagismo, etilismo, presença de comorbidades e dados antropométricos. Resultados: Maior parte das idosas se autodeclaravam negras (74,2%), baixa incidência de etilismo e tabagismo, 24,2 e 4,5%, respectivamente. No que diz respeito a incidência de doenças crônicas não transmissíveis, 42,4% apresentavam diagnóstico de hipertensão arterial sistêmica. Na correlação da circunferência do pescoço e índice de massa corporal, observou-se associação positiva entre esses indicadores. A circunferência do pescoço encontrava-se elevada em 72,4 % das idosas com excesso de peso. Conclusão: Os resultados demonstram que a circunferência do pescoço pode ser utilizada para detecção de sobrepeso e obesidade na população idosa. Espera-se que novos estudos sejam realizados com amostra maior, investigando também associando da circunferência do pescoço aumentada com doenças cardiovasculares, já que a população estudada é acometida por hipertensão arterial sistêmica.
- Published
- 2019
42. Prevalencia de complicaciones asociadas a la diabetes mellitus tipo 2 en pacientes hospitalizados
- Author
-
Sampaio, Natália Pinheiro, Lima, Tamires Rodrigheiro, Pretto, Alessandra Doumid Borges, Massaut, Khadija Bezerra, Grützmann, Lislei Scherwinske, Bampi, Suely Ribeiro, Silva, Eloisa Porciúncula da, and Moreira, Ângela Nunes
- Subjects
Idoso ,Anciano ,Eating habits ,Hiperglicemia ,BMI ,Stato nutrizionale ,Elderly ,IMC ,Nutritional status ,Hábitos alimenticios ,Estado nutricional ,Hyperglicemia ,Estados nutricionales ,Iperglicemia ,Abitudini alimentari ,Anziano ,Hiperglucemia ,Hábitos alimentares - Abstract
Introduction: Type 2 Diabetes Mellitus is a chronic disease of evolutionary character that affects about 347 million people around the world and increases the risk of other diseases, which can be very debilitating to the individual and are very costly to the health system. Objectives: This study aimed to assess the prevalence of complications associated with diabetes, nutritional status and dietary habits of patients with type 2 DM and admitted to a hospital in the city of Pelotas, RS. Methods: A cross-sectional, descriptive study with a diagnosis of diabetes mellitus admitted in a hospital in the city of Pelotas. The date were collected in August and September 2016. A questionnaire was applied semiestructured with questions about food consumption and questions for evaluating the patient profile, the time of diagnosis, treatment and the reason for hospitalization, besides being collected measures of height, weight and waist circumference. Statistical analyzes were performed in STATA® with a significance level of 5% (p
- Published
- 2019
43. INTENSITY MODULATED IMAGE GUIDED RADIOTHERAPY FOR ELDERLY PATIENTS WITH ANAL CANCER
- Author
-
Motta, M, Ghirardelli, P., Villa, E., Ravasio, A., Squadroni, M., Iaculli, A., Gambirasio, A., Locatelli, F., Trombetta, L., Salmoiraghi, P., Pezzini, D., Bonanomi, C, Goletti, O., and Bombardieri, E. Vavassori V.
- Subjects
RADIOTERAPIA, CANCRO DEL RETTO, ANZIANO ,CANCRO DEL RETTO ,ANZIANO ,RADIOTERAPIA - Published
- 2019
44. Relación entre estado nutricional, frecuencia de alimentación y nivel de actividad física en ancianas institucionalizadas
- Author
-
Zanotti, Joana and Osório Wender, Maria Celeste
- Subjects
Anthropometry ,Idoso ,Anciano ,Composizione corporea ,L'assunzione di cibo ,Body composition ,Elderly ,Food intake ,La ingesta de alimentos ,Anziano ,Composição corporal ,Composición corporal ,Antropometria ,Ingestão de alimentos - Abstract
Introduction: The growth of the elderly in the population is remarkable, affecting the expansion of these individuals residing in long-term institutions for the elderly. The present study aimed to verify the relationship between nutritional status, food frequency and level of physical activity in institutionalized elderly. Material and methods: it was performed an epidemiological observatory Cohort study in Long Term Nursing Homes for the Elderly in the city of Caxias do Sul-RS. The sampling was selected through a nonprobabilistic convenience method. Therefore, the possible associations to the variables were drawn using the Chi-square test. Results and discussion: There was a significant correlation between the Calf Skinfold Measurement (CSM) and the Body Max Index (BMI) in relation to the BMI and Skeletal Muscle Mass (SMM) when faced with the level of physical activity, where 94,34% of the overweight elderly had an SMM > 6,37 kg/m² and 31,62% of the overweight women were classified as irregularly active B. The most frequently consumed foods by the elderly were rice and beans. Conclusion: It is concluded that the most of elderly presented good muscular reserve and eutrophic or overweight, low consumption of protein foods and low level of physical activity. This demonstrates the importance of the nutrition professional in the Institutions. Introducción: Es notable el crecimiento del número de ancianos en la población, reflejándose en la expansión de estos individuos que residen en instituciones de larga estancia para ancianos. El presente estudio tuvo como objetivo verificar la relación entre el estado nutricional, la frecuencia de alimentación y el nivel de actividad física en ancianas institucionalizadas. Material y métodos: se realizó un estudio epidemiológico observacional transversal en las Instituciones de Larga Estancia para Ancianos de la ciudad de Caxias do Sul-RS. La selección de la muestra fue a través de un método no probabilístico por conveniencia. Las asociaciones se evaluaron mediante la prueba de chi-cuadrado. Resultados y discusión: hubo asociación significativa entre la circunferencia de la pantorrilla y el índice de masa corporal con la masa muscular esquelética, y entre el índice de masa corporal y el nivel de actividad física, donde el 94,34% de las ancianas con sobrepeso tenían masa muscular esquelética > 6,37 kg/m² y el 31,62 % con sobrepeso fueron clasificados como irregularmente activos B. Los alimentos más frecuentes en la dieta de las ancianas fueron la leche y los frijoles. Conclusión: Se concluye que la mayoría de las ancianas presentaron buena reserva muscular y eutrofia o sobrepeso, bajo consumo de alimentos proteicos y bajo nivel de actividad física. Esto demuestra la importancia del profesional de la nutrición en las Instituciones. Introduzione: La crescita del numero di anziani nella popolazione è notevole, riflettendo sull'espansione di questi individui che risiedono in istituti per anziani di lunga degenza. Il presente studio mirava a verificare la relazione tra stato nutrizionale, frequenza alimentare e livello di attività fisica nelle donne anziane istituzionalizzate. Materiali e metodi: uno studio epidemiologico osservazionale trasversale è stato condotto presso le Istituzioni per anziani di lunga permanenza nella città di Caxias do Sul-RS. La selezione del campione è avvenuta attraverso un metodo non probabilistico per comodità. Le associazioni sono state valutate utilizzando il test del chi quadrato. Risultati e discussione: c'era un'associazione significativa tra circonferenza del polpaccio e indice di massa corporea con la massa muscolare scheletrica, e tra indice di massa corporea e livello di attività fisica, dove il 94,34% delle donne anziane in sovrappeso aveva massa muscolare scheletrica > 6,37 kg/m² e 31,62 La % in sovrappeso è stata classificata come B irregolarmente attiva. Gli alimenti più frequenti nella dieta delle donne anziane erano latte e fagioli. Conclusione: si conclude che la maggior parte delle donne anziane aveva una buona riserva muscolare ed eutrofia o sovrappeso, un basso consumo di alimenti proteici e un basso livello di attività fisica. Ciò dimostra l'importanza del professionista della nutrizione nelle Istituzioni. Introdução: O crescimento do número de idosos na população é marcante, repercutindo na expansão destes indivíduos residentes em instituições de longa permanência para idosos. O presente estudo teve como objetivo verificar a relação entre estado nutricional, frequência alimentar e nível de atividade física em idosas institucionalizadas. Material e métodos: realizou-se um estudo epidemiológico observacional do tipo transversal em Instituições de Longa Permanência de Idosos na cidade de Caxias do Sul-RS. A seleção da amostra foi através de método não probabilístico por conveniência. As associações foram avaliadas através do teste Qui-quadrado. Resultados e discussão: houve associação significativa entre perímetro da panturrilha e índice de massa corporal com a massa muscular esquelética, e do índice de massa corporal com o nível de atividade física, onde 94,34% das idosas com excesso de peso possuíam massa muscular esquelética > 6,37 kg/m² e 31,62% com excesso de peso foram classificadas como irregularmente ativo B. Os alimentos mais frequentes na alimentação das idosas foram leite e feijão. Conclusão: Conclui-se que a maioria das idosas apresentou boa reserva muscular e eutrofia ou excesso de peso, baixo consumo de alimentos proteicos e baixo nível de atividade física. Isto demonstra a importância do profissional da nutrição nas Instituições. Introdução: O crescimento do número de idosos na população é marcante, repercutindo na expansão destes indivíduos residentes em instituições de longa permanência para idosos. O presente estudo teve como objetivo verificar a relação entre estado nutricional, frequência alimentar e nível de atividade física em idosas institucionalizadas. Material e métodos: realizou-se um estudo epidemiológico observacional do tipo transversal em Instituições de Longa Permanência de Idosos na cidade de Caxias do Sul-RS. A seleção da amostra foi através de método não probabilístico por conveniência. As associações foram avaliadas através do teste Qui-quadrado. Resultados e discussão: houve associação significativa entre perímetro da panturrilha e índice de massa corporal com a massa muscular esquelética, e do índice de massa corporal com o nível de atividade física, onde 94,34% das idosas com excesso de peso possuíam massa muscular esquelética > 6,37 kg/m² e 31,62% com excesso de peso foram classificadas como irregularmente ativo B. Os alimentos mais frequentes na alimentação das idosas foram leite e feijão. Conclusão: Conclui-se que a maioria das idosas apresentou boa reserva muscular e eutrofia ou excesso de peso, baixo consumo de alimentos proteicos e baixo nível de atividade física. Isto demonstra a importância do profissional da nutrição nas Instituições.
- Published
- 2018
45. Barriers to Cardiac Rehabilitation access of older heart failure patients and strategies for better implementation.
- Author
-
Pulignano, Giovanni, Denitza Tinti, Maria, Del Sindaco, Donatella, Tolone, Stefano, Minardi, Giovanni, Lax, Antonio, and Uguccioni, Massimo
- Subjects
CARDIAC rehabilitation ,HEART failure treatment ,MEDICAL care of cardiac patients ,BODY mass index ,BODY composition - Abstract
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- Published
- 2015
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46. Aspirina in prevenzione primaria nel paziente anziano.
- Author
-
Terrosu, Pierfranco
- Published
- 2015
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47. La sessualità nell’anziano
- Author
-
Aversa, Antonio, Galdiero, Mariano, Cucinella, Laura, and Nappi, Rossella E.
- Published
- 2016
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48. Avaliação do estado nutricional e composição corporal de idosos de Embú-Guaçu-SP
- Author
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Marcia Maria Hernandes de Abreu de Oliveira Salgueiro, Leslie Andrews Portes, Wanderson Felipe Santos Costa, Ramayana Lopes de Andrade, Larissa da Costa Oliveira, and Natália Cristina de Oliveira de Vargas e Silva
- Subjects
Evaluación nutricional ,idoso ,avaliação nutricional ,composição corporal ,Idoso ,Avaliação nutricional ,Anciano ,lcsh:TX341-641 ,Valutazione nutrizionale ,Composizione corporea ,Nutritional assessment ,Body composition ,estado nutricional ,Stato nutrizionale ,Elderly ,Nutritional status ,Estado nutricional ,Estados nutricionales ,Anziano ,Composição corporal ,lcsh:Nutrition. Foods and food supply ,Composición corporal - Abstract
Introdução e Objetivo: As alterações decorrentes do envelhecimento interferem no estado nutricional dos idosos, aumentando o risco de doenças crônicas. O objetivo deste estudo foi avaliar o estado nutricional de idosos de Embu-Guaçu-SP e caracterizar essa população segundo variáveis sociodemográficas, composição corporal e consumo alimentar. Materiais e Métodos: Trata-se de estudo transversal descritivo com amostra de 40 idosos de ambos os sexos submetidos à avaliação de risco nutricional (MAN reduzida), antropométrica (peso e estatura), de composição corporal (bioimpedância) e de consumo alimentar (registro alimentar de 3 dias). Resultados: A média de idade dos participantes foi de 68,8 ± 5,7. Nenhum idoso apresentou risco de desnutrição. 66% das mulheres e 62,5% dos homens foram classificados como tendo excesso de peso (IMC), mas todos apresentaram excesso de gordura corporal. Os idosos que ingeriam menos de 1g de proteína/kg de peso exibiram menor consumo energético (kcal), menor consumo de carboidratos (em relação ao peso), de proteínas (kcal, gramas, % e relativas ao peso) e de lipídios (kcal e em relação ao peso), mas maior IMC, % de gordura e proporção de carboidratos dietéticos. Discussão: Apesar do baixo consumo energético, o percentual de excesso de peso na amostra foi elevado. Idosos com baixa condição socioeconômica são mais propensos à má alimentação, com tendência ao aumento na prevalência de sobrepeso, obesidade e doenças crônicas. Conclusão: Os idosos avaliados apresentaram excesso de peso e baixo consumo energético, e aqueles com maior consumo proteico apresentaram menor IMC e percentual de gordura corporal, porém com maior consumo lipídico. Introduction and Objective: Changes due to aging interfere with nutritional status of the elderly, increasing the risk of chronic diseases. The objective of this study was to evaluate the nutritional status of elderly from Embu-Guaçu-SP and characterize this population according to socio-demographic variables, body composition and food consumption. Materials and Methods: This is a descriptive cross-sectional study with a sample of 40 elderly people of both sexes submitted to a nutritional risk assessment (reduced MNA), anthropometric (weight and height), body composition (bio impedance) and food consumption (3-day record). Results: The mean age of participants was 68.8 ± 5.7. None of the elderly presented risk of malnutrition. 66% of women and 62.5% of men were classified as being overweight (BMI), but all had excess body fat. The elderly who consumed less than 1g of protein/kg of body weight showed lower energy consumption (kcal), lower carbohydrate consumption (in relation to body weight), protein (kcal, grams, % and relative to body weight) and lipids (kcal and in relation to body weight), but higher BMI, % fat and proportion of dietary carbohydrate. Discussion: Despite a low energy consumption, the percentage of excessive weight in the sample was high. Older people with low socioeconomic status are more prone to a poor diet, with tendency to increase the prevalence of overweight, obesity and chronic diseases. Conclusion: The elderly evaluated were overweight and had a low energy consumption, and those with higher protein intake had lower BMI and % body fat, but higher lipid intake. Introducción y Objetivo: Los cambios derivados del envejecimiento interfieren en el estado nutricional de los ancianos, aumentando el riesgo de enfermedades crónicas. El objetivo de este estudio fue evaluar el estado nutricional de los ancianos de Embu-Guaçu-SP y caracterizar esa población según variables sociodemográficas, composición corporal y consumo de alimentos. Materiales y Métodos: Se trata de un estudio descriptivo transversal con una muestra de 40 adultos mayores de ambos sexos a los que se les realizó evaluación de riesgo nutricional (MAN reducido), antropométrico (peso y talla), composición corporal (bioimpedancia) y consumo de alimentos (registro comida para 3 días). Resultados: La edad media de los participantes fue de 68,8 ± 5,7 años. Ningún adulto mayor estuvo en riesgo de desnutrición. El 66% de las mujeres y el 62,5% de los hombres fueron clasificados con sobrepeso (IMC), pero todos tenían exceso de grasa corporal. Los adultos mayores que ingirieron menos de 1g de proteína/kg de peso tuvieron menor consumo de energía (kcal), menor consumo de carbohidratos (en relación al peso), proteínas (kcal, gramos, % y en relación al peso) y lípidos (kcal y en relación con el peso), pero mayor IMC, % de grasa y proporción de carbohidratos en la dieta. Discusión: A pesar del bajo consumo energético, el porcentaje de exceso de peso en la muestra fue alto. Los ancianos de nivel socioeconómico bajo son más propensos a la mala alimentación, con tendencia a aumentar la prevalencia de sobrepeso, obesidad y enfermedades crónicas. Conclusión: Los ancianos evaluados tenían sobrepeso y baja ingesta energética, y aquellos con mayor ingesta proteica tenían menor IMC y porcentaje de grasa corporal, pero con mayor ingesta de lípidos. Introdução e Objetivo: As alterações decorrentes do envelhecimento interferem no estado nutricional dos idosos, aumentando o risco de doenças crônicas. O objetivo deste estudo foi avaliar o estado nutricional de idosos de Embu-Guaçu-SP e caracterizar essa população segundo variáveis sociodemográficas, composição corporal e consumo alimentar. Materiais e Métodos: Trata-se de estudo transversal descritivo com amostra de 40 idosos de ambos os sexos submetidos à avaliação de risco nutricional (MAN reduzida), antropométrica (peso e estatura), de composição corporal (bioimpedância) e de consumo alimentar (registro alimentar de 3 dias). Resultados: A média de idade dos participantes foi de 68,8 ± 5,7. Nenhum idoso apresentou risco de desnutrição. 66% das mulheres e 62,5% dos homens foram classificados como tendo excesso de peso (IMC), mas todos apresentaram excesso de gordura corporal. Os idosos que ingeriam menos de 1g de proteína/kg de peso exibiram menor consumo energético (kcal), menor consumo de carboidratos (em relação ao peso), de proteínas (kcal, gramas, % e relativas ao peso) e de lipídios (kcal e em relação ao peso), mas maior IMC, % de gordura e proporção de carboidratos dietéticos. Discussão: Apesar do baixo consumo energético, o percentual de excesso de peso na amostra foi elevado. Idosos com baixa condição socioeconômica são mais propensos à má alimentação, com tendência ao aumento na prevalência de sobrepeso, obesidade e doenças crônicas. Conclusão: Os idosos avaliados apresentaram excesso de peso e baixo consumo energético, e aqueles com maior consumo proteico apresentaram menor IMC e percentual de gordura corporal, porém com maior consumo lipídico. Introduzione e Obiettivo: I cambiamenti derivanti dall'invecchiamento interferiscono con lo stato nutrizionale degli anziani, aumentando il rischio di malattie croniche. L'obiettivo di questo studio era di valutare lo stato nutrizionale degli anziani in Embu-Guaçu-SP e di caratterizzare questa popolazione in base a variabili sociodemografiche, composizione corporea e consumo di cibo. Materiali e Metodi: Si tratta di uno studio trasversale descrittivo su un campione di 40 anziani di entrambi i sessi sottoposti a valutazione del rischio nutrizionale (UOMO ridotto), antropometrico (peso e altezza), composizione corporea (bioimpedenza) e consumo alimentare (record cibo per 3 giorni). Risultati: L'età media dei partecipanti era 68,8 ± 5,7. Nessun anziano era a rischio di malnutrizione. Il 66% delle donne e il 62,5% degli uomini sono stati classificati come sovrappeso (BMI), ma tutti avevano grasso corporeo in eccesso. Gli anziani che hanno ingerito meno di 1 g di proteine/kg di peso avevano un minor consumo di energia (kcal), minor consumo di carboidrati (in relazione al peso), proteine (kcal, grammi, % e rispetto al peso) e lipidi (kcal e in rispetto al peso), ma BMI, % di grassi e percentuale di carboidrati nella dieta più elevati. Discussione: Nonostante il basso consumo energetico, la percentuale di peso in eccesso nel campione era alta. Le persone anziane con uno status socioeconomico basso sono più inclini a una dieta scorretta, con una tendenza ad aumentare la prevalenza di sovrappeso, obesità e malattie croniche. Conclusione: gli anziani valutati erano in sovrappeso e avevano un basso apporto energetico, e quelli con un apporto proteico maggiore avevano un indice di massa corporea e una percentuale di grasso corporeo inferiori, ma con un apporto lipidico maggiore.
- Published
- 2018
49. Ruolo della colon-TC nel paziente anziano con colonscopia controindicata o incompleta
- Author
-
Bertesso, Alberto, Zuliani, Monica, and Pomerri, Fabio
- Subjects
anziano ,colon-TC ,colon-TC, colonscopia, anziano ,colonscopia - Published
- 2018
50. L’anziano come custode della memoria familiare
- Author
-
Amadini, Monica
- Subjects
Settore M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE ,anziano ,elderly person ,inheritance ,memoria familiare ,family memory ,eredità - Published
- 2018
Catalog
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