Lo scoppio dell’emergenza Covid-19 ha investito ogni sfera della vita sociale, tra cui quella scolastica e, più specificatamente, universitaria, contribuendo a modificare sensibilmente le condizioni e i vissuti degli studenti, in particolare di quelli fuorisede. A partire dai risultati di un’indagine condotta presso l’Università di Bologna, l’obiettivo di questo contributo è quello di approfondire alcuni aspetti dell’esperienza dello studente universitario al tempo del lockdown. Come hanno vissuto questo periodo? Con quali modalità hanno fronteggiato l’impatto per lo più negativo che le misure di contenimento adottate possono avere su alcuni bisogni fondamentali degli studenti universitari quali l’autonomia decisionale, la mobilità spaziale, la socialità e la libertà di contatto tra pari, la progettualità e l’equilibrio psico-emotivo? L’eterogeneità di caratteristiche socio-culturali, condizioni di vita, percorsi e vissuti che contraddistingue l’esperienza universitaria si è manifestata anche nei vari modi in cui questa si è trasformata ed è stata esperita dagli studenti. Nel primo paragrafo ne verranno tratteggiati i contorni principali, con particolare riferimento agli aspetti relativi alla didattica online, al più generale rapporto con la tecnologia e al benessere socio-relazionale percepito. Nel paragrafo successivo verranno invece delineati alcuni vissuti idealtipici, utili a mettere in luce difficoltà, preoccupazioni e strategie di fronteggiamento messe in atto dagli studenti. I dati presentati sono frutto della ricerca “Vivere e studiare ai tempi del Covid-19” promossa dall’Università di Bologna in collaborazione con la Fondazione Innovazione Urbana, il Consiglio degli studenti e le associazioni studentesche.