Il testo conclude la collana, di 10 volumi, dedicata dall’Istituto Regionale per le Ville Venete alla catalogazione di questo patrimonio architettonico, catalogazione della quale abbiamo assunto la responsabilità scientifica per oltre un decennio. La catalogazione sopperisce alla mancanza di strumenti di conoscenza relativi alle ville venete, ovvero a un “fenomeno” che, ad eccezione di poche decine di emergenze, risulta troppo poco studiato e conosciuto. I criteri che ci siamo dato nell’affrontare quest’opera, che muove dalla primaria esigenza di definire in termini quantitativi l’entità e la diffusione del “fenomeno”, sono quindi dettati dall’urgenza di completare l’opera avviata da Giuseppe Mazzotti nel secondo dopoguerra e mai aggiornata ed integrata con operazioni sistematiche, omogenee e coordinate, per quanto riguarda le ville presenti nelle regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. In questo passaggio il numero delle ville venete identificate è circa raddoppiato, grazie all’accertamento ricognitivo che costituisce il primo passo nell’opera di valorizzazione di un bene culturale. In tal senso ricordiamo che l’attività di catalogazione comporta, in quanto opera di “restauro immateriale”, il passaggio fondamentale tra il momento conoscitivo e analitico a quello della tutela e quindi operativo. L’insieme dei cataloghi promossi dall’Istituto Regionale per le Ville Venete deve allora essere inteso come uno degli strumenti conoscitivi di base per la conservazione, valorizzazione e gestione di questo patrimonio, anche in vista di una pianificazione diffusa degli interventi che possa condurre ad una prospettiva operativa di manutenzione programmata, l’unica in grado di garantire una reale prospettiva a lungo termine per l’insieme dei beni di cui ci stiamo interessando.