Zago, G, Polenghi, S, Agostinetto, L, Sottocorno, M, Zago, G, Polenghi, S, Agostinetto, L, and Sottocorno, M
Il contributo intende presentare una ricerca qualitativa di tipo esplorativo attorno al tema della povertà educativa minorile. Nell’attuale dibattito attorno alla questione, si intende inquadrare un campo semantico specificatamente pedagogico, al fine di valorizzare l’identità professionale di coloro che operano nell’ambito educativo, in particolare nel Privato Sociale e nel Terzo Settore. Verrà dato conto della documentazione più recente attorno al tema, che ha portato ad identificare nella povertà educativa quell’insieme di condizioni che limita il campo di esperienza dei minori e impatta sulla loro capacità di realizzare talenti e aspirazioni (Save the Children, 2014). Muovendo da queste premesse, verranno presentati i primi esiti di una ricerca sul campo, volta a focalizzare un modello specifico e idiografico di contrasto del fenomeno. Si è inteso infatti costruire un osservatorio pedagogico sulla questione, che consenta di rimettere al centro del dibattito attorno ad essa il valore qualitativo delle esperienze educative (Dewey, 1938). Non si vuole soltanto evidenziare l’importanza di dotare i territori di risorse quantitativamente adeguate alla crescita dei minori, tali da garantire loro una catena di esperienze significative e un allargamento del proprio orizzonte esistenziale, ma si intende porre attenzione alle “microfisiche dell’educazione” (Massa, 2003) ovvero al meccanismo all’opera nel processo educativo, inteso come insieme di elementi molteplici che lo costituiscono e che lo rendono ogni volta un evento peculiare. Questo sottende un concetto di educazione come accadere complesso, contingente e problematico (Palmieri, 2018) che come tale assume caratteristiche specifiche a seconda delle occasioni in cui si dispiega. La ricerca vuole indagare la povertà educativa mettendo al centro il potenziale educativo delle offerte formative territoriali (Dodi, 2019), rilanciando un discorso pedagogico che coinvolga l’identità professionale di studiosi, prat