Pattoni, M.P., Pattoni, Maria Pia, Pattoni, Maria Pia (ORCID:0000-0001-9132-2010), Pattoni, M.P., Pattoni, Maria Pia, and Pattoni, Maria Pia (ORCID:0000-0001-9132-2010)
L'introduzione ("I Poimenika di Longo e la contaminazione dei modelli", pp. 7-117) illustra alcuni casi efficacemente rappresentativi del sincretismo di modelli letterari - epici, tragici, comici, elegiaci, epigrammatici - presupposti dalla prosa di Longo, che nasce dalla fusione del romanzo e della poesia bucolica, due generi letterari già a loro volta caratterizzati, fin dalla loro origine, da un accentuato sincretismo. Tra gli aspetti analizzati: casi di riprese paratragiche (in particolare nei monologhi dei due protagonisti) e paraepiche (come negli episodi di Dorcone nel libro I o di Licenio nel libro III); l'articolata scena del paraklausithyron di Dafni nel libro III, che contamina motivi elegiaci e comici; la gara di bellezza tra Dafni e Dorcone in I.16, che traduce in prosa romanzesca il genere dell'amoibaion bucolico; i numerosi echi saffici diffusi per tutta l'opera, sia come traduzione in episodi narrativi di immagini saffiche (come nel finale del III libro) sia a livello di formulazioni linguistiche; etc. I paragrafi finali dell'Introduzione si soffermano sulla tendenza, manifestata da questo romanziere a più livelli, alla "ripetizione", come consapevole riproduzione di uno dei tratti compositivi salienti dell'epos omerico: concorrono a questo fine sia i numerosi parallelismi tra le vicende dei due protagonisti, sia la costruzione di "scene tipiche bucoliche", sia ancora la ricerca di nessi formulari ricorrenti. La scelta di cristallizzare in alcuni tratti tipici e ripetitivi i gesti dei personaggi del romanzo è da rapportare al medesimo intento del modello omerico, da Longo tenuto sotto molti aspetti presente: quello di creare l'immagine di una Lesbo pastorale come spazio geograficamente delimitato (non a caso di tratta di un'isola), caratterizzato da proprie regole e propri codici, una sorta di microcosmo bucolico come riproduzione in scala minore (secondo il consueto modulo riduttivo di matrice ellenistica) del macrocosmo eroico - altrettanto in s, An introductory essay (pp. 7-117) elucidates Longus' use of literary models and particularly his technique of 'contaminazione'. Among the aspects explored are: the mixing of genres and models, often with the intention of parody (in the first place the fusion of novelistic prose and pastoral poetry, i.e. two genres quite “eclectic” in themselves); Longus' engagement with the epic and dramatic tradition (Daphnis as a tragic hero, Lycaenion as paraepic heroine, Dorcon as parody of the iliadic Dolon, passing through the intermediate of the pseudo-euripidean Rhesus, etc.); the paraklausithyron scene in Book 3. 5–9, mixing elegy with comedy and mime; the 'beauty competition' between Daphnis and Dorcon in Book 1. 16, creatively revisiting a pastoral motif; the repeated descriptions of lovesickness and the influence of erotic poetry; Sapphic echoes along all the novel; the mannered parallelism between the adventures of the two central characters; the tendency to the use of recurrent epithets and "typical scenes" as conscious reproduction of the very formularity of epic poetry. A small part of this introduction is based on some papers all published in 2004: M.P. Pattoni, “I Pastoralia di Longo e la contaminazione dei generi. Alcune proposte interpretative”, MD 53, 2004, 83–124; “Innamorarsi nella Lesbo di Longo: topoi romanzeschi, reminiscenze epiche e saffiche memorie”, Eikasmos 15, 2004, 273–303; “Dafni davanti alla porta chiusa (Longus II, 9): variazioni in tema di paraklausithyron”, Lexis 22, 2004, 341–368. The introductive essay is followed by an extensive series of “Schede informative” (pp. 119–189), shedding light on the author and his work. Among the topics analyzed are: questions of authorship and date; the ecphrastic proem, in which Longus declares his aesthetic principles; a history of critical interpretations (symbolic, mystic, etc.) of this novel; the structure of the work; the presentation of the countryside and other pastoral topics; the text and its transmiss