1. Il dissenso alla presenza del papa
- Author
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Alberzoni, M.P., Lambertini R., Alberzoni, Maria Pia, Alberzoni, M. P. (ORCID:0000-0003-3434-5173), Alberzoni, M.P., Lambertini R., Alberzoni, Maria Pia, and Alberzoni, M. P. (ORCID:0000-0003-3434-5173)
- Abstract
Gli inizi del pontificato di Innocenzo III furono segnati da un deciso anelito di riforma, in particolare nella amministrazione della giustizia da parte del tribunale del papa. I Gesta di Innocenzo III esaltano il suo impegno e la sua abilità nel risolvere con successo le cause giudiziarie lasciate insolute dai suoi predecessori. Il caso dell’annosa controversia tra il monastero di Scozola (Sesto Calende), sostenuto dal vescovo e dal Comune di Pavia, e l’arcivescovo e di Milano a sua volta sostenuto dal Comune, offre al biografo l’occasione per magnificare la perizia del pontefice nello smascherare i falsi e, quindi, sentenziare in modo retto. In realtà non tutto il procedimento fu lineare come descritto nei Gesta, perché prima di appurare la falsità dei documenti presentati dal procuratore del monastero e quindi risolvere la causa in favore dell’arcivescovo milanese, il papa aveva già emesso una sentenza sfavorevole al presule, suscitando il vivo dissenso del famoso giurista e giudice imperiale Passaguerra, in quella occasione presente al processo come procuratore e avvocato dell’arcivescovo. L’esame dell’incidente verificatosi alla curia papale in occasione della lettura della sentenza consente sia di evidenziare un caso di manifestazione di dissenso volta a impedire la conclusione della causa sia di considerare le misure adottate da Innocenzo III per contenere e neutralizzare il dissenso del giudice, il quale, forte dell’appoggio del Comune e della Chiesa di Milano, riuscì a evitare la scomunica. Solo con la mitigazione delle sanzioni spirituali previste si giunse alla composizione del caso., The beginning of Innocent III’s pontificate was marked by a strong desire for reform, particularly in the administration of justice by the pope’s court. Innocent III’s Gesta praise his commitment and ability to successfully resolve judicial cases unresolved by his predecessors. The case of the long-standing dispute between the monastery of Sesto Calende, supported by the bishop and the Commune of Pavia, and the archbishop of Milan supported by his Commune, provides the biographer with an opportunity to magnify the pope’s expertise in unmasking forgeries and issuing a correct judgement. Not all the proceedings were as straightforward as described in the Gesta: before discovering that the charters produced by the monastery’s proctor were false, thus settling the case in favor of the Milanese archbishop, the pope had already issued an unfavorable sentence to the archbishop. Innocent’s first judgement aroused the lively dissent of the famous jurist and imperial judge Passaguerra, who attended the trial as the Milanese archbishop’s proctor. This incident allows to examine a case of a manifestation of dissent aimed at preventing an unfavorable conclusion of the trial, which was settled only when the spiritual sanctions were mitigated.
- Published
- 2023