5 results on '"Lo Duca, R"'
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2. Bird abundance and richness in ten Mediterranean agroforestry systems
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Bueno R., Cangarato R., Cusimano C., La Mantia T., Lo Duca R., Lo Verde G., Massa B., Pulido F., and Bueno R., Cangarato R., Cusimano C., La Mantia T., Lo Duca R., Lo Verde G., Massa B., Pulido F.
- Subjects
Settore BIO/07 - Ecologia ,Settore AGR/05 - Assestamento Forestale E Selvicoltura ,bioindicators, desertification, land use change, shrublands, woodlands - Abstract
Since the last century agriculture is strongly promoting the simplification of the landscape. The LIFE Desert Adapt project is been developed across 1000 hectares in Italy, Spain, Portu-gal and has the objective of implementing integrative agroforestry-based land use planning and management, and one of the indicators to evaluate the project effectiveness is birds richness and abundance. Here we present the results of the first assessment and explore the relationships with the main vegetation cover types. We established 68 sampling points where we recorded bird abundance and richness. In total we registered 57 bird species, sampling points surrounded by woodlands presented 50 species, while shrublands presented 45 and herbaceous cover presented 32 species. The agroforestry practices that will take place inside the LIFE project are expected to increase the vegetation complexity inside the farms and consequently enhance bird diversity and abundance, as well as will provide useful information to compare the influence of different management decisions for bird communities. However, the species of birds threatened at the Mediterranean level are those linked to open agricultural systems (such as the alaudidae) and to areas with sparse tree cover (e.g. laniidae). The project will then evaluate the effects of agroforestry practices on bird communities in qualitative terms to also determine which of these do not have a negative effect on avifaunistic communities.
- Published
- 2019
3. Life Desert Adapt, la sfida ambiziosa contro la desertificazione ambientale
- Author
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Quatrini P., Bueno R. S., Alduina R., Catania V., Cusimano C., Lo Duca R., Lo Verde G., La Mantia T., and Quatrini P., Bueno R. S., Alduina R., Catania V., Cusimano C., Lo Duca R., Lo Verde G., La Mantia T.
- Subjects
Lotta alla desertificazione ,LIFE ,Settore AGR/11 - Entomologia Generale E Applicata ,Settore AGR/05 - Assestamento Forestale E Selvicoltura ,ambienti mediterranei ,diversità ,Settore BIO/19 - Microbiologia Generale ,adattamento dell'agricoltura ai cambiamenti climatici - Abstract
Nel progetto la costruzione di modelli di sviluppo aziendale che adottano tecniche e misure di adattamento capaci di preparare le aree più a rischio.
- Published
- 2018
4. La biodiversità dei boschi siciliani. Parte I: l’avifauna
- Author
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La Mantia, T., Lo Duca, R., Massa, B., Nocentini, S., Rühl, J., La Mantia, T, Lo Duca, R, Massa, B, Nocentini, S, and Rühl J
- Subjects
selvicoltura ,Sicilia ,biodiversità ,bird ,rimboschimenti ,Settore AGR/05 - Assestamento Forestale E Selvicoltura ,afforestation ,silviculture ,Sicily ,uccelli - Abstract
È stata censita la diversità delle specie ornitiche presente in alcune tipologie forestali della Regione Siciliana e la relazione tra le ornitocenosi, le scelte gestionali ed i diversi fattori abiotici e biotici. L’analisi della species richness (= numero delle specie) dimostra che essa è correlata con il bioclima, il diametro massimo degli individui arborei, il valore trofico di tutti gli strati di vegetazione ed il valore trofico dello strato arboreo. I boschi meso-supramediterranei sono più ricchi di specie rispetto ai boschi termomesomediterranei. L’importanza del diametro massimo degli individui arborei, che esprime indirettamente anche il tipo di gestione di un bosco, viene spiegata dalla dipendenza di alcune specie corticicole da piante di grosse dimensioni e di alcune specie legate a chiome di alberi alti in genere corrispondenti a piante di grosse dimensioni. Il valore trofico dei boschi è stato censito attraverso un apposito rilievo delle specie floristiche con valore nutritivo presente nello strato erbaceo, arbustivo e arboreo. L’assenza di specie con valore trofico riduce molto le specie di uccelli presenti ma, nello stesso tempo, l’abbondanza di specie floristiche con valore trofico non produce una abbondanza di specie ornitiche. Quando invece della species richness si correla l’indice di diversità di Shannon con i fattori suddetti, il risultato è simile: viene influenzato dal bioclima, dal diametro massimo e dalla presenza di piante con valore trofico. Infine, è da sottolineare che né la species richness né l’indice di Shannon risulta essere influenzata dal diametro del legno morto in piedi o dal volume del legno morto a terra. Le indicazioni che risultano dai risultati dell’analisi sono: 1) per aumentare la diversità ornitica bisogna lasciare nuclei di piante adulte e di una certa dimensione, anche nei cedui; 2) alla luce dei risultati sulla presenza di specie con valore trofico vanno riviste le norme che prevedono le specie (qualità e quantità) da rilasciare nei cedui; 3) per i rimboschimenti vanno escluse le ripuliture del sottobosco e le spalcature che devono essere limitate alla fascia perimetrale per la prevenzione degli incendi. We collected data on bird diversity in the main Sicilian forest types and related them to silvicultural management and a number of abiotic and biotic factors. The results show that bird species richness is influenced by bioclimate, maximum tree diameter, nutritive value of all vegetation layers. Forests in meso-/supramediterranean bioclimate are richer in species than forests in thermo-/mesomediterranean bioclimate. The importance of maximum tree diameter, which indirectly reflects also the silvicultural management of a forest, is due to the dependency of some corticicolous species on large trees, and of some other bird species on crowns of high trees which have usually large diameters. The nutritive value of a forest was quantified by data sampling: for the herbaceous, shrub and tree layers we recorded all species with nutritive value. The absence of plant species with nutritive value strongly reduces the number of bird species present in a forest; it is, however, noteworthy that an abundance of plant species with nutritive value does not automatically lead to abundant bird species. In addition, it has to be underlined that neither species richness nor Shannon’s diversity index are influenced by the diameter of standing dead wood or by the volume of fallen dead wood. The guidelines which result from our analysis for the silvicultural management of Sicilian forests are: 1) in order to increase bird diversity do not cut large adult trees, also in coppices; 2) leave plants with high nutritive value in coppices; 3) in reforestations do not cut the underbrush and do not prune the lower branches of trees, these actions have to be taken only in the forest edge for wildfire prevention.
- Published
- 2014
5. Ampliamento dell'areale di Traumatocampa pityocampa in Sicilia
- Author
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LO DUCA, Rocco, MALTESE, Matteo, CALECA, Virgilio, Lo Duca, R, Maltese, M, and Caleca, V
- Subjects
processionaria dei pini, nidi invernali, distribuzione ,Settore AGR/11 - Entomologia Generale E Applicata - Abstract
E' stato effettuato un monitoraggio della processionaria dei pini, Traumatocampa pityocampa (Denis et Schiffermüller), in tutta l'isola, con particolare attenzione alle aree presenti lungo il limite occidentale e meridionale dell'areale di distribuzione finora noto in Sicilia, al fine di registrare una sua eventuale espansione; tra il 2008 e il 2010, mediante il rilievo dei nidi invernali presenti sia nelle pinete che nelle aree residenziali, sono stati monitorati 209 quadranti UTM (che presentano 10 km di lato). L’areale di diffusione di T. pityocampa noto fino al 2007 in Sicilia includeva 26 quadranti di documentata presenza, nelle province di Catania, Messina, Enna, e Trapani (con la sola Pantelleria), mentre per altri 38 quadranti delle province di Messina, Catania e Siracusa tuttora non si hanno dati certi. Anche se la presenza del lepidottero può ancora considerarsi sporadica, nel 2009 sono stati riscontrati i primi nidi nella parte orientale della provincia di Palermo, nella parte nord-orientale della provincia di Caltanissetta e nelle aree più interne e montuose delle province di Ragusa e Siracusa. Alla luce dei rilievi condotti durante questa ricerca sono 19 i quadranti UTM in cui i nidi del lepidottero sono stati riscontrati per la prima volta: 15 di questi quadranti sono al limite ovest dell’areale, nelle province di Enna, Caltanissetta e Palermo, 1 quadrante è al limite nord-est sul versante meridionale dei Nebrodi messinesi, un altro è nella Piana di Catania, mentre 2 sono a sud nelle province di Ragusa e Siracusa. Nel Parco Naturale delle Madonie la processionaria dei pini è risultata ancora assente, anche se alcuni nidi sono stati riscontrati a circa due chilometri dai suoi confini sud-orientali. Nella provincia di Enna si è registrato l'ingresso del fitofago all'interno delle riserve naturali di "Monte Altesina", "Rossomanno, Grottascura, Bellia" e "Lago di Pergusa", mentre nella provincia di Siracusa all'interno della riserva naturale di "Pantalica, Valle dell'Anapo, Torrente Cava Grande". Nelle aree che fino al 2007 erano considerate il limite di diffusione del lepidottero è stato registrato un incremento del numero di nidi presenti. L'essenza arborea preferita appare anche in questi monitoraggi il pino nero; T. pityocampa è stata registrata anche su pino d'Aleppo, pino domestico e altri pini esotici. L’areale di distribuzione della processionaria appare in netta espansione, soprattutto verso ovest. Questa ricerca precisa i limiti di questo areale permettendo di misurare in futuro la velocità del lepidottero nel diffondersi in nuove aree.
- Published
- 2011
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