57 results on '"Castaldo, Raffaele"'
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52. The use of massive integrated ground deformation datasets to analyze spatial and temporal evolution of Mauna Loa volcano (Hawaii).
- Author
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Pepe, Susi, D'Auria, Luca, Castaldo, Raffaele, Casu, Francesco, De Luca, Claudio, De Novellis, Vincenzo, Solaro, Giuseppe, and Tizzani, Pietro
- Published
- 2018
53. Computational analysis of the rock volumes involved during the 2016-2017 Central Italy seismic sequence.
- Author
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Valerio, Emanuela, Carminati, Eugenio, Castaldo, Raffaele, De Novellis, Vincenzo, De Luca, Claudio, Pepe, Susi, Petricca, Patrizio, Solaro, Giuseppe, Bignami, Christian, Tizzani, Pietro, Lanari, Tizzani, and Doglioni, Carlo
- Published
- 2018
54. Magma injection beneath the urban area of Naples: a new mechanism for the 2012-2013 volcanic unrest at Campi Flegrei caldera.
- Author
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D'Auria, Luca, Pepe, Susi, Castaldo, Raffaele, Giudicepietro, Flora, Macedonio, Giovanni, Ricciolino, Patrizia, Tizzani, Pietro, Casu, Francesco, Lanari, Riccardo, Manzo, Mariarosaria, Martini, Marcello, Sansosti, Eugenio, and Zinno, Ivana
- Subjects
CALDERAS ,VOLCANIC eruptions ,DEFORMATION of surfaces ,VOLCANIC activity prediction ,CITIES & towns & the environment - Abstract
We found the first evidence, in the last 30 years, of a renewed magmatic activity at Campi Flegrei caldera from January 2012 to June 2013. The ground deformation, observed through satellite interferometry and GPS measurements, have been interpreted as the effect of the intrusion at shallow depth (3090 ± 138 m) of 0.0042 ± 0.0002 km
3 of magma within a sill. This interrupts about 28 years of dominant hydrothermal activity and occurs in the context of an unrest phase which began in 2005 and within a more general ground uplift that goes on since 1950. This discovery has implications on the evaluation of the volcanic risk and in the volcanic surveillance of this densely populated area. [ABSTRACT FROM AUTHOR]- Published
- 2015
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55. Progetto RETRACE-3D - centRal italy EarThquakes integRAted Crustal modEl - Rapporto Finale
- Author
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RETRACE-3D Working Group, Buttinelli, Mauro, Di Bucci, Daniela, D'Ambrogi, Chiara, Scrocca, Davide, Maesano, Francesco, Petracchini, Lorenzo, Basili, Roberto, Cara, Pierluigi, Castenetto, Sergio, Giuliani, Roberta, Salvi, Ilaria, Bigi, Sabina, Cavinato, Gian Paolo, Di Filippo, Michele, Messina, Paolo, Castaldo, Raffaele, De Novellis, Vincenzo, Pepe, Susi, Solaro, Giuseppe, Tizzani, Pietro, Anzidei, Marco, Bignami, Christian, Bonini, Lorenzo, Burrato, Pierfrancesco, Cheloni, Daniele, Chiappini, Massimo, Cinti, Francesca, De Gori, Pasquale, De Martini, Paolo Marco, Devoti, Roberto, Di Naccio, Deborah, Di Nezza Maria, Falcucci, Emanuela, Fracassi, Umberto, Galadini, Fabrizio, Gori, Stefano, Improta, Luigi, Kastelic, Vanja, Marchetti, Marco, Mariucci, Maria Teresa, Minelli, Liliana, Montone, Paola, Moro, Marco, Pantosti, Daniela, Pignatelli, Alessandro, Sapia, Vincenzo, Saroli, Michele, Tertulliani, Andrea, Tiberti, Mara, Vallone, Roberto, Vannoli, Paola, Villani, Fabio, Bonomo, Roberto, Calcaterra, Stefano, Congi, Maria Pia, Capotorti, Franco, Di Manna, Pio, Ferri, Fernando, Gambino, Piera, Marino Maurizio, and Ventura, Renato
- Subjects
Central Apennines ,Appennino centrale ,3D geological model ,2016 seismic sequence ,Sequenza sismica 2016 ,Sismotettonica ,Seismotectonics ,Modello geologico 3D - Abstract
Il progetto RETRACE-3D (centRal italy EarThquakes integRAted Crustal modEl) è volto alla caratterizzazione tridimensionale, geologica e sismotettonica, del volume di crosta terrestre che a partire dal 24 agosto 2016 è stato interessato dai terremoti di Amatrice, Visso e Norcia, e dalla relativa sequenza sismica. Il progetto è il risultato di una collaborazione tra il Dipartimento della Protezione Civile, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il Consiglio Nazionale delle Ricerche che partecipa con l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (CNR-IGAG) e l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (CNR-IREA) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), con la collaborazione di Eni e Total, realtà private ma anch’esse parte del Servizio nazionale della Protezione Civile, che hanno messo a disposizione i propri dati di sottosuolo. La finalità principale del progetto è stata ricostruire un quadro 3D di alta qualità della distribuzione dei diversi tipi di rocce nel sottosuolo in questa porzione di Appennino centralee delle possibili sorgenti sismogenetiche presenti in quel settore di crosta terrestre. Il progetto RETRACE-3D è stata un’occasione di lavoro multidisciplinare unica nel suo genere, alla quale hanno partecipato esperte ed esperti del Dipartimento della Protezione Civile e ricercatrici e ricercatori appartenenti ai Centri di Competenza del Dipartimento stesso, contribuendo al miglioramento delle conoscenze sui terremoti e ad una migliore valutazione della pericolosità sismica del territorio italiano. I percorsi di lavoro seguiti e le collaborazioni sviluppate all’interno del progetto sono da considerarsi di valore confrontabile con i risultati scientifici ottenuti, esi intende sottolineare come esperienze positive e propositive come quelle realizzate nel progetto RETRACE-3Dpossano costituire, in futuro, uno standard di azione e interazione tra i singoli ricercatori di diverse Istituzioni scientifiche e gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile, anche al di fuori delle fasi emergenziali e post-emergenziali di una sequenza sismica. Il presente Rapporto finale è frutto dell’attività e dell’opinione degli autori. I contenuti non rappresentano necessariamente l’opinione generale delle istituzioni di cui i singoli autori fanno parte. La proprietà intellettuale dei risultati qui riportati è degli autori. Sebbene sia stato fatto ogni sforzo possibile per integrare i dati disponibili, non viene fornita alcuna garanzia, esplicita o implicita, in merito all'accuratezza e all'affidabilità dei dati forniti in RETRACE-3D GEOMOD. Gli utenti sono invitati a considerare l'incertezza epistemica intrinseca di tale prodotto per ogni suo possibile utilizzo e a tenere conto che il modello ha una scala equivalente a 1:250.000. RETRACE-3D GEOMOD è stato progettato per analisi a scala regionale; per studi e utilizzi diversi, a scale più locali (dettaglio superiore alla scala 1:250.000), andranno previste da parte degli utilizzatori indagini locali e sito specifiche. Gli utenti sono invitati a considerare attentamente la natura e la scala del contenuto di RETRACE-3D GEOMOD prima qualunque utilizzo. Gli autori di RETRACE-3D GEOMOD non sono responsabili per utilizzi diversi da quelli dichiarati.
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- 2021
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56. Multiple Solutions for the Riemann Problem in the Porous Shallow Water Equations
- Author
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Domenico Pianese, Raffaele Castaldo, Luigi Cimorelli, Renata Della Morte, Luca Cozzolino, Giada Varra, Carmine Covelli, Veronica Pepe, Goffredo La Loggia, Gabriele Freni, Valeria Puleo and Mauro De Marchis, Cozzolino, Luca, Castaldo, Raffaele, Cimorelli, Luigi, Della Morte, Renata, Pepe, Veronica, Varra, Giada, Covelli, Carmine, and Pianese, Domenico
- Subjects
symbols.namesake ,Riemann problem ,Mathematical analysis ,symbols ,Porosity ,Shallow water equations ,Mathematics - Abstract
The Porous Shallow water Equations are widely used in the context of urban flooding simulation. In these equations, the solid obstacles are implicitly taken into account by averaging the classic Shallow water Equations on a control volume containing the fluid phase and the obstacles. Numerical models for the approximate solution of these equations are usually based on the approximate calculation of the Riemann fluxes at the interface between cells. In the present paper, it is presented the exact solution of the one-dimensional Riemann problem over the dry bed, and it is shown that the solution always exists, but there are initial conditions for which it is not unique. The non-uniqueness of the Riemann problem solution opens interesting questions about which is the physically congruent wave configuration in the case of solution multiplicity.
- Published
- 2018
57. Multiscale Analysis of DInSAR Measurements for Multi-Source Investigation at Uturuncu Volcano (Bolivia)
- Author
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Pietro Tizzani, Maurizio Fedi, Raffaele Castaldo, Andrea Barone, Barone, Andrea, Fedi, Maurizio, Tizzani, Pietro, and Castaldo, Raffaele
- Subjects
ENVISAT DInSAR measurements ,010504 meteorology & atmospheric sciences ,Science ,Cross-correlation analysi ,Multiscale analysis ,Cross-correlation analysis ,Multiridge method ,Remote sensing of volcanoes ,APVC and Uturuncu volcano ,010502 geochemistry & geophysics ,01 natural sciences ,Multiscale analysi ,Satellite data ,0105 earth and related environmental sciences ,geography ,geography.geographical_feature_category ,Deformation (mechanics) ,Cross correlation analysis ,Remote sensing of volcanoe ,Geodetic datum ,Volcano ,ENVISAT DInSAR measurement ,Magma ,General Earth and Planetary Sciences ,Seismology ,Geology ,Multi-source - Abstract
Uturuncu volcano (southwestern Bolivia) is localized within one of the largest updoming volcanic zones, the Altiplano Puna Volcanic Complex (APVC). In several geodetic studies the observed uplift phenomenon is analyzed and modeled by considering a deep source, related to the Altiplano Puna Magma Body (APMB). In this framework, we perform a multiscale analysis on the 2003–2010 ENVISAT satellite data to investigate the existence of a multi-source scenario for this region. The proposed analysis is based on Cross-correlation and Multiridge method, pointing out the spatial and temporal multiscale properties of the deformation field. In particular, we analyze the vertical component of ground deformation during two time interval: within the 2005–2008 time interval an inflating source at 18.7 km depth beneath the central zone of the APVC is retrieved; this result is in good agreement with those proposed by several authors for the APMB. Between August 2006 and February 2007, we identify a further inflating source at 4.5 km depth, beneath Uturuncu volcano; the existence of this latter, located just below the 2009–2010 seismic swarm, is supported by petrological, geochemical, and geophysical evidence, indicating as a possible interpretative scenario the action of shallow, temporarily trapped fluids.
- Published
- 2019
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