51. PROGETTO 'JUGL'ONE': RICERCA E SPERIMENTAZIONE FLOROVIVAISTICA MULTIDISCIPLINARE
- Author
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Malvolti ME, Pollegioni P, Olimpieri I, Belisario A, Gras M, Van Der Linden G, Desimoni G, Moraldi M, and Manzo A
- Subjects
Juglans X Intermedia ,Juglans Regia ,Agro-biodiversità ,Valorizzazione Collezioni ,Juglans Nigra - Abstract
ID Contributo: #xbio-160 Malvolti ME*, Pollegioni P, Olimpieri I, Belisario A, Gras M, Van Der Linden G, Desimoni G, Moraldi M, Manzo A PROGETTO "JUGL'ONE": RICERCA E SPERIMENTAZIONE FLOROVIVAISTICA MULTIDISCIPLINARE PER LA COSTITUZIONE DI IBRIDI DI NOCE ITALIANI POLIFUNZIONALI Riassunto: Il noce comune (Juglans regia) è una specie di interesse vivaistico per le sue molteplici attitudini (cultivar da frutto; semenzale per l'arboricoltura da legno; pianta ornamentale per filari e per ombreggiamento; stabilizzatrice di suoli a rischio di erosione, ecc.). Il noce americano (Juglans nigra) e gli ibridi interspecifici tra le due specie (Juglans x intermedia) sono impiegati da tempo non solo per gli scopi suddetti (eccetto che per il frutto), ma anche per ottenere piante di notevole crescita in tempi relativamente brevi. Rispetto alla J. regia, l'ibrido è vigoroso, più resistente al marciume delle radici e del colletto (Phytophthora spp.) e più tollerante alle lesioni da nematodi (Pratylenchus vulnus). Per tali caratteristiche, gli ibridi vengono usati come portainnesti specialmente in USA e Cina. Tuttavia ottenere ibridi non è semplice perché non tutte le piante di J. nigra sono ibridogene e anche nel caso di compatibilità fenologica dei parentali, questa non sempre si mantiene in tutte le condizioni ambientali. Inoltre, l'identificazione dei semenzali ibridi può richiedere tempi abbastanza lunghi poiché i caratteri peculiari spesso si presentano dopo almeno due anni dalla nascita della piantina, mentre non c'è modo di distinguere il futuro potenziale ibrido solamente dall'esame del frutto. In fine, non tutti i semenzali ibridi presentano caratteristiche vantaggiose per essere un buon portinnesto poiché variano nella loro vigoria vegetativa e nella vitalità dei semi. Gli ibridi oggi in commercio sono francesi o americani, mentre non esiste ancora un ibrido di matrice italiana. Lo scopo del Progetto Jugl'One, finanziato dal MiPAAF, è stato quello di identificare in Italia piante J. nigra e J. regia in grado di dare ibridi adattati ai nostri ambienti e di ottenere progenie interspecifiche F1 per uso vivaistico. Durante il progetto sono stati condotti studi sulla biologia fiorale delle specie parentali e sono stati sviluppati marcatori molecolari funzionali per la selezione precoce di individui resistenti/sensibili all'antracnosi (importante malattia epigea del noce). I risultati ottenuti hanno permesso di approfondire le conoscenze sulle modalità di ibridizzazione tra J. nigra e J. regia, di selezionare presso la collezione agroforestale CNR-IBAF, una madre J. nigra ibridogena e di genotipizzare undici ibridi F1 J. x intermedia sia con marcatori microsatellitari che morfologici. Lo studio ha portato all'identificazione di un marcatore funzionale NBS profiling per la sensibilità nel genere Juglans alla Gnomonia leptostyla, fungo ascomicete responsabile dell'antracnosi. In fine, presso UMBRAFLOR, sono stati ottenuti cloni della pianta di J. nigra ibridogena per la valutazione della ibridogenicità del genotipo selezionato in ambienti diversi e semenzali back-cross verso la specie J. regia per saggiare la loro attitudine come portainnesti a confronto con gli ibridi F1.
- Published
- 2014