Search

La pandemia globale dovuta al Covid-19 sta generando repentine trasformazioni nel mondo del giornalismo. L’intero sistema giornalistico è stato messo a dura prova negli ultimi mesi e dinanzi alla sfida pandemica ha cercato velocemente di trovare nuove soluzioni per gestire ed organizzare al meglio il lavoro di produzione e distribuzione delle informazioni. I cambiamenti affrontati dalle media companies riguardano in particolare l’adozione di nuove strategie, pratiche e procedure per l’ottimizzazione dell’offerta informativa e la riorganizzazione del lavoro giornalistico, che vanno ad inserirsi in un più ampio clima di forte evoluzione del settore. Al fine di cogliere le principali tendenze in atto nel mondo del giornalismo italiano, il contributo propone i risultati di una ricerca empirica condotta nell’ambito dell’Osservatorio sui linguaggi del giornalismo multimediale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalistiche. Lo studio, realizzato durante il primo lockdown del 2020, coinvolge 13 testate italiane e si focalizza nello specifico sui processi di digitalizzazione, sulle strategie di sviluppo online delle testate, sui processi di automatizzazione dei linguaggi del giornalismo e sulla riorganizzazione del lavoro redazionale e della professione giornalistica.

Il presente contributo si concentra sui processi di digitalizzazione che investono il mondo del giornalismo contemporaneo, in relazione allo sviluppo delle piattaforme online. Nell’ambito del più ampio processo di digital transformation del giornalismo, segnato negli ultimi decenni dalla transizione dell’informazione dal formato cartaceo al formato digitale e dalla distribuzione offline a quella online, il contributo si sofferma nello specifico sui cambiamenti affrontati dalle media companies italiane in relazione alle strategie, alle pratiche e alle procedure per l’ottimizzazione dell’offerta informativa e la riorganizzazione del lavoro giornalistico, che vanno ad inserirsi in un clima di forte evoluzione del settore, determinato dallo sviluppo crescente di almeno tre elementi chiave: le piattaforme online, gli algoritmi e i nuovi formati dell’informazione.

Il capitolo, a partire da una rassegna della letteratura sul rapporto tra Internet e minori, si concentra sulle esperienze degli adolescenti campani nei siti di social network (SNS) e illustra i principali risultati di un’indagine condotta dall’Osservatorio Territoriale Giovani dell’Ateneo Federico II di Napoli in collaborazione con il Co.Re.Com. Campania. La ricerca indaga le condizioni entro cui i ragazzi colgono le opportunità e vivono situazioni rischiose online (cyberbullismo, sexting e violazioni della privacy), attraverso l’analisi delle pratiche di fruizione dei SNS, la gestione dell’identità, della privacy e della socialità online. Il capitolo si conclude con una sintesi dei principali fattori di rischio e delle strategie di coping più diffuse tra i giovani utenti.

Il capitolo propone una riflessione sul ruolo dell’università nella promozione di nuovi modelli formativi tesi a sviluppare forme di imprenditorialità innovativa tra i giovani, alla luce delle opportunità e delle sfide introdotte dal paradigma dell’economia della conoscenza, dallo sviluppo delle tecnologie digitali e dalle nuove concettualizzazioni del lavoro "creative based". In particolare, l’accento è posto sul modello dei laboratori creativi a vocazione imprenditoriale, basato sulla contaminazione dei saperi e delle competenze e sull’integrazione tra università, imprese e territorio. Tali riflessioni sono arricchite dall’analisi di 3 casi studio: i programmi di ricerca-azione Contamination Lab Napoli, Startup Music Lab e Creative Lab Napoli.