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This paper examines the pluralization of local welfare actors in the Veneto Region of Italy, focusing on the role of families in promoting well-being. Specifically, the study explores whether and how local programming and planning interventions recognize families and foster their active involvement, assessing the extent to which families are recognized as active participants in local welfare systems. Researchers adopt the FamILens approach (Carrà, Moscatelli, 2024), a framework based on six principles—Accountability, Stability, Family Relations, Diversity, Involvement, and Family Networks—to assess local welfare policies. Methodology included a content analysis of the Local Welfare Area Plans (LWAP) (2023-2025), the design of a 31-item survey tool validated by 20 experts, and an interview involving 600 professionals participating in local welfare area plans (LWAP). The findings highlight families' involvement in well-being production; specifically, in LWAP, families are considered active participants or are encouraged to enhance their skills, even when facing particular vulnerabilities. Conversely, a notable weakness is that family associations remain underrepresented in territorial networks, and some difficulties emerged in the LWAP's capacity to promote the stability and enhancement of family relationships.

La voce analizza il concetto di "famiglia" ala luce della Sociologia per la persona, evidneziandone in particolare la dinamica relazionale

The paper provides, through an analysis of national and international literature, an overview of the phenomenon of child maltreatment in families with a migrant background. Having defined the forms that child abuse can take, the micro, meso and macrosystemic causes closely related to each other are investigated. The literature identifies the stress triggering violence towards immigrant minors as a result of multiple factors overwhelming adults. Interventions to prevent and manage the phenomenon must therefore take into account this complexity in which cultural, social, political and structural elements act. Training of socio-educational workers is needed that can produce cultural sensitivity and detect the ambiguity of a rigid reading of migrants’ cultural identity.

The academic and public success of the term resilience, which has also risen to a paradigm of public intervention in the economy with the Italian NextGenEU plan (PNRR), lies in some ways in its indefiniteness. While this indefinite character makes the term usable in different contexts, it also risks emptying it of meaning, qualifying much of social intervention as capable of producing “resilience”. The paper presents the results of a scoping review conducted through the analysis of English-language articles indexed in Sociological Abstracts whose topic is the operationalization of the concept of community resilience. Through an analysis of the texts obtained by querying the Sociological abstracts DB, the research first highlights the dimensions that are used in research to assess how resilient a community is: alongside the traditional dimensions of physical infrastructure, socio-economic aspects, and institutional aspects, the dimensions of transformation and learning emerged as new. From a methodological point of view, the analysis made it possible to verify the development of participatory processes in the construction of community resilience indicators, processes that not only allow for greater contextualization of the indicators but also foster the creation of communities that are competent and engaged in being resilient.

il contributo affronta i temi dell'empatia e giusta distanza, due concetti fortemente interconnessi: le narrazioni delle intervistate declinano in profondità le diverse dimensioni dell’empatia che, nella pratica, viene legata a caratteristiche personali, esperienze e formazione e alla necessità di riuscire a tenerle insieme all’interno di una relazione chiaramente connotata dalla complementarietà dei ruoli. Nello stesso contesto, la giusta distanza viene identificata come confine professionale, volto a tutelare contemporaneamente il benessere del professionista e la necessaria asimmetria dei ruoli; le narrazioni rimandano poi alla necessità di una personalizzazione della relazione e della ricerca di un equilibrio flessibile tra distanza e prossimità.

Il capitolo è dedicato ad un approfondimento del lavoro delle assistenti sociali durante la pandemia da Covid-19, delle sue trasformazioni e delle strategie apprese, soprattutto in ambito relazionale. Le narrazioni si soffermano su un generale senso di vicinanza con le persone beneficiarie degli interventi, dato dalla comune percezione di precarietà e di vulnerabilità sperimentata durante la fase di emergenza; le assistenti sociali rilevano, tuttavia, anche un impoverimento delle relazioni sociali, a causa della mancanza di contatti diretti. Le strategie innovative apprese riguardano principalmente l’utilizzo di strumenti digitali nella pratica quotidiana, anche se questi sembrano essersi poi mantenuti più nel lavoro tra colleghi che con i beneficiari degli interventi, evidenziando una certa resistenza alla ibridazione della professione tra presenza e digitale.

La violenza sui minori nelle famiglie appartenenti a minoranze etniche è un problema che ha diverse dimensioni, in cui sono presenti diverse forme di maltrattamento, influenzate o causate da diversi fattori. In particolare, è da segnalare l’influenza che esercitano i fattori culturali sulle pratiche di accudimento e di educazione dei figli nelle comunità di immigrati. Questo aspetto rappresenta una sfida per le famiglie appartenenti a minoranze etniche che devono fare i conti con un vero e proprio choc culturale quando vengono a contatto con pratiche educative radicalmente diverse dalle loro e devono quindi ridisegnare i loro comportamenti e le loro pratiche genitoriali in linea con la cultura - e la legislazione – della società in cui si trovano a vivere.

Il contributo analizza anzitutto i fattori che possono creare difficoltà nell'accesso ai servizi da parte delle famiglie con background migratorio. Gli ostacoli si collocano a diversi livelli, in quanto possono essere di carattere legale (stratificazione civica), organizzativo, strutturale, culturale. Peraltro, i dati Istat sottolineano come le famiglie con background migratorio siano maggiuormente esposte al rischio di povertà economica ed esclusione sociale. La chiave di volta nella risposta ai bisogni di queste famiglie risiede nella costruzione di una rapporto di fiducia con le istituzioni, in cui la figura dell'assistente sociale è fondamentale, sia nel dare risposte ai bisogni sia nel creare legami comunitari in cui sono promossi i diritti e il benessere attraverso azioni di responsabilità condivisa.

La condizione di disabilità, che per qualsiasi famiglia rappresenta un evento critico non normativo che può mettere in discussione l’intero ciclo di vita, per quelle immigrate può rappresentare una criticità assai più complessa, in quanto si intrecciano almeno due situazioni cariche di stress: la separazione dalla terra d’origine e la scoperta/gestione della disabilità di un figlio. La loro condizione le chiama ad affrontare contemporaneamente più elementi di criticità, legati sia alle trasformazioni interne al nucleo, sia alla rete informale - che va ricostruita in un ambiente “nuovo” -, sia alle relazioni con i diversi sottosistemi del nuovo contesto di vita.

An overview of the passages written by Lomazzo on the topic of painting, with a comparison between the expressive means of painting and the written word

Il contributo esplora il tema delle competenze comunicative e relazionali nel lavoro sociale per come lo intendono le assistenti sociali intervistate. Viene innanzitutto evidenziata la natura complessa dell’oggetto, che anche la letteratura fatica a definire in modo univoco. Emerge un quadro in cui le intervistate si riferiscono a livelli concettuali diversi, identificando ora i processi, ora gli strumenti, le strategie, gli atteggiamenti facilitanti e ostacolanti. Se l’attenzione è stata prevalentemente orientata alla relazione con le persone beneficiarie dell’aiuto, con l’ascolto attivo che emerge come categoria principale, alcune importanti sottolineature hanno riguardato anche la comunicazione tra pari, sia intraprofessionale che interprofessionale e l’importanza della comunicazione scritta.

Il contributo restituisce l'esperienza dei bandi Never Alone, per un domani possibile, realizzati da alcune Fondazioni per sostenere i minori stranieri non accompagnati giunti in Italia e contribuire a garantire il loro benessere e la loro inclusione. La prima parte del contributo ricostruisce finalità e attività previste dai bandi, mentre la seconda parte fornisce gli esiti e sottolinea gli aspetti di forza della progettazione, così come sono emersi dal processo di valutazione.

Il contributo analizza i modelli di governance scolastica e le dinamiche relazionali tra scuola, comunità di accoglienza e comunità locale, restituendo i risultati dei focus group condotti con docenti e operatori del Nord, Centro e Sud Italia. Un approfondimento specifico è dedicato al contributo del progetto ALI, con un’analisi dell’implementazione dei servizi erogati e dei cambiamenti nei percorsi di apprendimento dei MSNA durante lo svolgimento delle attività progettuali.

Il presente contributo presenta i risultati dei focus group condotti nell'ambito della ricerca condotta con Anffas Lombardia sul servizi residenziali, semiresidenziali e dell'abitare, che hanno coinvolto 43 familiari e caregiver

In questo contributo viene illustrato lo step 2 della ricerca condotta per Anffas Lombardia. Il carotaggio sui 12 enti scelti per lo studio.

In questo contributo vengono presentati i risultati delle 34 interviste condotte con persone con disabilità nei servizi per residenziali, semi-residenziali e per l'autonomia della rete Anffas

Il contributo presenta i risultati della prima fase della ricerca condotta in Lombardia con Anffas Lombardia.

We explore the impact of narratives on beliefs and policy opinions through a survey experiment that exposes US subjects to two media-based explanations of the causes of COVID-19. The Lab Narrative ascribes the pandemic to human error and scientific misconduct in a Chinese lab, and the Nature Narrative describes the natural causes of the virus. First, we find that both narratives influence individual beliefs about COVID-19 origins. More precisely, individual beliefs tend to be swayed in the direction of the version of the facts to which one is more exposed generating a potential source of polarization by exposure. Second, only the Nature Narrative unidirectionally affects policy opinions by increasing people's preferences toward climate protection and trust in science, therefore representing a channel for one-sided polarization by exposure. Finally, we also explore the existence of heterogeneous effects of our narratives, finding that the Lab Narrative leads to opinion polarization between Republican- and Democratic-leaning states on climate change and foreign trade. This indicates the existence of an additional channel that can lead policy opinions to diverge, which we denote polarization by social context.

The chapter discusses a model of social work with unaccompanied migrant children, that emerged from the “Cantiere Futuro” project, aimed at improving the UAM system of reception and integration in Italy by developing the skills and capacities of the professionals involved in this field. The theoretical background of the project is community work. The main idea is that the inclusion of UAMs in the local community requires working not only with young migrants but also with the different actors of the community, linking them, empowering and connecting the different resources. The model is based on personalization, active listening from a cross-cultural perspective, capacity building, participation, networking, and reflective evaluation; each of these must be translated into action in the three levels of social work: with UMCs, within organizations, and with the local community.

Il contributo presenta anzitutto alcuni dati sul passaggio alla maggiore età dei msna in Italia, sottolineando la mancanza di statistiche chiare e ufficiali sul fenomeno. Mentre vi sono dati chiari e precisi sul processo di presa in carico finché sono minorenni, mancano statistiche che diano conto del follow up. Nella seconda parte del contributo viene invece analizzata la letteratura internazionale per mettere in luce i fattori di rischio e di resilienza che accompagnano questa cruciale transizione biografica.

Comparing deaths averted by vaccination campaigns is a crucial public health endeavour. Excess all-cause deaths better reflect the impact of the pandemic than COVID-19 deaths. We used a seasonal autoregressive integrated moving average with exogenous factors model to regress daily all-cause deaths on annual trend, seasonality, and environmental temperature in three Italian regions (Lombardy, Marche and Sicily) from 2015 to 2019. The model was used to forecast excess deaths during the vaccinal period (December 2020–October 2022). We used the prevented fraction to estimate excess deaths observed during the vaccinal campaigns, those which would have occurred without vaccination, and those averted by the campaigns. At the end of the vaccinal period, the Lombardy region proceeded with a more intensive COVID-19 vaccination campaign than other regions (on average, 1.82 doses per resident, versus 1.67 and 1.56 in Marche and Sicily, respectively). A higher prevented fraction of all-cause deaths was consistently found in Lombardy (65% avoided deaths, as opposed to 60% and 58% in Marche and Sicily). Nevertheless, because of a lower excess mortality rate found in Lombardy compared to Marche and Sicily (12, 24 and 23 per 10,000 person-years, respectively), a lower rate of averted deaths was observed (22 avoided deaths per 10,000 person-years, versus 36 and 32 in Marche and Sicily). In Lombardy, early and full implementation of adult COVID-19 vaccination was associated with the largest reduction in all-cause deaths compared to Marche and Sicily.

The paper, starting from a general framework on the theme of Community as it is interpreted by sociology and as it finds explicitness in public policies, illustrates the results of empirical research carried out through a structured questionnaire with open-ended questions administered to about 50 public, private and Third sector's organizations at the national level to investigate the five areas referable to the core principles of Responsible Welfare's proposal: personalization, activation, inclusiveness, territoriality, and reflexivity. Although the theme of community was not the core of the research, it emerged as a central element in respondents' answers. This made it possible to identify the constituent elements of the community from the witnesses' lived experiences of local welfare production: space, tools, and relationships.

The contribution reports the results of a research carried out between June 2020 and May 2022, which was aimed at evaluating an initial trial of the implementation of Family Centres in four territories of Lombardy Region. The innovativeness of the research concerns the analysis approach of the Family Impact Lens that was used. This framework was developed by Purdue University (Indiana) and was adapted for the Italian context (FamILens) on the basis of a rich empirical base, which through participatory processes makes it possible to assess the extent to which services/activities succeed in facilitating families wellbeing according to 5 principles (responsibility, diversity, relationship, stability, involvement). The evaluation made it possible to highlight the strengths and weaknesses of the new services, both in relation to the effectiveness of the partnerships and in terms of the impact achieved on some dimensions of family well-being.