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La Voce analizza i nuovi elementi unificanti del sistema costituzionale a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione (legge costituzionale n. 3 del 2001), che ha eliminato il riferimento all'interesse nazionale, quale limite alla potestà legislativa delle regioni. A seguito di una premessa sulla varietà di significati, contenuti ed effetti della locuzione "interesse nazionale", l'Autore analizza il significato di quest'ultima nelle formulazioni costituzionali italiane (nell'art. 127 della Costituzione del 1948; nella revisione costituzionale sottoposta a referendum nel 2006). L'analisi dell'interesse nazionale come riferimento a generali esigenze di coesione unitaria nella dottrina, è seguita dall'analisi della giurisprudenza costituzionale, con particolare riferimento alle materie "trasversali", ai principi fondamentali, alle norme generali, ai controlli sostitutivi ed ai principi di sussidiarietà e leale collaborazione.

Proposta di un framework di analisi sociologica sul carattere sussidiario della conciliazione famiglia-lavoro

L'attacco alla Costituzione e ai suoi principi richiede un impegno riconducibile a nuove forme di bilanciamento tra solidarietà e sussidiarietà di cui un forte segnale é rappresentato dalla riproposizione dei beni comuni e dal diritto pubblico.

L'articolo illustra e commenta i risultati di una indagine campionaria sui massimi dirigenti dei soggetti di terzo settore, in particolare tratta della forma organizzativa delle associazioni di promozione sociale (APS) nazionali. Dopo una sintetica presentazione delle caratterische strutturali del campione di APS, vengono illustrati i profili biografici dei leader associativi e vengono analizzati diversi indici tra cui: il capitale sociale associativo, il capitale sociale generalizzato, nonché le concezioni di sussidiarietà e le percezioni dei leader associativi circa i possibili sviluppi futuri del settore.

Il saggio ricostruisce il dibattito recente su fisco e spesa sociale e presenta i dati italiani sulla spesa sociale in rapporto alle entrate tributarie, in compararzione con i principali paesi europei per evidenziare specifici problemi di inefficienza, cui di recente si è sommata la diffusione a livello di pubblica opinione di "effetti perversi" di tipo redistributivo, legati al mantenimento di una suddivisione della spesa ormai datata e non corrispondente al tipo di problemi sociali prodotti dalla globalizzazione. nell'ultima parte il saggio indaga sulla possibilità della sussidiarietà fiscale di ovviare ad alcuni dei maggiori problemi evidenziati dall'analisi.

il principio di sussidairietà dalle origini alle più recenti innovazioni nell'ordinamento comunitario. Analisi di diritto positivo, dottrina e giurisprudenza

Il lavoro affronta il rapporto tra i regolamenti statali e le competenze regionali in seguito all’adozione della riforma del Titolo V della Costituzione. In particolare, si analizza la sentenza n. 214 del 2006 della Corte Costituzionale che si occupa dei regolamenti statali all’interno del piú vasto tema della “chiamata in sussidierietà” delle funzioni legislative ed amministrative regionali. Si raffronta così la sentenza indicata, unitamente ad altre pronunce costituzionali, con i test di giudizio affermati dalla sentenza n. 303 del 2003, al fine di evidenziare eventuali discontinuità. Infine si sottolinea il ruolo svolto dal principio di leale collaborazione nell’esercizio delle competenze statali e regionali.

Esposizione della teoria dell'autore secondo cui il welfare state, avendo un carattere e un assetto di tipo hobbesiano, può e deve essere riformato tramite il principio di sussidiarietà

Il Volume analizza il sistema dei raccordi istituzionali nell'evoluzione del sistema italiano.

Il contributo commenta in modo chiaro e sintetico il rilievo del nuovo principio costituzionale di sussidiarietà, privilegiando la ricostruzione che è stata offerta dalle decisioni della Corte costituzionale.