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In light alloy extrusion process, different and conflicting objectives need to be achieved during die design stage in order to obtain an efficient and robust process. Among these, the production of extruded profiles within the required tolerances is of primary importance. A secondary aim, in case of profiles used for structural applications, is to guarantee adequate mechanical characteristics. In addition, the die has to resist without yielding under the selected process conditions. All these requirements are borne by the proper setting of process parameters and by die design. An extensive number of works are reported in literature for process and die design optimization. However, all these publications show the impact of a limited number of input parameters on a specific output that optimize the profile quality or, alternatively, the die life. Just one publication reports the multi-objective optimization of an extrusion process but the methodology is not clearly reported. Aim of this work is to extend this contribution to account for several input and output variables. To this aim, COMSOL Multiphyisics ® has been integrated with modeFRONTIER and the optimized solutions extracted from the Pareto frontier.

Set up of a simple, fast and cheap liquid chromatographic method to separate four macrolides and to quantify their concentrations. It was optimised evaluating mobile phase composition, column temperature and pH to provide the best resolution of these analytes. Preliminary assays are promising and the method is under validation for application to real food samples.

Lo stato di stress ossidativo (OSS) è stato di recente proposto come marker diagnostico per patologie cardiovascolari. È noto come l’OS sia un mancato bilanciamento tra generazione di radicali liberi (o di specie reattive all’ossigeno e all’azoto) e disponibilità di antiossidanti (di natura enzimatica e non) in un sistema biologico o compartimento. L’OSS può essere influenzato da molteplici fattori tra cui: dieta, esercizio fisico, esposizione ambientale/occupazionale e stile di vita quali tabagismo ed alcolismo. Sulla base dello studio di singole specie radicaliche, è stato osservato come un elevato OSS sia coinvolto nella genesi di placche aterosclerotiche, e disfunzioni endoteliali, creando un vero circolo vizioso. Nei nostri laboratori è stato di recente sviluppato un metodo per la determinazione dell’OSS direttamente su sangue periferico attraverso una metodica EPR basata sull’uso di una sonda radicalica (Radical-Probe-EPR). La sonda radicalica, bis(1-idrossi-2,2,6,6-tetrametil-4-piperidinil)decandioato di-cloridrato, reagisce istantaneamente e quantitativamente con i radicali centrati sull’ossigeno (inclusi il superossido e perossinitrito), generando un nitrossido sufficientemente stabile da poter essere misurato mediante spettroscopia EPR. Questa metodica minimizza le problematiche legate all’invasività, instabilità e specificità verso singole specie radicaliche riscontrate con i convenzionali “spin-trap”. Il Levosimendan, è un nuovo farmaco inotropo-vasodilatatore, usato nello shock cardiogeno che non aumenta il consumo di ossigeno, ha lunga durata d’azione (metaboliti attivi) e una migliore tolleranza rispetto ad altri farmaci somministrati in simili condizioni cliniche (dobutamina). La terapia è iniziata in unità coronarica sotto monitoraggio medico e laboratoristico; nell’arco temporale di un anno solare nella nostra unità coronarica sono stati trattati 15 pazienti con questo farmaco. In questo studio sono stati reclutati 5 pazienti (4 maschi ed 1 femmina), che, per la loro criticità clinica, necessitavano di trattamento. Il Levosimendan è stato somministrato in bolo alla dose di 12 microgrammi/Kg/10 minuti e successivamente, in infusione per 24 ore, 0.1 microgrammi/Kg/minuto. Dopo 1, 6 e 24 ore sono stati effettuati prelievi di sangue venoso immediatamente esposti con la sonda per la successiva indagine EPR durante monitoraggio emodinamico con linea arteriosa e catetere di Swan-Ganz in arteria polmonare. Il miglioramento riscontrato in questi pazienti in termini di riduzione dell’OSS andava da 30% ad un 55% alla ventiquattresima ora, e parallelo miglioramento dell’emodinamica. Il guadagno, in termini di ripresa di funzionalità ventricolare sinistra e condizioni cliniche generali, era già visibile alla sesta ora, anche se maggiore alla ventiquattresima ora. Questi risultati preliminari suggeriscono come il Levosimendan migliori la prognosi clinica dei pazienti sottoposti a trattamento anche attraverso una riduzione dello stress ossidativo.

Studi epidemiologici suggeriscono che una dieta ricca di frutta e verdura, per la presenza di innumerevoli molecole naturali (phytochemicals), sia in grado di prevenire danni di tipo ossidativo quali tumori, disfunzioni cardio-circolatorie, reumatismi e malattie neurodegenerative. I phytochemicals avrebbero pertanto un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di cancro, soprattutto per azione a livello dei meccanismi di difesa primaria della cellula. Una delle strategie chemiopreventive più evocata prevede un incremento della clearance di carcinogeni chimici ubiquitari, mediante induzione selettiva degli enzimi detossificanti (fase II del metabolismo) e/o inibizione di quelli bioattivanti (fase I), principalmente a livello epatico, da parte di specifici xenobiotici. Tra le sostanze più studiate in questo contesto vi sono sicuramente i composti fenolici. Al fine di studiare l’attività chemiopreventiva complessiva della pesca (cultivar Stark Red Gold), in relazione al contenuto in composti fenolici, ratti maschi del ceppo Sprague Dawley sono stati trattati per os, sia con liofilizzato di pesca in toto (250 e 500 mg/kg p.c., 2 volte/die per 7 e 14 gg consecutivi), sia con estratto di pesca (2.5 e 5 ml/kg p.c., 2 volte/die per 7 e 14 gg). La caratterizzazione qualitativa e quantitativa del profilo fenolico dell’estratto di pesca è stata ottenuta mediante analisi HPLC in fase inversa, ed ha riguardato entrambe i tessuti eduli (epicarpo e mesocarpo) di frutti giunti alla maturazione di consumo. L’indagine analitica sul profilo fenolico dei frutti considerati segnala la presenza di circa 10 composti principali appartenenti alle classi degli acidi cinnamici, flavanoli, flavonoli e cianidine. Le concentrazioni medie del complesso dei composti fenolici estratti si attestano su valori di 3 mg/g p.s. nella polpa e 7 mg/g p.s. nella buccia. Su frazioni microsomiali epatiche è stata studiata la modulazione del sistema monoossigenasico citocromo P450 dipendente (CYP) e di enzimi di fase II. I risultati ottenuti in seguito a trattamento sia con pesche in toto sia con estratto indicano un marcato effetto inattivante su diverse isoforme CYP. Per la componente post-ossidativa, i risultati mostrano un modesto effetto induttivo a carico della UDP-glucuronosil transferasi; al contrario, per la glutatione S-transferasi è stato registrato un significativo calo. Tali risultati, oltre a fornire una caratterizzazione metabolica (fingerprint) indotta dalla pesca e dall’estratto fenolico, totalmente assenti nella letteratura scientifica, forniscono indicazioni circa il meccanismo dell’attività protettiva di questo frutto. I risultati comparabili ottenuti tra le due matrici suggeriscono il predominante ruolo dei phytochemicals di natura fenolica nel determinare l’effetto biologico complessivo del frutto.

Hydrogen-potassium adenosine triphosphatase (H+/K+-ATPase)-target of omeprazole family members- present in gastric parietal cells, plays an essential role in the formation of HCl. It belongs to a family of P-type cation-transporting ATPases also including Ca2+-ATPase and Na+/K+ -ATPase. A 54 years old woman with a mildly degree hypertension (not pharmacologically treated), familiarity for CAD (father deceased after an AMI at the age of 60) and Helicobacter pylori positive gastritis, previously treated with antibiotics and antacid drugs, had being suffering for about two weeks for a gastric pyrosis recurrence. She started oral therapy with omeprazole 20 mg/die, but, still symptomatic, she was treated i.v. with ranitidine and spasmolytics. However, 8 days later, aspecific thoracic pain sensitive to deep inspiration, movements and digital pressure occurred. The ECG didn’t show any sign of acute ischemia and necrosis enzymes were normal. Furthermore, she was treated i.v. with 30 mg ketorolac, and 30 minutes later with 40 mg omeprazole. After few minutes, the patient had ventricular fibrillation, interrupted with a single 200 J DC-shock, and treated with magnesium sulphate in repolarizing solution i.v. The patient maintained always stable sinus rhythm: no further arrhythmias were recorded during her hospitalization and she kept asymptomatic. There were no signs of ischemia at ECG; all ematochemical parameters (CK, CK-MB, LDH, myoglobin and TnI), serum electrolytes, D-dimer and protein C reactive were always normal. In addition to routine laboratory tests, a peripheral blood sample for genetic analysis was taken with patient informed consent. To assess if clinical drugs-related side effects could be ascribe to genetic CYP-dependent drug metabolizing polymorphisms, DNA sample was analyzed. PCR-RFLP and sequencing of mutated CYP2C19 (variants: *2 and *3) and 3A4 (*1B, *2 and *3) alleles isoforms were performed. The homozygous mutations of both CYP isoforms recorded can be responsible of the abnormal omeprazole level and the consequent toxicity. In other words, high plasmatic level of this drug, not adequately metabolized, could target other receptors structurally similar the ones present in the stomach. So due the individual metabolic fingerprint when more than one principal metabolic pathway is “disrupted” serious side effects could be expected.

Epidemiological and animal studies linking high and varied fruit and vegetable intake to lower cancer risk, suggest the theoretical possibility that regular, long-term mass administration of isolated naturally occurring dietary constituents can provide a means of controlling cancer incidence. Although no exact mechanism of molecular chemoprotection is known, it is believed that the up-regulation of phase-II metabolizing enzymes by phytoalexins, such as sulforaphane - released from its thioglucoside natural precursor, glucoraphanin, by myrosinase hydrolysis – an isothiocyanate found in Cruciferae, could provide a defence against carcinogens.With the aim to verify such hypothesis, the effects of glucoraphanin supplementation on xenobiotic metabolizing enzymes were thus investigated in male and female Sprague-Dawley rats (aged 6-7 weeks, 150±15 g) receiving per os daily either 24 or 48 mg/kg b.w. glucoraphanin and, for comparison, either 120 or 240 mg/kg b.w. of the palmizio cauliflower extract (PCE – OD74 containing the same amount of glucoraphanin) for four consecutive days; controls received saline only and liver microsomes tested for various CYPs.Glucoraphanin slightly affected phase-II “detoxifying” enzymes, but powerfully induced phase-I bioactivating enzymes (P

none 8 no The rhizome of the Zingiber officinale Roscoe, a biennial herb growing in South Asia, is commonly known as ginger. Ginger is used in clinical disorders, such as constipation, dyspepsia, diarrhoea, nausea and vomiting and its use is also recommended by the traditional medicine for cardiopathy, high blood pressure, palpitations and as a vasodilator to improve the circulation. The decoction of ginger rhizome is widely used in Ayurvedic medicine. In this papery by high-performance liquid chromatography, we have seen that its main phytomarkers were 6-gingerol, 8-gingerol and 6-shogaol and we report the effects of the decoction of ginger rhizome on cardiovascular parameters and on vascular and intestinal smooth muscle. In our experimental models, the decoction of ginger shows weak negative inotropic and chronotropic intrinsic activities but a significant intrinsic activity on smooth muscle with a potency on ileum is greater than on aorta: EC50 = 0.66 mg/mL versus EC50 = 1.45 mg/mL. mixed Leoni, Alberto; Budriesi, Roberta; Poli, Ferruccio; Lianza, Mariacaterina; Graziadio, Alessandra; Venturini, Alice; Broccoli, Massimiliano; Micucci, Matteo Leoni, Alberto; Budriesi, Roberta; Poli, Ferruccio; Lianza, Mariacaterina; Graziadio, Alessandra; Venturini, Alice; Broccoli, Massimiliano; Micucci, Matteo