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Presentiamo i risultati di un sistema integrato di metodologie geofisiche finalizzate all'espolorazione a media profondità del sottosuolo, analizzand la possibilità di integrazione delle metodologie a diverso grado di risoluzione e penetrazione. Si presenta poi un caso di studio relativo ad un sistema di acquiferi nel Nord-Est Italia.

Salt contamination in the coastlands surrounding Venice Lagoon (Italy) and Laizhou Bay (Shandong Province, China) is generally the result of the complex relationship between fresh, continental groundwaters, paleo-saltwaters in deep aquifers, marine waters, and the seawater encroachment upstream from the river mouths. Saltwater intrusion is also enhanced by the presence of ancient, sandy, buried paleo-channels that act as preferential pathways for groundwater flow and solute transport. The characterization of these hydro-geo-morphological features, considering both the architecture and the pore water quality, is an issue of paramount importance. In this work, after a short overview of the saltwater contamination occurrence that affects the coastlands of Venice Lagoon and Laizhou Bay, we report on the preliminary results of a Very High Resolution Seismic and Continuous Electrical Tomography test carried out in very shallow water (about 1 m) in the Venice Lagoon to test a technique suitable for the better understanding of the surficial-groundwater mixing process. The combined analysis of the two data sets highlights a correlation between lithostratigraphic discontinuities and heterogeneity in the fluid filling the subsurface. The promising results obtained in the Italian site support a prompt use of this integrated methodology on the Chinese study area too.

Nell'ambito del Programma di studio "La laguna di Venezia nel quadro dei cambiamenti climatici, delle misure di mitigazione ed adattamento e dell'evoluzione degli usi del territorio", il Progetto SHALLOWS "Indagini nel sottosuolo olocenico della laguna di Venezia" è stato avviato nel contesto dell'Attività: "Analisi delle componenti a scala locale del relative sea level rise alla luce degli scenari globali di sviluppo futuro considerati dall'IPCC". Questo progetto prevede l'estensione all'area lagunare centrale delle indagini del sottosuolo lagunare condotte nell'area meridionale dalla Linea di Ricerca 3.16, nel precedente programma di ricerca CORILA (2004-2006). Le indagini verranno principalmente condotte nei bassifondi attraverso rilievi sismici ad altissima risoluzione, analisi sedimentologiche e geomorfologiche. In particolare saranno investigati in dettaglio alcuni siti chiave dove sono presenti strutture geomorfologiche sepolte, ad esempio sistemi deltizi e di argine-canale. In questo articolo vengono presentati scopi ed obiettivi della ricerca e riportati alcuni esempi di risultati relativi alle indagini preliminare effettuate nella fase di programmazione delle campagne di rilevamento geologico.

Dai depositi lacustri della Tierra del Fuego e della Patagonia meridionale si possono ricostruire le variazioni climatiche e gli ambienti del passato. Recenti campagne geofisiche e geologiche rivelano come la coltre di ghiaccio che un tempo copriva buona parte di questo settore meridionale dell’America del Sud, abbia subito una serie di avanzamenti e ritiri a partire dall’Ultimo Massimo Glaciale. Queste dinamiche sono ricostruibili sia attraverso le geometrie delle sequenze sedimentarie, sia attraverso le geometrie delle sequenze sedimentarie, sia attraverso approfondite analisi geochimiche e mineralogiche condotte su carote prelevate dal fondo dei laghi. Fil: Lodolo, Emanuele. Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Italia Fil: Baradello, L.. Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Italia Fil: Caffau, M.. Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Italia Fil: Grossi, M.. Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Italia Fil: Lippai, Horacio Francisco. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Oficina de Coordinación Administrativa Ciudad Universitaria. Instituto de Geociencias Básicas, Aplicadas y Ambientales de Buenos Aires. Universidad de Buenos Aires. Facultad de Ciencias Exactas y Naturales. Instituto de Geociencias Básicas, Aplicadas y Ambientales de Buenos Aires; Argentina Fil: Tassone, Alejandro Alberto. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Oficina de Coordinación Administrativa Ciudad Universitaria. Instituto de Geociencias Básicas, Aplicadas y Ambientales de Buenos Aires. Universidad de Buenos Aires. Facultad de Ciencias Exactas y Naturales. Instituto de Geociencias Básicas, Aplicadas y Ambientales de Buenos Aires; Argentina Fil: Menichetti, Marco. Università di Urbino; Italia

The Project "Application of innovative of very high resolution seismic methodologies in shallow waters aimed at the study of the subsoil of the Venice Lagoon" allowed the characterization of the Late Pleistocene and Holocene depositional sequences with a detail, that has never been reached in the past. A boat, particularly suitable for very high resolution seismic survey in shallow water (less than 1 m deep) has been fully equipped and tested. It allowed to carried out surveys of specific areas of the Lagoon that have never been investigated in the past. Moreover a seismo-stratigraphic model of the lagoon and gulf of Venice subsoil has been performed. The seismic acquisition system allowed to investigate the subsoil down to 30-40 m deep. The new data provided significant geological features related to the Late Pleistocene and Holocene evolution of the investigated areas: the southern lagoon, the Lido and Chioggia inlets and part of the shelf of the Gulf of Venice.

Mediante un sistema di prospezione sismica ad altissima risoluzione per rilievi su bassi fondali (meno di 1 m di profondità), integrato con l'analisi di carotaggi, è stato possibile ricostruire l'assetto stratigrafico tardo Pleistocenico ed Olocenico della Laguna di Venezia fino a -20 m s.l.m. con una risoluzione di circa 10 cm ed individuare strutture geomorfologiche sepolte e subaffioranti finora sconosciute, quali incisioni fluviali, sistemi argine-canale, paleocanali lagunari ed antichi cordoni litoranei. I risultati delle indagini hanno fornito nuovi elementi utili per capire l'evoluzione olocenica del territorio ed hanno messo chiaramente in evidenza che le diversioni fluviali indotte dall'uomo nel corso dell'ultimo millennio hanno innescato drastici cambiamenti nel regime sedimentario della laguna ed ampiamente influito sulle sue modificazioni morfologiche avvenute nel corso dei secoli.