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Nella consapevolezza di appartenere ad una realtà associativa di lunga storia e grande prestigio, che svolgeinter aliaun’attività editoriale di primo piano, siamo costantemente proiettati alla crescita e al miglioramento di unostatus quosempre perfettibile. Nasce con queste premesse la nuova collana editoriale “Ricerche, Indagini e Studi di Archeologia” (R.I.S.A.), che diventa lo strumento attraverso il quale la Società Archeologica Veneta OdV può ora divulgare quei lavori monografici che sovente in passato erano oggetto di supplementi alla Rivista. Questa scelta nulla vuol togliere adArcheologia Veneta, che nel tempo ha ospitato nei suoi numeri speciali lavori di alto livello, ma si tratta anzi di un’iniziativa editoriale mirata da una parte a dare maggior risalto a ricerche degne di pubblicazioni di ampio respiro e dall’altra a non togliere spazio ai lavori di sintesi che annualmente rientrano nell’indice della nostra Rivista. Non solo, la creazione di un’apposita sede editoriale vuole essere anche un volano, uno stimolo e un ulteriore canale per agevolare studiosi e ricercatori a divulgare quei lavori che il nostro Comitato Scientifico valuterà essere meritevoli. Altro elemento che ci piace sottolineare è il carattere prettamente digitale di questa collana, con lo scopo di proiettare al futuro i nostri valori e la nostra tradizione. “Guardare al futuro con un piede nel passato” è uno slogan che può efficacemente riassumere ilsentimentche ha accompagnato la progettazione e la nascita di R.I.S.A. Questo primo volume della collana è significativo sotto diversi punti di vista:in primisrappresenta un omaggio ad una personalità iconica per il nostro sodalizio. Anna Maria Chieco Bianchi ha percorso ogni centimetro di quel sentiero che è la storia della Società Archeologica Veneta e lo ha fatto con l’energia deltrekkere la passione dell’escursionista. Fin dal 1972, quando il nucleo embrionale della Società Archeologica Veneta iniziò ad operare in seno all’Archeoclub d’Italia, il contributo propositivo e fattivo di Anna Maria non è mai venuto meno e, ancora oggi, il suo interesse risulta prezioso e rassicurante. La sua voce si è fatta sentire non solo negli anni in cui la nostra Società si è costituita, ma anche in tempi recenti ed è vivo il ricordo del suo accorato intervento con cui, in una delle assemblee più sofferte della storia della SAV, ha voluto sostenere le nostre iniziative, auspicando una rinascita della Società che, non senza fatica, stiamo cercando di realizzare. Un ultimo aspetto peculiare da evidenziare, in linea con il titolo della Giornata di Studi di cui il presente volume pubblica gli Atti, è quello sinergico. La collana R.I.S.A. vuole porsi come contenitore e fucina di ricerche non solo intersecanti l’archeologia, ma anche tangenti o parallele alla materia. Esemplare in tal senso risulta allora questo primo volume della serie, esito di una giornata emozionante dal punto di vista sia personale che scientifico, ma soprattutto di un convegno frequentato da personalità di primo piano appartenenti a diversi Enti e Istituti di ricerca e di tutela, che – riunitesi con l’intento di onorare Anna Maria Chieco Bianchi – hanno avuto modo di confrontarsi e di aggiornarsi sui temi più caldi e più cari al panorama archeologico veneto. Per questo motivo, affinché la giornata possa rappresentare un punto di partenza per ulteriori spunti, abbiamo ritenuto fondamentale divulgarne i contenuti in questo volume monografico.

Il progetto si inserisce in una più ampia ricerca in corso da tempo e programmata per successivi segmenti, che si prefigge di studiare e valorizzare tutta la documentazione monetale della Regione Friuli Venezia Giulia. Nella fattispecie si è lavorato sul patrimonio numismatico conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, in particolare riguardante il periodo tra il II sec. a.C. e l’invasione dei Marcomanni del 169- 170 d.C. In concreto, sono state catalogare e riordinate quasi 5.000 monete, confluite in una monografia inserita nella collana “Ritrovamenti Monetali di età Romana del Friuli Venezia Giulia” (RMRFVG). Tale studio, oltre a rendere noti dati inediti, permette di avanzare ipotesi sul momento dell’arrivo del divisionale celtico e romano ad Aquileia, sulla sua funzione economica (riserva del valore, mezzo di scambio, misura del valore), e sul suo diffondersi in vari contesti e momenti (romanizzazione, persistenze del celtismo, contatti e scambi con regioni finitime), valorizzando non solo la storicità e il ruolo economico di una colonia molto attiva nel processo di romanizzazione fin dal II secolo a.C., ma anche il patrimonio museale che dispone ora di uno strumento in più per far conoscere questo settore di ricerca a vari livelli (scientifico, didattico, turistico).

The contribution illustrates the circumstances of the discovery of a Roman aureus in the so called Riviera del Brenta area and analyzes its state of conservation and its particular mutilations, suggesting for them a possible chronological and functional interpretation.

The Montello hill, one of the oldest settlements in the Veneto region, which given us countless fi nds over the years, is analyzed for the first time from a numismatic point of view. Coin finds are sporadic and detached from the archaeological context but provide interesting food for thought and for future research, as well as confirming the scientific importance of this area.

The new discovery of a coin hoard in a rural area of eastern Veneto’s region, turned on the spotlight on an area that in ancient times must have been of considerable importane. The characteristics of the find point out significant interpretative elements and connote interesting implications that contribute to review the approach with which we have so far dealt with the study of economic monetary history of Roman Venetis, suggesting an overhaul of the acquired convictions.

La scoperta di un tesoro di denari repubblicani in un'area periferica del Veneto sud orientale, pone le basi per nuove riflessioni e inedite considerazioni non solo sulla storia monetaria della Venetia romana, ma anche sull'ampiezza delle conseguenze delle politiche economiche intraprese dall'Urbe.

A distanza di circa trent’anni dal Convegno Internazionale di Milano, il primo in Italia dedicato al tema “La Numismatica e il Computer”1 e a un decennio dal Convegno “Monete in Rete” svoltosi a Bologna, viene fatto un bilancio sullo status quo in materia e sulle prospettive future.

The origin of Ferrarese coinage is still unclear and not completely explained. Through the examination of a range of documentary sources and the archaeometrical and stylistic analysis of coins and archaeological evidence, this paper seeks to suggest a new chronology of the minting right granted to the Comune of Ferrara by the Emperors, and consequently of the earliest series of the denari ferrarini. This new chronology also implies a new interpretation of the political and economical aspect of the coinage of the city in the XII and XIII centuries.

Schede catalografiche dei reperti numismatici

Il contributo formula un'ipotesi interpretativa in merito alla dispersione geografica dei rinvenimenti monetali analizzati nel volume.

UNA VARIANTE STILISTICA NEI DENARI COMUNALI POTREBBE INDIVIDUARE SINERGIE ECONOMICHE E MONETARIE PRIMA NOTE SOLAMENTE ATTRAVERSO LA DOCUMENTAZIONE SCRITTA.