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The SARS-CoV-2 epidemic has been extended by the evolution of more transmissible viral variants. In autumn 2020, the B.1.177 lineage became the dominant variant in England, before being replaced by the B.1.1.7 (Alpha) lineage in late 2020, with the sweep occurring at different times in each region. This period coincided with a large number of non-pharmaceutical interventions (e.g. lockdowns) to control the epidemic, making it difficult to estimate the relative transmissibility of variants. In this paper, we model the spatial spread of these variants in England using a meta-population agent-based model which correctly characterizes the regional variation in cases and distribution of variants. As a test of robustness, we additionally estimated the relative transmissibility of multiple variants using a statistical model based on the renewal equation, which simultaneously estimates the effective reproduction number R. Relative to earlier variants, the transmissibility of B.1.177 is estimated to have increased by 1.14 (1.12-1.16) and that of Alpha by 1.71 (1.65-1.77). The vaccination programme starting in December 2020 is also modelled. Counterfactual simulations demonstrate that the vaccination programme was essential for reopening in March 2021, and that if the January lockdown had started one month earlier, up to 30 k (24 k-38 k) deaths could have been prevented. This article is part of the theme issue 'Technical challenges of modelling real-life epidemics and examples of overcoming these'.

Con il documento "Le prospettive della digitalizzazione per lo sviluppo sostenibile del territorio rurale" il Comitato Consultivo dei Georgofili sulla digitalizzazione in agricoltura, presieduto da Gianluca Brunori di PAGE, presenta una serie di proposte a cui l'Accademia si impegnerà a dare seguito attraverso specifiche iniziative. Con questo documento, il Comitato consultivo sulla digitalizzazione agricola dell’Accademia dei Georgofili intende proporre un quadro concettuale, alcuni elementi di evidenza empirica e le prime riflessioni sulle prospettive per la digitalizzazione in agricoltura e nelle aree rurali. I contenuti del documento sono orientati agli obiettivi delle politiche europee (Council of the European Union, 2020) e nazionali (Dipartimento per le Politiche Europee, 2021), i quali mostrano una forte attenzione nei confronti dei processi di trasformazione digitale. Il documento sottolinea l'importanza di coordinare gli interventi relativi alla digitalizzazione intorno agli obiettivi dello sviluppo sostenibili e di adottare un approccio sensibile alla diversità dei territori rurali e delle caratteristiche delle imprese agricole attraverso percorsi partecipativi.&nbsp

Obiettivo. Lo scopo del presente lavoro è quello di illustrare un particolare metodo di espansione delle creste alveolari atrofiche, e di analizzarne vantaggi e svantaggi. Metodi. L’aumento di spessore viene ottenuto con l’aiuto di una serie di espansori-compattatori a vite, che non asportano osso dal sito implantare, quando questo risulta di spessore esiguo ma consentono di posizionare un impianto di diametro corretto. Il caso clinico presentato è caratterizzato da una moderata atrofia orizzontale della cresta edentula mandibolare. Risultati. Questa tecnica ci ha permesso di posizionare un impianto adeguato una volta ottenuto una sufficiente espansione. Non sono state effettuate osteotomie di scarico, riducendo così le complicanze intra e postoperatorie. Discussione e Conclusioni. Gli espansori-compattatori a vite migliorano la qualità e la quantità di osso attorno all’impianto, e tale l’intervento risulta tollerato bene dal paziente.

We present the clinical case of a patient, CT of 35 years came to our observation for the appearance of a recurrent mucocele on the lower lip. The mucocele or retention cyst is a benign lesion of minor salivary glands characterized by swelling, which can vary from a few millimeters to several centimeters, as determined by retention of secretion due to partial or total obstruction of an excretory duct. Current thinking is that the mucocele is formed due to traumatic events or inflammatory, malformation of the excretory duct or parenchyma of the minor salivary glands. Once framed the patient from a clinical point of view we performed surgery, which provides complete enucleation of the lesion by about 7 mm. The clinical suspicion was confirmed by histological diagnosis as extra-ductal mucocele. After about six months after surgery, at complete healing, resulted a residual imperfections with a loss of substance in the area. To eliminate this difect, poorly tolerated by the patient, we decided to use a filler of hyaluronic acid, which, although it is an absorbable material, results in an excellent appearance and does not expose to complications like the use of inducible permanent.

Presentazione di un caso clinico di una paziente affetta da valvulopatia polmonare con lesione ulcerativa del fornice mandibolare causato da una protesi incongrua.

Le neoformazioni di origine dentaria sono lesioni benigne, la cui crescita è di tipo espansivo ma non infiltrativo. L’espansione di queste neoformazioni avviene a discapito della spongiosa dell’osso che le contiene e può portare non solo alla dislocazione dei tessuti molli contigui ma, nel caso di neoformazioni di origine dentaria con sede mandibolare, anche alla dislocazione di strutture anatomiche importanti quali il fascio vascolo-nervoso. Lo scopo del nostro lavoro è quello non solo di analizzare i rapporti che possono intercorrere tra il fascio vascolo-nervoso del canale mandibolare e questo tipo di lesioni ma anche di evidenziare le possibili complicanze scaturite dal loro intimo rapporto, al fine di stabilire un corretto piano terapeutico che possa ridurre al minimo gli eventuali possibili disturbi neurosensoriali post-operatori. E stato condotto uno studio clinico-analitico su 40 TAC, eseguite con la metodica Dentascan, di grosse lesioni osteolitiche mandibolari che avevano determinato la dislocazione più o meno marcata del canale mandibolare. Tale dislocazione è risultata avvenire secondo un vettore che ha una componente linguale (pura o apico-linguale) nel 55% dei casi; in taluni casi ( 9 su 40 pari al 22,5%) è associata, inoltre, alla completa erosione del sepimento osseo che normalmente separa la parete della lesione dal canale mandibolare (lesione “fusa” col canale). In conclusione, quindi, risulta evidente che l’enucleazione di tali lesioni deve prevedere una corretta valutazione preoperatoria della lesione osteolitica, mediante indagini strumentali accurate, ed una perfetta conoscenza dell'anatomia locale, requisiti fondamentali per la minimizzazione delle complicanze neurologiche intra e post-operatorie.

Per frattura patologica si intende un’interruzione della continuità ossea secondaria ad un processo patologico che ha determinato, con il suo sviluppo, la progressiva distruzione della compagine ossea interessata. La frattura de qua è definita anche spontanea, perché può insorgere secondariamente all’attività fisiologica dell’apparato stomatognatico. I fattori che possono determinare un indebolimento del segmento osseo e predisporlo ad eventuali fratture patologiche, sono distinti in generali e locali. Viene presentato un caso clinico di un pz. giunto alla nostra osservazione per la presenza di una fistola cutanea in regione sottomentoniera. Alla visione dell’opt si osserva attorno all’inclusione del 3.3, una neoformazione radiopaca ad esso associata ed un’area di radiotrasparenza, che si estende fino all’apice del 3.4. Tale quadro clinico mostra una interruzione del margine inferiore della mandibola, che la può predisporre ad una frattura. Al fine di individuare i limiti della lesione, si pratica una Tac Denta-Scan, che mostra la continuità del margine inferiore della mandibola. L’intervento ha previsto la rimozione, attraverso una breccia ossea contenuta, dell’odontoma, dell’elemento incluso e della lesione cistica. Il maggior impegno nella diagnosi viene ampiamente compensato dalla conservazione dell’integrità mandibolare e dalla possibilità di evitare di ricorrere alla contenzione con placche e viti, che aggiungono costi alla terapia e disagio al paziente.

We present a new treatment algorithm aimed to assist surgeons to develop a rational diagnostic protocol and establish effective conservative surgical management in patients with mandibular ameloblastoma. Fifteen consecutive cases treated by conservative management were reviewed. Data collected included age, sex, symptoms and signs at diagnosis, anatomical distribution of the lesions, numbers and types of operations, number of recurrences, and duration of follow-up post-operatively. Curettage was the first operation for all patients and they were closely followed-up post-operatively. During the follow-up period (4-10 years), small recurrences were diagnosed early in 7 patients who were treated by radical surgery including marginal or "box" resection. No further recurrences were observed after the second operation. When detected early, recurrences are small and surrounded by a large amount of uninvolved normal bone so it is possible to manage them with a radical resection, so lowering the risk of further recurrence and avoiding severe cosmetic and functional problems.

Translations [German, Spanish, Portugese, Japanese] AUTOR(EN): Gilberto Sammartino, MS,DDS*, Antonio Della Valle, DMD**, GaetanoMarenzi, DMD, PhD***, Salvatore Gerbino,PhD#, Massimo Martorelli, PhD##, Alessan-dro Espedito Di Lauro, DMD, PhD###, Fran-scesco Di Lauro, MD, DDS###. * A.O. Pro-fessor, ‘Federico II‘ Universitat von Neapel,medizinische Fakultat, wissenschaftlicheAbteilung Zahnheilkunde und Gesichts- undKieferchirurgie, Neapel, Italien. ** Privatpraktizierender Arzt, Caserta, Italien. *** Stu-dent der Oralchirurgie, ‘Federico II‘ Univer-sitat von Neapel, medizinische Fakultat, wis-senschaftliche Abteilung Zahnheilkunde undGesichts- und Kieferchirurgie, Neapel, Italien.# Assistenzprofessor, ‘Federico II‘ Universitatvon Neapel, technische Fakultat, Abteilung furIndustrieentwicklung und -management,Neapel, Italien. ## Assistenzprofessor, Univer-sitat von Cassino, technische Fakultat, Abtei-lung fur Mechanik-, Struktur-, Territori-alkunde. ### Assistenzprofessor, ‘Federico II‘Universitat von Neapel, medizinischeFakultat, wissenschaftliche AbteilungZahnheilkunde und Gesichts- und Kieferchiru-rgie, Neapel, Italien. #### Professor, ‘Fed-erico II‘ Universitat von Neapel, medizinischeFakultat, wissenschaftliche AbteilungZahnheilkunde und Gesichts- und Kieferchiru-rgie, Neapel, Italien. Schriftverkehr:GaetanoMarenzi, DMD, Via Lepanto 46, 80125Neapel, Italien. Telefon: 39 - 081 5930107.eMail: gaetano.marenzi@tiscali.itStereolithographie in der Oralimplantologie: ein Vergleich chirurgischer FuhrungenZUSAMMENFASSUNG: Zielsetzung: Die vorliegende Abhandlung stellt die Stereo-lithographie als Einsatzmittel in der Oralimplantologie vor. Die Stereolithographie ist eineneue Methode, bei der durch gezielte Erhartung eines UV-sensitiven Flussigharzes ge-genstandliche Modelle entstehen, so dass die tatsachlichen anatomischen Gegebenheitenvon Ober- und Unterkiefer nachgeahmt werden. Mit Hilfe dieser Modelle konnen Fuhrun-gen geschaffen werden, die eine exakt gleiche Setzung der Implantate beim Patienten wiebei der Planungscomputersimulation ermoglichen. Materialien und Methoden: Einer 70Jahre alten Patientin mit gutem Allgemeingesundheitszustand und schwerer Unterkiefer-knochenatrophie wurde mit einer Deckprothese unter Verwendung von zwei BranemarkImplantaten als Stutzen behandelt. Fur diese Wiederherstellungsbehandlung wurden zweiunterschiedliche operative Planungsmethoden in Erwagung gezogen: a) Herstellung einerchirurgischen Fuhrung unter Auswertung der klinischen Aspekte. b) Die chirurgischeFuhrung als Ergebnis einer stereolithographischen Studie. Ergebnisse: Eine exakte Pla-nung des Chirurgieablaufs kann mit der Knochendichte und den Ausmessungen inVerbindung stehende eventuelle Probleme verringern. Auserdem ist anzumerken, dass diebehandelnden Arzte durch Anwendung der sterolithographischen Studie die Befestigun-gen ideal im Knochen verankern konnten. Schlussfolgerungen: Basiert man die Opera-tionsvorbereitungen auf stereolithographische Erkenntnisse, kann von einem sicherenAblauf ausgegangen werden, was viele Vorteile erbringt. Der biologische und therapeu-tische Vorteil dieses technologischen Behandlungsansatzes liegt in der Vereinfachung deranatomischen Behandlungsvorbereitungen bei gleichzeitig verbesserterImplantierungssicherheit.SCHLUSSELWORTER: Chirurgieplanung, Kieferatrophie, schnelle Prototyperstellung,anatomische Modelle