VALORIZZAZIONE TURISTICO-RICETTIVA DELLE RISORSE TERMALI DELL’ACQUA CALENA E DEL FIUME SAVONE DI FRANCOLISE Emma Buondonno1, Roberta Crescenzo2, Antonio Diana3, Marco Rendina4 1Professore associato/UNI Napoli “Federico II”, Fac. Architettura, Dip. di Progettazione Urbana e di Urbanistica - via Forno Vecchio 36, Napoli, E-mail emma.buondonno@unina.it 2Laureanda 5UE/ UNI Napoli “Federico II”, Fac. Architettura, E-mail crescenzoroberta@hotmail.it 3Docente a contratto/ UNI Napoli “Federico II”, Fac. Architettura, E-mail dianantonio@virgilio.it 4Agr./ UNI Napoli “Federico II”, Fac. Med. Veterinaria, DISCIZIA, E-mail m_rendina@virgilio.it Abstract The project concerns the area situated in the municipality of Francolise, in Caserta’s province, in the heart of Agro Caleno, a town of 5.000 inhabitants and 44 square kilometres; this will be elaborated as a natural and human setting. The planning idea has the purpose of formulating hypothesis about a future use of the area called “Acqua Calena”, anciently famous place for property of his mineral-thermal water, and, following, for the bottling of this water. The aim is to think about the past and to be able to create new opportunities for the retraining and reusing helping the environment. Francolise’s mineral water is of the type “carbon mineral calcium bicarbonate effervescent natural” rich in bicarbonate, minerals, fluoride and iron. The use of this water prevents and helps the treatment of gastro enteric, cardiovascular and osseous systems diseases. Acqua Calena thermal resources touristic-receptive enhancement advances with environmental restoration and the restoration of the Savone River water system. This project wants to show on one hand the natural territorial features, thermal water and water system, on the other wants to save the historical appearance of the thermae, the mill and the ancient tavern architecture. The restoration project, of “Nature” and “History”, wants to move on this way respecting the environment with through compatible environmental technologies, energy efficiency interventions, using renewable energy sources, so that this area will be independent for energetic aspects; everything will be done adopting environmental engineering and bio architecture techniques. The object of the thermal site is the recovery of historical memory by refunding of spaces to their original functions or to a morphologically and functionally other compatible one. The architectural restoration of the thermae, the mill and the ancient tavern comes from the environmental restoration of Savone River water system, inside the bigger project of Naturalistic-Fluvial Park in Francolise. Environmental project wants, therefore, the naturalistic restoration and recovery of “Fluvial Park” considered as a unicum in landscape and environmental macrosystem of the Agro Caleno, precious and necessary resources in the urban contest with his functions and his historical and architectural emergences. PREMESSA L’intervento proposto intende fornire ipotesi per la futura valorizzazione dell’area denominata “Acqua Calena”. L’area è valorizzata attraverso il recupero della sorgente sotterranea per la fruizione termale, per l’imbottigliamento e attraverso lo sviluppo del “parco fluviale naturalistico” del Savone con la realizzazione di percorsi enogastronomici. L’acqua è il tema di fondo del Parco Fluviale di Francolise: l’acqua come Risorsa Naturale, come Corridoio Ecologico, come Biotopo e come Risorsa Antropica. Nell’area interessata è visibile la taverna ed il mulino ad acqua, costruiti alla fine del ‘700 che con il progetto si intende recuperare all’interno del contesto architettonico, integrato con la bellezza del paesaggio. Sarà recuperata l’attività termale come opportunità di lavoro per l’intera comunità. L’obiettivo generale del complesso termale e del parco fluviale è il recupero e la valorizzazione naturalistica in rapporto alla struttura morfologica e idrogeologica dell’area. Il sistema idrologico, climatico e vegetazionale, la memoria storica, la restituzione degli spazi e delle loro funzioni originarie o di altre morfologicamente e funzionalmente compatibili, il mercato collegato alla filiera del tuismo termale e delle eccellenze agro-alimentari del territorio, la sostenibilità ambientale degli interventi e la messa a punto di componenti materiali a basso impatto ambientale per mantenere e proteggere le bio-diversità, costituiscono ulteriori fattori di crescita economica e culturale-naturalistica del territorio e della comunità insediata. LA SITUAZIONE ATTUALE La rilevanza ambientale dell’area in oggetto è testimoniata dalla presenza di particolari biotopi come, il Sito Naturale n. 2, SIC “Basso Corso del fiume Garigliano”, il Sito Naturale n. 3, SIC “Basso Corso del fiume Volturno”, il Sito Naturale n. 6, SIC “Catena di Monte Maggiore”, il Sito Naturale n. 7, SIC “Foce del fiume Garigliano”, il Sito Naturale n. 8,SIC “Foce del fiume Volturno”, il Sito Naturale n. 10, SIC “Lago di Carinola”, il Sito Naturale n. 15, SIC “Monte Massico”, il Sito Naturale n. 18, SIC/ZPS “Paludi costiere dei Variconi”, il Sito Naturale n. 19, SIC “Pineta Foce Garigliano” e il Sito Naturale n. 22, SIC “Vulcano di Roccamonfina”. L’area interessata dall’intervento è di circa di 105 mila mq, è ubicata a sud-ovest del centro storico di Francolise e confina con il comune di Teano, tale confine è tracciato dal corso del fiume Savone. L’area si sviluppa dalla quota di 35 m. s.l.m. alla quota di 104 m. s.l.m. e costituisce le pendici del Monte Masiello. Dall’analisi della struttura geomorfologica emerge l’andamento orografico non molto acclive. Lungo il fronte meridionale corre la strada statale Appia, ad una quota di 60 m. s.l.m., ed è l’unica bretella che disimpegna l’intera area. La destinazione d’uso, attualmente, dei suoli agricoli è in parte attiva ed in parte incolta. La rete idrografica è organizzata su due aste principali: il fiume Savone Nuovo ed il fiume Savone Vecchio o Rio Lanzi. Lungo l’asta fluviale, si alternano piccoli tratti di vegetazione ripariale ed arborea, seguiti da zone agricole intensive limitrofe all’alveo, con condizioni di degrado diffuso che si intensificano in corrispondenza dei tratti di passaggio nei contesti urbani. Sono in disuso da decenni la taverna, il mulino e lo stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua con copertura in amianto, costruito sopra le antiche terme lasciando superstite solo un muro ed un arco. IL PARCO FLUVIALE NATURALISTICO Il parco è incluso nell’area a prevalente vocazione naturalistica, pertanto, il progetto pone attenzione alle relazioni dell’intervento di restauro delle antiche terme con il castello della città che sovrasta l’intero parco, e con il contesto territoriale immediatamente circostante, al fine del recupero integrale dell’ambito fluviale e per avviare il complessivo processo di riqualificazione ambientale. La rinaturalizzazione e l’offerta di servizi e spazi per il tempo libero è proposta coniugando la natura del luogo con le esigenze di fruibilità per la comunità. Il ruolo del Parco potrà risultare fondamentale sia come attrattore di interessi per le relazioni sociali, culturali e commerciali, sia come modello per la riqualificazione urbana. Tutelare le caratteristiche naturali, incluso la flora e la fauna, ambientali, paesaggistiche e storiche contribuisce al contenimento dei fattori di degrado e di inquinamento dell’area dovuti al progressivo processo di abbandono del territorio. Lo sviluppo sostenibile è ipotizzato con l’impiego di tecniche costruttive tradizionali e utilizzo di fonti di energia rinnovabile. La vegetazione e gli apparati botanici, nelle diverse forme arboree, arbustive ed erbacee rivestono un ruolo fondamentale proteggendo il terreno dall’erosione, depurando l’aria, l’acqua ed il suolo. La ricerca delle specie vegetali è stata effettuata tra quelle caratteristiche di analoghe zone fito-climatiche riscontrate in natura, ovvero tra le specie autoctone. Non tutti gli ambienti sono uguali, per questo risulta molto importante la scelta della componente vegetale più adatta, tenendo conto degli aspetti pedoclimatici tipici di ogni luogo, delle proprietà biotecniche e fisiologiche delle diverse specie vegetali, oltre che della valenza estetica e della loro evoluzione spazio-temporale. Il progetto ha previsto il restauro delle terme originarie, il restauro del mulino e della taverna e la costruzione ex-novo del centro polifunzionale, del centro ippoterapeutico e della ludoteca. Inoltre, è stata potenziata l’accessibilità, sia carrabile che ciclo-pedonale, integrata alla piazza ed ai sistemi pedonali meccanizzati. Dal castello partono tre assi di collegamento, il primo collega il centro di ippoterapia, la piazza e prosegue con il percorso pedonale, che assecondano l’andamento orografico e le partiture dei campi. Il secondo asse collega il centro polifunzionale, la ludoteca e la bretella statale Appia. Il terzo collega la scala mobile, il percorso a gradonate pedonale e Tapis roulant e la sorgente. I collegamenti tra il il centro cittadino al complesso termale, sono stati realizzati fiancheggiando gli antichi alvei ripristinandoli con la fasce di rispetto, alberature e arbusteti contengono l’impatto ambientale prodotto. Sono state realizzate due strade per collega il parco al comune di Teano ed il castello di Francolise con l’Appia, attraversando l’intero parco. La pista ciclabile che proviene dalla località di Ciamprisco è ampliata lungo il fiume e risale verso Francolise e la località di Montanaro. I percorsi pedonali esistenti sono stati potenziati Le orditure dei campi e delle strade interpoderali suggeriscono la trama dei viali e dei percorsi pedonali per l’integrazione della piazza con i centri polifunziale e di ippoterapia e la ludoteca. Il progetto, mediante il restauro filologico delle antiche Terme, prevede due ingressi, uno è posto sul lato sud-orientale del lotto, al quale si accede mediante la via Appia Antica, il secondo è di tipo ciclo-pedonale ed è posto sul lato sud-ovest. Le terme sono poste ad una quota inferiore dalla via Appia Antica con un dislivello di 6 metri, e dalla strada Statale Appia con un dislivello di 30 metri. La Taverna, posta di fronte alle terme, è dedicata in parte alla sua funzione originaria ed in parte alla vendita dei prodotti termali e dell’acqua minerale-naturale. La taverna possiede due ingressi, uno sulla via Appia Antica e l’altro è opposto sulla via Nuova che collega il parco con il comune di Teano. Il Centro Polifunzionale è articolato in sei padiglioni: la sala convegni, l’accoglienza termale, l’area per il ristoro ed il cinema-teatro. Vi si accede tramite due strade carrabili, provenienti da Teano e dal castello, e da una strada pedonale proveniente dalla piazza. Il Centro di Ippoterapia è composto da 3 padiglioni: il maneggio, la scuderia, il fienile ed il club house. Il Mulino è ubicato nel cuore verde del parco, accessibile solo tramite collegamenti pedonali e destinato ad un museo interattivo. La ludoteca è ubicata in prossimità del mulino. Criteri d’intervento progettuali: - Perimetrazione dell’area: attraverso un doppio filare di frassini e ontano, per caratterizzare fortemente la stessa in modo da averne una percezione visiva immediata ed una protezione dell’ecosistema intorno al Parco Fluviale Naturalistico. - Accessibilità: l’area si raggiunge attraverso la strada Statale Appia, le vie carrabili che provengono da Francolise ricreate lungo gli alvei, la strada carrabile proveniente da Teano ed attraverso la scala mobile del castello. - Progettazione ambientale: l’andamento dei percorsi e la dislocazione delle architetture sono scaturite direttamente dalla struttura paesaggistica e dall’andamento orografico. Si è previsto il ripristino di tutti gli alvei, la riconfigurazione delle curve di livello delineandole con le piantagioni, la ricomposizione delle delimitazioni del terreno come percorsi pedonali, restituendo alla natura tutti i segni lasciati nel tempo. Nel parco sono previste aree a prato alternate da altre in cui sono presenti specie arboree e arbustive, con lo scopo di migliorare la qualità estetica e allo stesso tempo di schermare la vista da elementi di disturbo. - Strutture: le terme, in elevazione, sono state realizzate in tufo locale mediante tecniche tradizionali, mentre per la copertura si è proposto il rinverdimento del tetto. La taverna ed il mulino sono stati restaurati rispettando tutte le tecniche ed i materiali dell’epoca. Le altre strutture ricettive sono state realizzate in legno lamellare con coperture fotovoltaiche per ottenere, mediante l’uso di materiali a basso impatto ambientale, la sostenibilità dell’intervento per mantenere e proteggere le bio-diversità del parco e per renderlo autonomo dal punto di vista energetico. - Viabilità interna: avviene mediante percorsi agevoli con differenziazioni cromatiche per ipovedenti, guide per non vedenti come i cordoli, i bordi con materiali ruvidi e staccionate in legno e con pavimentazioni dotate di segnalazioni tattili a terra, a sbarramento percorso, in corrispondenza degli ingressi al parco, alle strutture ricettive, ai punti d’informazione e alle zone viarie carrabili. Per la viabilità carrabile è stato previsto l’impiego di selciati di pietra con alta resistenza e compatibilità ambientale, per quella pedonale è prevista la pietra sfaldata alternata ad opus incertum e legno. Le piste ciclabili sono state realizzate in terra stabilizzata con cemento e additivi, le aree gioco dei bambini sono state realizzate con materiali sintetici particolarmente elastici. - Restauro ambientale: Recupero del sistema fluviale: Sponde integre o in buone condizioni ecologiche, assolvono ad un insostituibile ruolo di filtro per la salvaguardia della qualità dell’acqua. Vanno quindi programmati interventi di ripristino ecologico del grado di naturalità delle sponde e delle condizioni naturali del letto del fiume, affinché questo possa tornare ad ospitare comunità vegetali e animali diversificate. Auspicabile sarà l’utilizzo di interventi di ingegneria naturalistica, per la stabilizzazione dei versanti e per la difesa spondale, al fine di provvedere al contenimento dei dissesti. Dove la vegetazione è molto rada si provvederà alla stabilizzazione delle sponde tramite georete, stuoie o in fibra di cocco o juta, rinverdite con essenze vegetali che tramite l’apparato radicale aumentano la stabilità della sponda. Gli interventi di riqualificazione ambientale delle sponde sono di fondamentale importanza per la conservazione dell’habitat specie d’interesse quali il Martin pescatore (Alcedo atthis). Impianto e manutenzione dei canneti: L’impianto di nuovi canneti sarà realizzato mediante movimenti di terra e trapianti manuali. Valorizzazione delle sponde e potenziamento bosco ripariale: Si intendono colmare le lacune ed interruzioni di continuità nel “corridoio vegetale ripario” parallelo al corso del fiume, attraverso la valorizzazione e potenziamento di fasce boscate a potenziale predominanza di Salici e Pioppi bianchi (Salix alba e Populus alba). Implementazione della vegetazione fluviale e reintroduzione di specie vegetali, definite T.G.A. (Tipi Genetici Autoctoni): Si attueranno interventi volti a rafforzare gli equilibri esistenti incrementando il numero di quelle specie che interagiscono con differenti unità del medesimo ecosistema. In ambito fluviale non si può dimenticare l’indiscussa funzione di fitodepurazione di alcune macrofite acquatiche (Lemna minor e Ceratophillum demersum). Queste ultime infatti sono efficaci nella rimozione di metalli pesanti come, Pb, Cu, Cd, Zn. La presenza poi del Ceratophillum demersum è un utile mezzo di contrasto alle rilevanti quantità di N e P presenti in ambito fluviale. BIBLIOGRAFIA [1] M. Amati, Urban Green Belts in The Twenty-first century. Urban planning and environment, Ashgate, Macqarie university in Sydney, Australia, 2008. [2] N. Casiddu, Il Valore dell’Accessibilità. Contributi per la progettazione residenziale. Franco Angeli, 2009. [3] D. D’Angelo, La Gassosa Naturale di Francolise, Anticamente acqua Calena, Stabilimento Salvatore Marino, Caserta, 1903. [4] M. Fiori e T. 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