1. VIOLENZA E MOLESTIE NEL MONDO DEL LAVORO. DIMENSIONE, CARATTERISTICHE E IMPATTO DEL FENOMENO
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M. L. Scapellato, F. Larese Filon, A. Basso, R. Bonfiglioli, R. Foddis, F. Gobba, N. Magnavita, D. Talini, P. Tomao, M. G. Verso, G. Spatari, and M.L. Scapellato, F. Larese Filon, A. Basso, R. Bonfiglioli, R. Foddis, F. Gobba, N. Magnavita, D. Talini, P. Tomao, M.G. Verso, G. Spatari
- Subjects
Settore MED/44 - Medicina Del Lavoro ,violenza, genere, luoghi di lavoro - Abstract
Introduzione. La violenza nei luoghi di lavoro è oggi riconosciuta come un rilevante fattore di rischio occupazionale. L’International Labour Organization, con la Convenzione 190 del 2019, ratificata in Italia il 29/10/21, ha fornito una definizione riconosciuta a livello internazionale di violenze e molestie nel mondo del lavoro, specificando i soggetti protetti, gli ambiti lavorativi di applicazione, le misure di prevenzione e contrasto da adottare e i soggetti responsabili per la loro attuazione, nel contesto di un approccio inclusivo, sensibile al genere e ai soggetti vulnerabili (1). Analizzare e caratterizzare il fenomeno è necessario per mettere in campo adeguate strategie di controllo e prevenzione con particolare riguardo ad alcuni settori lavorativi. Obiettivi. Fornire un inquadramento generale sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro con particolare riferimento a dimensione, caratteristiche demografiche e lavorative, e impatto che tale fenomeno produce in diversi settori lavorativi. Metodi. Vengono analizzati i principali risultati di prevalenza relativi a violenze e molestie nei luoghi di lavoro riportati in revisioni della letteratura e documenti di organismi europei pubblicati negli ultimi 10 anni selezionati attraverso ricerca su PubMed. Risultati e Conclusioni. Il fenomeno della violenza nei luoghi di lavoro è indagato mediante survey periodicamente condotte in Europa da vari organismi, ma l’uso di differenti approcci metodologici limita molto la confrontabilità dei risultati. Secondo il Report Eurofound 2015 i casi di violenze e minacce nei luoghi di lavoro sono aumentati fino agli anni 2000, mentre nel periodo 2005-2010 emerge un trend divergente: le violenze fisiche calano (dal 5% al 2%) mentre altre forme di violenza rimangono sostanzialmente stabili (2). Esiste inoltre il problema della sotto-notifica, anche superiore al 50% degli eventi, quando si vogliano analizzare dati amministrativi, es. da ispettorati del lavoro, enti assicuratori, corti di giustizia. In generale le donne sono più esposte a molestie sessuali, gli uomini a violenze fisiche. Tra gli altri fattori con rischio maggiore sono l’età più giovane (16,1% < 35 anni vs 13,8% e 12,2% per le fasce 35-49 e > 50 anni), l’essere nato in un paese straniero (17,5% vs 13,7%, autoctoni), un basso livello d’istruzione (24% vs 16%, alto livello), l’assunzione con contratti atipici (22% vs 14,5%, contratti a tempo indeterminato) (2). Sanità, servizi sociali, trasporti, turismo, pubblica amministrazione e istruzione sono i settori con maggior rischio da parte di terzi. Tra le condizioni lavorative associate a segnalazioni di atti violenti, una maggiore evidenza esiste per alcuni indicatori “soggettivi” (es. conflitto tempi vita-lavoro) o nel contesto di ambienti di lavoro stressanti. Nei servizi una recente rassegna ha evidenziato l’associazione tra violenza psicologica e cattiva salute mentale e assenze per malattia, e tra violenza fi sica e cattiva salute mentale (3). Strategie di contrasto e prevenzione sono importanti per tutelare la salute fisica e mentale e la capacità lavorativa dei lavoratori, riducendo nel contempo i costi associati ad assenteismo, turnover e perdita di produttività.
- Published
- 2022