Paolo, Del Rio, Emiliano, Bernuzzi, Elisa, Bertocchi, Lorenzo, Viani, Federico, Cozzani, and Chiara, Montana
Surgical resection remains the main curative treatment for gastric cancer but is still affected by high postoperative morbidity and mortality rates, especially in Western countries.We've analyzed patients treated for gastric cancer at our Operative Unit of ent, extent of lymphadenectomy and survival. General Surgery and Organ Transplantation of the University Hospital of Parma from January 2006 till December 2010, relating the occurrence of eventual complications to sex, age at diagnosis, definitive histological examination, type and duration of surgical treatment.The surgically treated cases were 152 (30.4 gastrectomies per year on average). 62 patients developed at least one adverse event during the postoperative period, reaching 108 total events. Among these, 71 were minor complications (grade I-II in Clavien-Dindo's classification), while 26 were major ones (grade III). Postoperative mortality affected 8 patients (5.3%). Data analysis did not stress any statistically significant correlation between the valued variables and the global incidence of complications. For severe ones, some risk factors emerged such as the type of gastrectomy, the execution of a multi-visceral resection and the operative time. Five-year overall survival has been 36.7%, lower in patients with severe complications (29%) when compared to patients without severe complications (38%). Radicality of operation, the lymph node involvement and the occurrence of severe complication emerged as significant prognostic factors for five-year overall survival.Surgery is still the mainstay of treatment for gastric cancer and the only one able to grant a curative therapy. When performed in high-volume centres, with more than 20 gastrectomies per year, it represents a safe treatment, affected by low mortality. Attention must be paid to careful preoperative selection, to treatment of pre-existent comorbidities, to plan a therapeutical strategy to minimize surgical stress, to postoperative monitoring and to managing complications', as they're able to impact not only low-term outcomes but also overall and disease-free survival. The poor prognosis for these patients is mainly related to advanced stage at presentation, thus confirming the need to increase early diagnosis in order to detect in larger percentages the tumor in its early stage.Complications, Gastrectomy, Gastric Cancer, Survival.L’intervento chirurgico resettivo rimane il principale trattamento curativo per il cancro gastrico ma risulta ancora gravato da alti tassi di morbilità e mortalità postoperatorie soprattutto in Occidente.Abbiamo analizzato i pazienti trattati per cancro gastrico presso l’Unità operativa di Chirurgia generale e Trapianti d’Organo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma dal 1/1/2006 al 31/12/2010 correlando l’insorgenza di eventuali complicanze al sesso, età, esame istologico definitivo, tipo e durata di intervento chirurgico, estensione della linfadenectomia e sopravvivenza.I casi trattati chirurgicamente sono stati 152 (media 30.4 gastrectomie/anno). 62 pazienti hanno sviluppato almeno un evento avverso nel postoperatorio per un totale di 108 eventi. Di questi 71 erano di grado III secondo la classificazione Clavien-Dindo, 26 di grado III. La mortalità postoperatoria ha riguardato 8 pazienti (5.3%). L’analisi dei dati non ha rilevato nessuna associazione statisticamente significativa fra le variabili considerate e l’incidenza globale di complicanze. Per le complicanze severe si sono rivelati fattori di rischio il tipo di gastrectomia, l’esecuzione di una resezione allargata e la durata prolungata dell’intervento. Il tasso di sopravvivenza globale a 5 anni è stato del 36,7%, più basso nei pazienti con complicanze severe (29%) rispetto ai pazienti senza complicanze severe (38%). La radicalità dell’intervento, l’invasione linfonodale e lo sviluppo di complicanze severe si sono rivelati fattori prognostici significativi per la sopravvivenza globale a 5 anni. CONCLUSIONI: la chirurgia rimane il principale trattamento per cancro gastrico e l’unico in grado di operare una terapia curativa. In centri ad alto volume (con più di 20 gastrectomie per anno) rappresenta un intervento sicuro con bassa incidenza di mortalità. Grande attenzione va posta all’accurata selezione preoperatoria, al trattamento delle comorbilità preesistenti, alla modulazione della strategia terapeutica al fine di minimizzare lo stress chirurgico, al monitoraggio postoperatorio e alla gestione delle eventuali complicanze per il possibile impatto non solo sui risultati a breve termine ma anche sulla sopravvivenza globale e libera da malattia. La prognosi infausta correlata alla presentazione in stadio già avanzato conferma la necessità di aumentare la diagnosi precoce per identificare stadi iniziali in percentuali più elevate.