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Le patologie croniche necessitano di un'assistenza continuativa, la quale attualmente non è completamente garantita dal sistema sanitario italiano poiché più orientato alla gestione dell'acuzie. Nella Regione Lazio (Palombara Sabina) è presente un'Unità di Degenza Infermieristica, la cui assistenza è rivolta ai pazienti cronici. L'obiettivo del presente studio è stato quello di descrivere l'assistenza erogata dall'Unità di Degenza Infermieristica. Un disegno di studio descrittivo-comparativo è stato utilizzato. Il campione era composto dai 290 pazienti ricoverati nel periodo 2014-2015. Sono state analizzate le seguenti variabili: socio-demografiche, motivo del ricovero, diagnosi e interventi infermieristici, diagnosi e interventi medici, indice di Barthel, degenza media, tasso di mortalità e di trasferimento presso un ospedale per acuti. I risultati hanno mostrato un'età media del campione di 78 ± 11,4 anni. Il bisogno di ricevere assistenza infermieristica di medio-alta intensità (14,5%) è emerso come il motivo più frequente di ricovero. Le diagnosi infermieristiche maggiormente formulate sono state quelle di deficit della cura di sé nell'igiene personale (78,3%) e compromissione della mobilità (74,8%). Invece, la cardiopatia ipertensiva (32,4%) è stata la diagnosi medica più riscontrata. La degenza media è stata di 19 giorni, con una mortalità del 2,1% e un tasso di trasferimento del 9%. Si è riscontrato, alla dimissione, un generale miglioramento dei livelli di dipendenza dei pazienti rispetto all'ingresso (p < 0,001). L'Unità di Degenza Infermieristica sembra strategica per l'assistenza ai soggetti anziani con patologie croniche, anche multiple, in alcune fasi della loro malattia. I dati analizzati sembrano indicare la capacità dell'Unità di Degenza Infermieristica di contribuire alla riduzione dei ricoveri ospedalieri e di generare esiti favorevoli sensibili alle cure infermieristiche.

Aims and objectives To describe the care provided to patients admitted into a community Nursing-Led inpatient unit and to identify factors predicting a length of stay exceeding an established threshold. Background Few studies have been conducted to describe the care provided in a Nursing-Led unit. No studies have investigated factors affecting length of stay in these services. Design Retrospective cohort study. Methods Consecutive patients admitted to a community Nursing-Led unit between 2009-2015 were enrolled. Sociodemographic, medical and nursing care (diagnoses and activities) variables were collected from electronic health records. Descriptive analysis and a backward stepwise logistic regression model were applied. The study followed the STROBE guidelines. Results The study enrolled 904 patients (mean age: 77.7 years). The most frequent nursing diagnoses were bathing self-care deficit and impaired physical mobility. The nursing activities most provided were enteral medication administration and vital signs measurement. Approximately 37% of the patients had a length of stay longer than the established threshold. Nine covariates, including being discharged to home, having an impaired memory nursing diagnosis or being treated for advanced wound care, were found to be independent predictors of prolonged length of stay. Variables related to medical conditions did not affect the length-of-stay threshold. Conclusions The length of stay in the community Nursing-Led unit was mainly predicted by conditions related to sociodemographic factors, nursing complexity and functional status. This result confirms that the medical and nursing needs of a community Nursing-Led unit population substantively differ from those of hospitalised acute patients. Relevance to clinical practice The nursing complexity and related nursing care to be provided may be adopted as a criterion to establish the appropriate length of stay in the community Nursing-Led unit for each individual patient.