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The precipitating role of emotional stress in the development of congestive heart failure (CHF) is a long-standing clinical observation. We employed new clinimetric criteria for the assessment of allostatic overload (AO) in a sample of CHF patients, with regard to its associations with psychological distress and health status. Allostatic overload was assessed by a semi-structured interview based on clinimetric criteria in 70 consecutive outpatients with CHF. One observer-rated scale and two self-rating questionnaires for psychological distress were administered. Cardiac variables were also collected at intake. Twenty-three patients (32.9%) were classified as having AO according to clinimetric criteria. Significant differences were found with regard to gender, with women being more likely to report AO than men (23.5% versus 57.9%). Patients with AO presented significantly higher levels of psychological distress (based on scales administered) compared with those who did not. Among cardiac risk factors, hyperglycaemia was found to be significantly associated with the presence of AO. The use of the clinimetric criteria provides a global index for identifying distress that might adversely influence the course and progression of CHF. It may be of use in clinical practice, leading to therapeutic suggestions such as lifestyle modifications and psychotherapy to help patients deal with their difficulties.

'Clinimetrics' is the term introduced by Alvan R. Feinstein in the early 1980s to indicate a domain concerned with indexes, rating scales and other expressions that are used to describe or measure symptoms, physical signs and other clinical phenomena. Clinimetrics has a set of rules that govern the structure of indexes, the choice of component variables, the evaluation of consistency, validity and responsiveness. This review illustrates how clinimetrics may help expanding the narrow range of information that is currently used in clinical science. It will focus on characteristics and types of clinimetric indexes and their current use. The clinimetric perspective provides an intellectual home for clinical judgment, whose implementation is likely to improve outcomes both in clinical research and practice.

Questo manuale intende offrire una panoramica degli sviluppi più significativi della medicina psicosomatica in ambito clinico. È finalizzato alla didattica sia dei corsi di laurea in psicologia clinica e in medicina, sia delle scuole di specializzazione ed è anche pensato come opportunità di aggiornamento per chi ha già completato il proprio percorso formativo clinico. L’insegnamento della psicosomatica risulta di importanza fondamentale in ambito psicologico in quanto contribuisce alla formazione di un approccio in grado di collocare le componenti biologiche, psicologiche e sociali in un quadro di riferimento multidisciplinare, armonizzando la clinica psicologica con quella medica. Nell’ambito della medicina sia generale che specialistica, la psicosomatica offre un ampliamento significativo delle capacità di comprensione e di valutazione dei fenomeni clinici, con ricadute sulla possibilità di coinvolgere il paziente come partner attivo della terapia. Lo stile di vita appare come un elemento di sempre maggiore importanza nel modulare la vulnerabilità individuale alla malattia e solo un approccio psicosomatico è in grado di rendere operativa la sua modificazione da parte del paziente. Inoltre, le branche specialistiche della medicina (basate sulla suddivisione clinica in apparati come quello cardiovascolare e gastroenterico) appaiono sempre più inadeguate nel fornire risposte sia a problematiche complesse che non si collocano all’interno di un singolo apparato sia a quadri clinici sempre più diffusi di comorbilità. La medicina psicosomatica fornisce le basi cliniche e concettuali per approcci multidisciplinari (ad esempio, psiconeuroendocrinologia, psico-oncologia). Questo manuale non si propone di esaminare dettagliatamente il ruolo dei fattori psicosociali all’interno di specifiche patologie mediche, ma di illustrare in che cosa consista l’approccio psicosomatico e quali implicazioni possa avere a livello della clinica psicologica e della clinica medica. È una testimonianza della ricchezza e della vitalità della ricerca psicosomatica attuale.

Questo manuale intende offrire una panoramica degli sviluppi più significativi della medicina psicosomatica in ambito clinico. È finalizzato alla didattica sia dei corsi di laurea in psicologia clinica e in medicina, sia delle scuole di specializzazione ed è anche pensato come opportunità di aggiornamento per chi ha già completato il proprio percorso formativo clinico. L’insegnamento della psicosomatica risulta di importanza fondamentale in ambito psicologico in quanto contribuisce alla formazione di un approccio in grado di collocare le componenti biologiche, psicologiche e sociali in un quadro di riferimento multidisciplinare, armonizzando la clinica psicologica con quella medica. Nell’ambito della medicina sia generale che specialistica, la psicosomatica offre un ampliamento significativo delle capacità di comprensione e di valutazione dei fenomeni clinici, con ricadute sulla possibilità di coinvolgere il paziente come partner attivo della terapia. Lo stile di vita appare come un elemento di sempre maggiore importanza nel modulare la vulnerabilità individuale alla malattia e solo un approccio psicosomatico è in grado di rendere operativa la sua modificazione da parte del paziente. Inoltre, le branche specialistiche della medicina (basate sulla suddivisione clinica in apparati come quello cardiovascolare e gastroenterico) appaiono sempre più inadeguate nel fornire risposte sia a problematiche complesse che non si collocano all’interno di un singolo apparato sia a quadri clinici sempre più diffusi di comorbilità. La medicina psicosomatica fornisce le basi cliniche e concettuali per approcci multidisciplinari (ad esempio, psiconeuroendocrinologia, psico-oncologia). Questo manuale non si propone di esaminare dettagliatamente il ruolo dei fattori psicosociali all’interno di specifiche patologie mediche, ma di illustrare in che cosa consista l’approccio psicosomatico e quali implicazioni possa avere a livello della clinica psicologica e della clinica medica. È una testimonianza della ricchezza e della vitalità della ricerca psicosomatica attuale.