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1. Fragilità e forza del regionalismo. – 2. La regione come ente di legislazione e i germi del suo fallimento. – 3. I modelli di riferimento del regionalismo italiano. – 4. La lezione spagnola e i rischi del regionalismo asimmetrico. – 5. La deriva amministrativa delle Regioni: le cause e i rimedi. 6. Gli spazi per la costruzione di sistemi regionali delle autonomie. – 7. La leale collaborazione legislativa ed amministrativa: un problema irrisolto. – 8. Le risorse per l’autonomia e la necessaria perequazione. – 9. Le lezioni dell’emergenza pandemica: per un nuovo Stato regionale.

The paper intends to investigate the impact that the rise of the sharing economy is having in the shaping of the tourist experience (Ali and Frew, 2014), with a specific focus on the potential consequences in the habit and practices of “backpacker”, a specific category of tourist that literature has described as particularly interested in autonomously seek tailored and made-to-measure tours and travels that minimize the traditional problems associated to mass-tourism (social, economic and environmental impacts) (Buhalis and Law, 2008). From a theoretical point of view the paper analyses both the impact of the sharing economy in the tourist sector and the backpacking phenomenon, investigating their links and possible interactions. This analysis shows how, potentially, sharing platform could provide the ideal tool to realize the unique, authentic experience that is usually sought by backpackers. From the empirical side it proposes a first attempt to outline the elements of greater interest of tourist sharing practices and how they can relate to the elements that characterized backpacking practices until now, using an online questionnaire. The data collected provide a description of the interviewed travel’s motivations, their use of peer-to-peer platforms and the factors impacting the satisfaction in the experience. The pull of economic reasons appears as especially relevant between respondents and is not always associated with specific attention to more social motivations of the travellers. The paper represents an attempt to observe how the spreading of peer-to-peer platforms, and the increased facility to backpacking practices could shape the profile of the backpacker. Overall the paper brings contributions to practitioners, urban planners and tourism governance coordinators, providing useful insights that could favour the debate with representatives of the sharing economy about the impact of these activities in the urban areas. Sharing economy gains popularity day by day and new segments of tourism, such as backpackers, are being attracted. Therefore, it is relevant to introduce this discussion within the society.

La nozione di livelli essenziali di assistenza, l'impatto della crisi economica sulla loro efficacia, le possibili soluzioni

Commento ed analisi dell'art. 41 del d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016 in materia di obblighi di pubblicità del Servizio Sanitario nazionale

Il capitolo ricostruisce le principali direttrici di trasformazione del sistema locale per effetto della legislazione approvata nell'ultimo quinquennio. Oggetto di esame sono, in particolare, gli antecedenti giuridici della riforma approvata nel 2014 (legge n. 56); le posizioni della giurisprudenza costituzionale; il contenuto della citata legge 56 in riferimento a province, città metropolitane, unioni e fusioni di comuni.

L'articolo evidenzia le potenzialità ed i limiti della riforma locale dettata dalla l. 56/2014, presentata come riforma organica e di sistema ma in realtà avente numerosi elementi di continuità con la cd. legislazione della crisi degli anni immediatamente precedenti. Tra gli elementi di difficoltà vi è anche l'incerto esito della riforma costituzionale in itinere. In particolare, si esaminano i riflessi della trasformazione del livello provinciale e dell'istituzione delle città metropolitane.

Si ricorda anzitutto che il diritto all’esistenza libera e dignitosa previsto dalla Costituzione italiana, dalla Carta sociale europea e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE comporta il diritto all’assistenza nelle situazioni di bisogno che ognuno può vivere durante la propria esperienza di vita. Si approfondisce anche la distinzione tra i contenuti minimi del diritto all’assistenza sociale ricavabili da tali norme e i livelli essenziali delle prestazioni dell’assistenza sociale che devono essere assicurati su tutto il territorio nazionale, anche con finanziamenti statali. Nella situazione italiana in cui i bisogni cre- scono e i fondi scarseggiano tale diritto non è assicurato a tutti, né dallo Stato, né dalle Regioni e dai Comuni, né da enti del privato sociale agevolati dai pubblici poteri, sia perché le agevolazioni fiscali e i trasferimenti monetari sono insufficienti a garantire livelli minimi di sussistenza, tali da far uscire dalle situazioni di povertà e di indigenza cronica, sia perché i livelli essenziali delle prestazioni concernenti l’assistenza sociale non sono stati ancora determinati per tutti i settori, sia per la loro complessa o scarsa prevedibilità (in cui però scelte tecniche e scelte politiche sono strettamente collegate), sia per la loro indubbia ricaduta finanziaria ritenuta incompatibile con le necessità finanziarie statali collegate alla crisi economica, o sono stabiliti da leggi statali troppo vaghe o poco attuate. A tale mancata determinazione generale tentano di sopperire misure legislative assistenziali disposte con leggi statali di dubbia legittimità costituzionale, sia altri strumenti politico-tecnici, tra cui il nuovo ISEE, il nomenclatore nazionale dei servizi, la determinazione dei fabbisogni standard delle funzioni fondamentali dei Comuni in materia di gestione dei servizi sociali a livello locale, che potrebbe finalmente costituire il presupposto per un sistema nazionale omogeneo dell’assistenza sociale