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Scopo: Valutare l’accuratezza diagnostica (AD) della Entero-RM (ERM) nello studio pre-operatorio della malattia di Crohn (MC) digiuno-ileale ed ileo-colica nella detection dei segni di malattia complicata, quali stenosi serrate, fistole e ascessi, mediante confronto diretto con i dati chirurgici/anatomo-patologici. Abbiamo valutato inoltre l’eventuale influenza della lunghezza dell’intervallo temporale tra imaging ed intervento chirurgico sulla storia naturale di malattia, in particolare nella trasformazione da malattia stenosante a perforante. Materiali e metodi: Sono stati analizzati retrospettivamente i dati di 100 pazienti con diagnosi di MC sottoposti ad intervento chirurgico tra ottobre 2009 e luglio 2016 per recidiva della malattia dopo pregresso intervento chirurgico o fallimento della terapia medica. Sono state rivalutate le ERM pre-operatorie ed i dati radiolgici ottenuti sono stati confrontati con quelli chirurgici ed anatomo-patologici. I reperti sono stati analizzati e raccolti in due database separati ed alla fine comparati per l’analisi statistica (software SPSS v.20). In particolare, tra tutti i dati insetriti, sono stati selezionati quelli riguardanti le complicanze che rappresentano una indicazione al trattamento chirurgico, ovvero la presenza stenosi serrate e fistole (entero-enteriche, entero-coliche, entero-cutanee, entero-vescicali, entero-vaginali, altre localizzazioni). Abbiamo definito inoltre “clover sign” (CS) un conglomerato flogistico di anse intestinali causato ma multipli tragitti fistolosi entero-enterici. Risultati: I 100 pazienti in esame sono stati sottoposti in totale a 103 interventi chirurgici ed il tempo medio tra ERM e chirurgia è stato di 12,39 mesi con Deviazione Standard (DS) di 13,34 (1-78 mesi). Alla ERM sono state identificate tutte le stenosi (103/103) clinicamente significative con AD del 100% e con corrispondenza tra ERM e chirurgia pari al 100%. Per quanto riguarda le fistole, ne sono state riscontate 46 (44,7 %) rispetto alle 61 (59,2%) individuate in sala operatoria con concordanza in 88 pazienti (85,4%) ed AD del 85,4% (Grafico 1). La AD nella detection delle fistole entero-coliche è invece stata minore (AD 50%; p< 0,05) come già riportato in letteratura. Il “clover sign” è stato riportato in 24 casi (23,3%), mentre alla chirurgia sono state riportate fistole entero-enteriche in 30 casi (29,1%). Inoltre come merso dall’analisi statistica dei dati in 75 pazienti (72,8%) all’assenza di CS radiologico è corrisposta l’assenza difistole entero-enteriche in sala operatoria, mentre in 19 pazienti (18,4%) in presenza di CS sono state riscontrante fistole entero-enteriche alla chirurgia. Globalmente, dunque, si è osservata una concordanza tra i reperti della ERM e quelli chirurgici in 94 pazienti, ovvero nel 91,2% dei casi e questo dato è risultato statisticamente significativo (p

Obiettivi didattici: Lo scopo di questo lavoro è descrivere il modello di Referto Strutturato (RS) da noi sviluppato per la Entero-TC (ETC) nella diagnosi e valutazione della patologia del piccolo intestino, in particolare nella patologia infiammatoria e neoplastica. Introduzione: Il Referto Strutturato (RS) è uno strumento informatico che consente di rendere uniforme la stesura dei referti radiologici, rendendoli più facilmente interpretabili da parte dei medici clinici. Inoltre, in accordo con la letteratura, la standardizzazione del referto è preferita dagli specialisti radiologi in quanto riduce i fraintendimenti in fase di stesura, lettura e confronto con eventuali precedenti. L’impegno del nostro centro è stato di introdurre gradualmente il referto strutturato in diversi ambiti radiologici ed in particolare nell’ambito delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). La standardizzazione del referto nella ETC mediante l'uso del RS nel nostro centro ha permesso di integrare nel referto in modo facile e rapido dati clinici, tecnici, misure ed ipotesi diagnostiche, favorendo una più rapida consultazione sia da parte dei radiologi che dei clinici di riferimento e un più facile confronto con esami successivi (nell’ambito di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle MICI). Descrizione: Il RS prevede varie sezioni, incentrate sulle indicazioni alla ETC (pregressi interventi chirurgici, sintomatologia, storia familiare/personale), sulla preparazione (tipo di lassativo, pulizia intestinale) e sulla tecnica di esecuzione (grado e metodo di distensione intestinale, utilizzo di spasmolitici, impiego, quantità e velocità di somministrazione del mdc e.v., numero di fasi acquisite /studio bi-trifasico, eventi avversi, qualità dell'esame). La sezione dedicata alla diagnosi descrive la tipologia delle lesioni riscontrate (flogosi, stenosi, fistole, eteroplasia, ecc), la loro estensione , la sede ed eventuali altri reperti collaterali extra-enterici, con la possibilità di allegare immagini principali al referto stesso. La compilazione genera automaticamente un referto in forma di testo libero suddiviso in sezioni, successivamente modificabile dal radiologo secondo necessità. Conclusioni: Il RS si è dimostrato un valido strumento per il radiologo, soprattutto se non dedicato, scoraggiando la stesura di referti ambigui ed enfatizzando i reperti più rilevanti, consentendo quindi una lettura più immediata del referto e facilitando la comunicazione con i gastroenterologi, clinici e chirurghi di riferimento. Tale modello consente inoltre la rielaborazione dei dati in esso contenuti, avvalendosi di strumenti di rielaborazione dei dati, ai fini di studi scientifici e statistici.

Purpose: To evaluate the diagnostic accuracy (DA) of the uro-colon-CT (UCCT) with dose-reduction dedicated protocol in preoperative study of deep infiltrating endometriosis of the anterior and posterior compartments (aDIE and/or pDIE). Methods and Materials: 73 patients with clinical suspicion of aDIE and/or pDIE were analysed retrospectively, undergone U-CCT between January 2012 and December 2014 before laparoscopic surgery, and imaging data were compared with the surgical and histological reports. We calculated sensitivity, specificity, PPV, NPV of U-CCT and evaluated the utility of this technique to select patients who need a more detailed presurgical planning. Results: 74 surgical interventions were performed on 73 patients (one patient was exposed to surgery twice due to DIE relapse after two years). In 4/74 surgical interventions U-CCT with dose-reduction dedicated protocol was negative for DIE. The urologists were properly involved when DIE nodules concerning ureters and bladder (p=0,042); The colorectal surgeons were more often involved when DIE nodules concerning sigmoid colon, particularly in case of bowel stenosis >50% (p=0,031%). U-CCT attested better results in the evaluation of DIE nodules involving digestive tract (DA 81%; p=0,000) and bladder (DA 87,8%; p=0,000). Conclusion: U-CCT with dose-reduction dedicated protocol proved to be a valid alternative to barium-enema x-ray and urography or in absence of MRI with targeted protocol, to elaborate a detailed presurgical planning in selected patients with DIE; in particular this method is very helpful to individuate DIE nodules involving digestive tract or bladder and to evaluate the correct involvement of the urologist and/or the colorectal surgeon.

Scopo: La chemioembolizzazione trans-arteriosa (TACE) con microsfere caricate con Doxorubicina (DEB-TACE) è stata sviluppata per massimizzare l’efficacia terapeutica della TACE convenzionale con Lipiodol UF (cTACE) nei pazienti con carcinoma epatocellulare (HCC). Tuttavia il suo rapporto costo-beneficio (CE- cost-effectiveness) paragonato alla cTACE deve essere ancora valutato. Lo scopo di questo studio è di indagare il rapporto CE della DEB-TACE comparata con la cTACE.