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Questo capitolo analizza e interpreta le informazioni rilevate dalla cartella clinica dei soggetti intervistati. La sezione del questionario da cui sono ricavati questi dati rappresenta una sorta di “appendice” che si è resa necessaria per poter verificare lo stato di consapevolezza e di conoscenza del paziente riguardo alla propria malattia e condizione di dolore, nonché per valutare l’attendibilità e la coerenza di alcune risposte fornite dal nostro campione di intervistati rispetto alle condizioni “oggettive” registrate nella cartella clinica. In questa sede, quindi, non si tocca un tema preciso, ma vari ambiti legati ai dati della cartella clinica, i quali vengono analizzati cercando di focalizzarsi solo sul confronto tra il punto di vista per così dire “medico-clinico” e quello del paziente intervistato.

Le pratiche lavorative sono inscritte in una catena di cura che dai reparti ospedalieri prende vita intorno a ciascun paziente, in una connessione, spesso forte, con altri reparti e con attori ed organizzazioni esterne all’unità operativa osservata, dentro ad una rete di azioni non sempre allineate tra di loro. In questo processo di allineamento e di riallineamento delle attività dei professionisti coinvolti nelle cure del paziente, nascono, infatti, i presupposti delle devianze, degli incidenti o degli errori sia medici sia infermieristici o da parte di altre organizzazioni deputate alla gestione della cura.

The authors carried out research aimed at evaluating the quality of some aspects of a sample of medical records compiled in the operational uniti of a hospital. A subjective evaluation criterion was used, quantified by attibuting a correct numeric value by means of a weightingdeliberation factor. None of the medical record examined were judget qualitatively excellent. The main fact missing was the documentation regarding consensus, even in those medical records judget good or sufficient.

The relevant importance of documentation in Conservation has been stated in the fundamentals of the discipline, but presently it is realised in a non homogeneous and incoherent way. Moreover building information needs is growing over the time being because they represent an estate to be organised and stored. A '‘checking file’' software based on GIS technology has been proposed in order to constitute a database for the programme of conservation and maintenance of an historic building; the latter being an experienced application on the Basilica Santa Maria di Collemaggio in L'’Aquila which has been characterised by a number of scarcely planned interventions. A preliminary study concerning the historical and constructive events has been provided coupled with the description of the restoration interventions carried out during the last two hundreds years. Diagnostic analysis in order to integrate both historical and material knowledge have been included into the database.

La monografia, derivante dallo studio per la tesi di dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici, affronta con 'approccio integrale' (ricerca storica, interpretazione critica, analisi dei problemi di conservazione, costituzione di un dabase geografico sui dati storici e conservativi) lo studio sulla chiesa di Santa Maria di Collemaggio, simbolo della città dell'Aquila, le cui vicende costruttive sono scarsamente documentate. La storia dell'edificio è indagata confrontando i dati derivanti dalla tradizione bibliografica con i documenti e le fonti archivistiche: oltre alla ricostruzione di una cronologia basata su fonti certe, dalla ricerca archivistica emergono indizi, finora inediti, circa una preesistenza fortificata sul sito della chiesa e vengono formulate nuove ipotesi riguardo alle fasi di costruzione, alla datazione ed all'attribuzione della facciata. Conclude la parte conoscitiva, come premessa indispensabile per la successiva indagine sui problemi di conservazione, una cronologia dei restauri documentati dall'Ottocento ad oggi, che vengono individuati materialmente sulla facciata tramite i dati d'archivio. Segue l'indagine diagnostica rivolta, in particolare, alle strutture ed ai materiali della facciata stessa, riorganizzando anche i dati provenienti da campagne diagnostiche compiute in passato. Il volume si chiude con una proposta operativa in cui la sperimentazione di una 'cartella clinica' informatizzata, realizzata con un software GIS per la gestione della ricca e disomogenea documentazione conservativa, costituisce la base per una corretta programmazione della conservazione stessa.

L'articolo presenta una sintesi relativa al tema della documentazione informatica per la conservazione e il restauro dei monumenti, illustrando cronologicamente alcuni esempi e sperimentazioni effettuate fin dagli anni 90.