Diversity and ecology of the marine tardigrades along the Apulian Coast

A comprehensive study on the composition, structure and diversity of tardigrade communities along the Southern Apulian coast was carried out in March and September 2000. The Apulian coastline counts about 820 km and includes a wide variety of natural environments such as Torre Guaceto, Laghi Alimini and Porto Cesareo and areas with high human impact such as Mattarelle (Enel power Station), Brindisi Harbour and Torre Mozza with its fish processing industry. The research was carried out only in the subtidal zone but in different kinds of sediments: coarse, medium, fine and very fine sand, sand in Posidonia meadows, coarse organogenous debris and mud. Seventeen stations were sampled at three different depths in two seasons: March and September, resulting in 86 samples of which 58 samples contained tardigrades. A total of 4288 specimens (2975 in March and 1313 in September) were identified to 52 species (51 in March and 36 in September). The tardigrade fauna along the Apulian coast are very rich, hosting more than 1/3 of all known arthrotardigrade species. The species found in Southern Italy belong to the arthrotardigrade families Neoarctidae (one species), Stygarctidae (four species), Halechiniscidae (42 species) and Batillipedidae (six species). Halechiniscidae is the most abundant family followed by Batillipedidae, Stygarctidae and Neoarctidae. The diversity, density and relative abundance were recorded, and the spatial variation of species diversity was statistically evaluated. Coarse sand which is found mainly at 10 m depth seems to constitute the most favourable environment, which is evident from both species number and Shannon index H. Bray–Curtis cluster analysis combined with ordination by principal component analysis discriminate the species composition in three evident main clusters: coarse sand, fine sand and mud. Furthermore, the particular environmental factors in areas with sulphur springs, mussel farms as well as high seasonal tourism, seem to have a considerable impact on the species composition of these areas. Riassunto Nei mesi di Marzo e Settembre del 2000 lungo le coste Pugliesi e stato realizzato uno studio approfondito sulla struttura e sulla biodiversita della Tardigradofauna. I circa 820 km di costa Pugliese includono una vasta varieta di habitat, come le Aree Marine Protette di Torre Guaceto e Porto Cesareo, aree a largo impatto umano come Laghi Alimini e Gallipoli (alta densita di turismo stagionale), Mattarelle (Stabilimento produzione elettrica Enel), Brindisi (zona del porto), Torre Mozza e Castro industrie ittiche (allevamento mitili) e Santa Cesarea Terme zona termale (acque sulfuree). La ricerca ha interessato solo il settore subtidale in zone con diverso tipo di sedimento: sabbia grossolana, sabbia fine, sabbia molto fine, sabbia di praterie di Posidonia oceanica, detrito organogeno e fango. Sono state investigate 17 stazioni a 3 diverse profondita e in 2 diversi periodi: Marzo e Settembre per un totale di 86 campioni di cui 58 contenenti tardigradi. Sono stati raccolti 4288 esemplari (2975 a Marzo e 1313 a Settembre) e sono state identificate 52 specie (51 a Marzo e 36 a Settembre). La tardigradofauna lungo le coste Pugliesi e molto ricca e comprende 1/3 di tutte le specie di Arthrotardigrada conosciute. Le specie rinvenute nel Sud Italia appartengono alle famiglie di Arthrotardigrada Neoarctidae (1 specie), Stygarctidae (4 specie), Halechiniscidae (42 specie) e Batillipedidae (6 specie). Se ne deduce pertanto che Halechiniscidae e la famiglia piu abbondante, seguita dai Batillipedidae, Stygarctidae e Neoarctidae. La diversita, la densita e la relativa abbondanza sono state calcolate assieme alla variazione spaziale delle specie. La sabbia grossolana, maggiormente presente a 10 m di profondita, sembra costituire l’ambiente piu favorevole al rinvenimento della tardigradofauna. Tutto questo e reso evidente dall’alto numero di esemplari e specie rinvenuti. La Cluster-analisi di Bray–Curtis combinata con la PCA (Principal Component Analysis) ha permesso di mettere in evidenza, relativamente alla composizione della fauna 3 clusters principali: sabbia grossolana, sabbia fine e fango. Inoltre fattori ambientali particolari quali sorgenti sulfuree, mitilicultura, zone ad alto turismo stagionale, sembrano avere un considerevole impatto sulla composizione della fauna in queste aree.