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Un caso di apoplessia ipofisaria in paziente con macroprolattinoma in corso di terapia con dopamino-agonisti

Authors :
Paolo Colombo
Stefano Tresoldi
Giovanni Lasio
Andrea Cardia
Source :
L'Endocrinologo. 13:274-274
Publication Year :
2012
Publisher :
Springer Science and Business Media LLC, 2012.

Abstract

compatibili con residuo di adenoma (Figura 1E e F). Il paziente e attualmente in buone condizioni di salute e segue regolare follow-up endocrinologico e neuroradiologico. In corso di ricovero per cefalea, veniva riscontrato in un paziente di 24 anni un voluminoso adenoma ipofisario prolattino-secernente, di 37×27×29 mm. Il paziente presentava ipotiroidismo e iposurrenalismo centrali per i quali veniva posto in terapia sostitutiva con cortone acetato e L-tiroxina. Veniva intrapresa terapia con cabergolina 0,5 mg 2 volte alla settimana, con successiva normalizzazione della prolattina e significativa riduzione delle dimensioni dell’adenoma, fino a 28×26×26 mm, come evidenziato da una risonanza magnetica (RMN) eseguita due mesi dall’inizio del trattamento (Figura 1A e B). Dopo circa 15 giorni dal controllo con RMN, il paziente si recava in Pronto Soccorso per la comparsa di cefalea e di riduzione dell’acuita visiva. Veniva eseguita una nuova RMN della regione sellare che evidenziava un marcato aumento volumetrico della lesione ipofisaria con significativo incremento della componente sovrasellare che comprimeva e sollevava verso l'alto le strutture ottiche (Figura 1C e D). Una campimetria computerizzata dimostrava la presenza di quadrantopsia bi-temporale. Veniva sospesa la cabergolina e il paziente veniva sottoposto a intervento di adenomectomia per via transfenoidale con endoscopio 3D, con risoluzione della sintomatologia soggettiva. Nei giorni successivi all’intervento si manifestava un quadro di diabete insipido poi risoltosi spontaneamente. I successivi esami confermavano la diagnosi di iposurrenalismo e ipotiroidismo centrali come pure la persistenza dell’iperprolattinemia. Per tale motivo veniva nuovamente intrapresa la terapia con cabergolina 0,5 mg alla settimana. La RMN della regione sellare eseguita 3 mesi dopo l’intervento documentava la presenza di residua quota ematica nel cavo sellare in assenza di aree di signi

Subjects

Subjects :
Physics
Humanities

Details

ISSN :
17208351 and 1590170X
Volume :
13
Database :
OpenAIRE
Journal :
L'Endocrinologo
Accession number :
edsair.doi...........b354acc2785852687e6c98fa4b7519ec