Demetra/Cerere in ambito punico? Il caso della Sardegna, dal IV al I sec. a. C

Il lavoro di ricerca prende le mosse dalla testimonianza di Diodoro Siculo, secondo il quale i Cartaginesi ?importarono? il culto di Demetra e Kore in Nordafrica per espiare la colpa di aver profanato il tempio delle dee a Siracusa nel 396 a. C. L?intento di questo studio � inserirsi nel vasto ambito di ricerca inerente il culto di una delle pi� note divinit� del Mediterraneo - Demetra per l?appunto - adottando un approccio interdisciplinare per quanto possibile sistematico al caso-studio che rappresenta la Sardegna cartaginese. Ci� significa porre in essere strumenti epistemologici dell?archeologia, ma anche dell?antropologia culturale e della storia delle religioni. Su tali basi sono evidenziate le prerogative e gli attributi discriminanti per la catalogazione di 16 contesti archeologici della Sardegna che hanno un rapporto pi� o meno stretto con la religiosit� ?demetriaca?. Nell?elaborato, si susseguono: una premessa storica e metodologica, il catalogo dei siti, l?analisi dei dati e un excursus dedicato al perdurare del culto in et� romana. Il capitolo conclusivo delinea i tratti della ?Demetra punica di Sardegna?, che riassume caratteristiche iconografiche, fertilistiche e ctonie frutto della commistione fra tradizione culturale greca e punica, l?una rappresentata da Demetra, l?altra da Tanit.