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Sé corporeo e ruolo delle sue alterazioni nella schizofrenia

Authors :
Ferri, Francesca
Publication Year :
2012
Publisher :
Università di Parma. Dipartimento di Neuroscienze, 2012.

Abstract

The first aim of my thesis was to shed new light on the contribution of the motor experience of one’s own body to our ability to implicitly differentiate between self and other. Behavioural and neuroimaging studies on healthy participants showed that i) a motor experience-based representation of the bodily self is encased within the sensorimotor system; ii) the necessary condition for this the sensorimotor representation of oneself, as bodily self, to emerge is that it is implicitly rather than explicitly accessed. The second aim of my thesis was to test whether disturbances of the basic sense of self in schizophrenia concern alterations of the implicit and pre-reflective representation of oneself, as bodily self. We found that that schizophrenic patients did not show the self-advantage effect described in healthy people. Indeed, when submitted to a visual matching task, they did not perform better with one’s own rather than others’ body stimuli. The third aim of my thesis was to investigate whether and to what extent social deficits in schizophrenia are primarily due to disturbances of bodily self-experience or rather are mostly determined by a primary deficit of the intersubjective domain. Schizophrenic patients showed aberrant neural processes underlying multisensory integration and differentiation between self and others’ bodily experiences, rather than altered vicarious neural activations during social perception. Our results suggest that disturbances of bodily self-experience may have a primary role in schizophrenia and that they may – at least partly– account for social deficits in schizophrenic patients. Il primo obiettivo della mia tesi è stato indagare il contributo dell’esperienza motoria del proprio corpo rispetto alla capacità di distinguere sé dagli altri individui. Dati comportamentali e di neuroimaging funzionale ottenuti da partecipanti sani hanno evidenziato che i) una rappresentazione del sé corporeo mappa nel sistema sensorimotorio; ii) la condizione necessaria per far emergere la rappresentazione sensorimotoria del sé corporeo è che essa sia richiamata implicitamente, piuttosto che esplicitamente. Il secondo obiettivo della mia tesi è stato testare se il disturbo del senso minimo del sé, che si manifesta nella schizofrenia, abbia a che fare con alterazioni della conoscenza implicita e pre-riflessiva del sé corporeo. E’ stato osservato i pazienti schizofrenici non presentano il cosiddetto “vantaggio del sé” osservato negli individui sani. Infatti, sottoposti ad un compito di matching visivo, i pazienti non erano né più accurati né più veloci nel giudicare immagini che rappresentavano le proprie parti del corpo, rispetto a quelle che rappresentavano parti del corpo di altri individui. Il terzo obiettivo della mia tesi è stato indagare se e fino a che punto le alterazioni delle competenze sociali nella schizofrenia siano da ricondurre ai disturbi del sé corporeo, piuttosto che a disturbi specificamente pertinenti al dominio dell’intersoggettività. Nei pazienti sono state riscontrate alterazioni dei processi neurali sottostanti i meccanismi di integrazione multisensoriale e quelli che permettono di discriminare tra esperienze corporee vissute e osservate, piuttosto che alterazioni dei processi alla base delle esperienze vicarie. I risultati ottenuti suggeriscono che i disturbi del sé corporeo abbiano un ruolo primario nella schizofrenia e che possano - almeno in parte- rendere conto delle alterazioni delle competenze sociali nei pazienti schizofrenici.

Details

Database :
OpenAIRE
Accession number :
edsair.od.......341..4f65e84809d3368022b0e6833f6cb5ba