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Verso una didattica inclusiva: il ruolo dell' Educazione Fisica
- Publication Year :
- 2017
-
Abstract
- L’educazione fisica puo’ contribuire in modo significativo alla integrazione e alla inclusione di tutti i bambini. Infatti, attraverso le situazioni di movimento educativamente orientate ricrea occasioni privilegiate di comunicazione, relazione e collaborazione tra tutti i soggetti che vi partecipano, nel rispetto di tutte le possibili differenze di genere, di provenienza e di abilità. Questo contributo si pone l’obiettivo di far riflettere l’educatore su due percorsi didattici lungo i quali l’inclusione viene spontaneamente facilitata: il primo si sviluppa attraverso la scoperta delle differenti situazioni comunicative verbali e non verbali mentre il secondo privilegia l’utilizzo delle situazioni indotte dalle attività e dai giochi di movimento cooperativi e di socializzazione. La scuola del domani dovrà valorizzare queste opportunità da ricreare non solo nelle ore curricolari di educazione fisica, ma anche nei momenti di pausa e negli spazi informali (ambiente naturale, corridoi, palestre) che consentono l’attuazione di una didattica incorporata come valida alternativa e integrazione alla classica didattica statica che solitamente avviene nelle aule. Per concludere vengono infine proposti alcuni spunti operativi utili all’integrazione degli alunni disabili durante le ore di attività ludico-motorio-sportiva.<br />Physical education (PE) might significantly contribute to the promotion of the phenomena of integration and inclusion among children. In fact, through educationally-oriented movement experiences, PE recreates privileged opportunities for communication, relationship and collaboration among participants, while respecting all the gender differences, backgrounds and abilities. This contribution aims at encouraging the educator to reflect on two different didactic approaches which tend to facilitate the inclusion spontaneously: the first is based on the progressive discovery of different verbal and non-verbal communicative situations, while the latter privileges the adoption of situations induced by cooperative and social movement activities and games. In the school of the future particular care should be given to reward these opportunities not merely in the curricular PE hours but also during daily breaks and in informal spaces (e.g. courtyards, corridors, gymnasiums), which might allow the implementation of an embodied didactics as a valid alternative and/or support to the classic static didactics, usually adopted in classrooms. Lastly, some helpful cues to promote the integration of disabled pupils in leisure-motor sport activities are also included in this contribute.
Details
- Database :
- OAIster
- Notes :
- Italian
- Publication Type :
- Electronic Resource
- Accession number :
- edsoai.on1105033320
- Document Type :
- Electronic Resource