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El Hombre en el Castillo; tracce di ecologia politica nella distopia di Philip K. Dick

Authors :
Benach, N
Zaar, MH
Vasconcelos, PM
Codetta Raiteri, C
Malatesta, S
Tardiola, P
Benach, N
Zaar, MH
Vasconcelos, PM
Codetta Raiteri, C
Malatesta, S
Tardiola, P
Publication Year :
2016

Abstract

Esiste un forte legame tra l’immaginario geografico e la ciencia ficción. Nel novecento questo genere letterario ha contribuito in modo evidente alla riflessione sul ruolo del potere nelle dinamiche geografiche e ambientali. In questo senso Philip K. Dick rappresenta un caso esemplare per studiare come la “questione ambientale” sia diventata una narrazione portante nelle geo-grafie della contemporaneità. Il presente lavoro ha come obiettivo mostrare come le distopie create da Dick possano essere pensate come una pratica di geo- scrittura e come, allo stesso tempo, tale produzione artistica abbia rappresentato un’interessante forma di ecologia politica. Per farlo ci rifaremo agli studi sulla geopolitica popolare e ci concentreremo sui romanzi scritti da Dick negli anni sessanta.<br />There is an undeniable link between science fiction (ciencia ficción) and geographical imaginary. During the Twentieth Century, this genre has stressed the role of Power within the geographical and environmental dynamics. The work of Philip K. Dick represents an interesting case to investigate how the “environmental issue” has become a pivotal narration in the geo-writing of the contemporaneity. In this essay, we analyze the dystopia, created by Dick, as a practice of geo-writing and, at the same time, we point out how his novels have represented an interesting form of political ecology. We considered mainly the popular geopolitics, and we focus on the novels written by Dick during the Sixties.

Details

Database :
OAIster
Notes :
Italian
Publication Type :
Electronic Resource
Accession number :
edsoai.on1311394422
Document Type :
Electronic Resource