Back to Search Start Over

«Io pur ritorno a dimandar mercede»: fiducia nella parola nella poesia orante di Tommaso Campanella

Authors :
Ballarini M.
Brambilla S.
Frare P.
Langella G.
Bisi, Monica
Bisi monica (ORCID:0000-0001-8743-5821)
Ballarini M.
Brambilla S.
Frare P.
Langella G.
Bisi, Monica
Bisi monica (ORCID:0000-0001-8743-5821)
Publication Year :
2024

Abstract

Nella produzione letteraria di Tommaso Campanella la dimensione della preghiera si dispiega eminentemente all’interno della sua raccolta di poesie, la Scelta di poesie filosofiche di Settimontano Squilla, e assume perlopiù i toni tipici del salterio: invocazione, supplica, lamentazione, rendimento di grazie, rinnovando, ad ogni sua ricorrenza, l’energia performativa utile alla comunicazione del messaggio dell’autore. La preghiera si inserisce nei versi dello Stilese come in un luogo che le è naturale, come forma propria alla materia, perché essi costituiscono uno spazio di libertà strettamente legato all’alimentazione della vita e alla fiducia nella parola: tali versi, infatti, sono affrancati dall’asservimento al potere politico e alle regole del gusto letterario e, giusta le indicazioni della teoria poetica dell’autore, concorrono alla conservazione dell’individuo e della società. Mentre, da un lato, il verso assume a contenuto le istanze dell’orazione o della liturgia, dall’altro, a complemento, in dinamica biunivoca, la tensione performativa dell’orazione attrae nel proprio campo di forze la forma dei versi, i quali, scandendo il loro ritmo secondo quello del polso umano, ne rappresentano anche le aspirazioni meno esibite.

Details

Database :
OAIster
Notes :
Italian
Publication Type :
Electronic Resource
Accession number :
edsoai.on1479515932
Document Type :
Electronic Resource