1. Pagari certa quantitati secundu la taxa
- Author
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Alessandro SILVESTRI, Generalitat de Catalunya, European Commission, and Ministerio de Ciencia, Innovación y Universidades (España)
- Subjects
History - Abstract
Nel corso della lunga campagna militare che Alfonso il Magnanimo condusse per la conquista di Napoli e del Mezzogiorno (1421-23 e 1435-42), la Sicilia svolse un ruolo fondamentale per il finanziamento della guerra, soprattutto grazie alle risorse provenienti dal regio demanio, ovvero quelle frutto delle imposte indirette e del commercio del grano. Per vie delle crescenti e urgenti esigenze economiche della Corona, nell¿ultima fase del conflitto Alfonso il Magnanimo ricorse in maniera più intensa alla tassazione diretta, promovendo nel contempo diverse altre strategie fiscali alternative. Tale processo, come si discute in questo articolo, emerse con particolare forza nel 1441-42, quando il sovrano elaborò un inedito programma fiscale per fare fronte al pagamento della condotta di Niccolò Piccinino e di diverse lettere di cambio. Da una parte, si richiese alle città demaniali e baronali dell¿isola il pagamento di una esosa composizione per i loro supposti crimini di usura, estendendo poi tale richiesta economica a tutti i sudditi del regno nella forma di una subventio generalis; dall¿altra parte, si provvide all¿imposizione di un prestito forzoso ad alcuni membri delle élite politiche, urbane e religiose dell¿isola., L’elaborazione di questo saggio è stata possibile grazie ai contributi del programma Beatriu de Pinós (n. 2018 BP 00274), finanziato dalla Direcció General de Recerca de la Generalitat de Catalunya e dall’Unione Europea mediante il programma COFUND (contratto n. 801370) delle Marie-Skłodowska-Curie actions, nel contesto di «Horizon 2020», nonché del progetto di ricerca Movimiento y movilidad en el Mediterráneo medieval. Personas, términos y conceptos, finanziato dal Ministerio de Ciencia, Innovación y Universidades (MICIU) del governo spagnolo (PGC2018-094502-B-I00). Il contributo si inserisce nel quadro delle ricerche realizzate dal gruppo di ricerca La Corona catalanoaragonesa, l'Islam i el món mediterrani medieval (CAIMMed), riconosciuto dalla Generalitat de Catalunya (2017 SGR 109).
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- 2022
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