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Il contributo illustra, attraverso la presentazione di un caso clinico, l'uso all'interno di un processo di assessment relazionale dell'Intervista Clinica Generazionale.: uno strumento di indagine e valutazione delle relazioni familiari costruita attorno al costrutto della generatività e che cerca di coniugare il rispetto della complessità dell'oggetto di studio con la sistematicità ed il rigore propri di uno stumento diagnostico e di ricerca.

Il contributo presenta le caratteristiche dell'analisi metrica del Family LIfe Space. Si tratta di uno strumento interazionale e sigrafico-simbolico particolarmente sintonico con le caratteristiche di un assessment relazoinale del funzionamento familiare

Il lavoro focalizza l’attenzione sul rapporto tra lo scambio intergenerazionale e la posizione attiva degli anziani a partire dall’ipotesi che possa esserci un’associazione non casuale tra questi due elementi, soprattutto quando l’impegno attivo assume una chiara e rilevante caratteristica prosociale, come nel caso del volontariato. La ricerca, di orientamento clinico-sociale e di natura qualitativa, ha indagato i seguenti ambiti: la generatività familiare, l’esperienza di impegno o di disimpegno degli anziani e, infine, il loro stato di benessere. Hanno partecipato alla ricerca 20 anziani impegnati in attività di volontariato e 16 anziani non impegnati. Lo strumento utilizzato è l’Intervista Clinica Generazionale di Tamanza e Cigoli. I risultati mostrano come in entrambi i gruppi di partecipanti la forma di generatività più diffusa sia quella funzionale, anche se quella fertile “pura” è più diffusa tra i volontari. A questa forma familiare si associano motivazioni sociali o valoriali al volontariato, mentre le forme di generatività meno funzionali sembrano essere sorrette soprattutto da motivazioni autocentrate.

Il contributo illustra gli aspetti psicodinamici della colpa, della riparazione e della punizione implicati nei percorsi di giustizia riparativa.

A partire dalla matrice di pensiero che caratterizza il Modello Relazionale-Simbolico, gli autori presentano nel dettaglio metodologia, procedura e criteri di analisi di tre astrumenti di assessment inteso in senso clinico-terapeutico. Si tratta del Disegno Congiunto, del Family Life Space e dell'Intervista Clinica Generazionale.

Il volume presenta la teoria ed il metodo della Consulenza Tecnica Familiare nei procedimenti di separazione e divorzio. Esso è frutto del lavoro di un gruppo formato da clinici che da anni si confrontano - nella ricerca e nella pratica psicogiuridica - con i problemi che la Consulenza Tecnica presenta, con particolare attenzione alle innovazioni che la legge ha introdotto e all'idea di una genitorialità che si identifica e si realizza nella continuità dei legami generazionali. Al fondamento vi è la convinzione che la Consulenza Tecnica, pur rispettando rigorosamente i termini procedurali e la finalità conoscitiva definiti dal Codice, debba e possa essere intesa e realizzata come un vero e proprio lavoro clinico, in grado di produrre non solo una diagnosi statica dei dati di fatto, ma di valutare le risorse e le possibilità trasformative del sistema familiare. Dopo aver affrontato in modo sistematico il modello di intervento (proponendo un'illustrazione operativa delle diverse fasi della consulenza tecnica) vengono trattate le situazioni cliniche più difficili e delicate che sempre più frequentemente si incontrano nel lavoro peritale: l'alienazione genitoriale, l'abuso e il maltrattamento, la violenza intrafamiliare e la presenza di situazioni d'interesse psichiatrico. Il testo è infine completato da un'ampia appendice dove vengono illustrati gli strumenti e le tecniche necessari per realizzare una Consulenza Tecnica ad orientamento relazionale. Il testo è indirizzato non soltanto agli psicologi ed agli psichiatri che sono interessati o che si occupano di Consulenza Tecnica (d'Ufficio o di Parte), ma anche a tutti i clinici e agli operatori sociali e giuridici che incontrano genitori e famiglie che stanno affrontando con difficoltà la separazione ed il divorzio.

Il volume presenta la teoria ed il metodo della Consulenza Tecnica Familiare nei procedimenti di separazione e divorzio. Esso è frutto del lavoro di un gruppo formato da clinici che da anni si confrontano - nella ricerca e nella pratica psicogiuridica - con i problemi che la Consulenza Tecnica presenta, con particolare attenzione alle innovazioni che la legge ha introdotto e all'idea di una genitorialità che si identifica e si realizza nella continuità dei legami generazionali. Al fondamento vi è la convinzione che la Consulenza Tecnica, pur rispettando rigorosamente i termini procedurali e la finalità conoscitiva definiti dal Codice, debba e possa essere intesa e realizzata come un vero e proprio lavoro clinico, in grado di produrre non solo una diagnosi statica dei dati di fatto, ma di valutare le risorse e le possibilità trasformative del sistema familiare. Dopo aver affrontato in modo sistematico il modello di intervento (proponendo un'illustrazione operativa delle diverse fasi della consulenza tecnica) vengono trattate le situazioni cliniche più difficili e delicate che sempre più frequentemente si incontrano nel lavoro peritale: l'alienazione genitoriale, l'abuso e il maltrattamento, la violenza intrafamiliare e la presenza di situazioni d'interesse psichiatrico. Il testo è infine completato da un'ampia appendice dove vengono illustrati gli strumenti e le tecniche necessari per realizzare una Consulenza Tecnica ad orientamento relazionale. Il testo è indirizzato non soltanto agli psicologi ed agli psichiatri che sono interessati o che si occupano di Consulenza Tecnica (d'Ufficio o di Parte), ma anche a tutti i clinici e agli operatori sociali e giuridici che incontrano genitori e famiglie che stanno affrontando con difficoltà la separazione ed il divorzio.

Il testo presenta due approcci terapeutici ai disturbi e ai problemi di coppia, ciascuno dei quali ha sue matrici di pensiero, tecniche d'intervento e misure di efficacia che vengono definite con cura. È questo il risultato di un importante scambio internazionale di ricerca clinica che dura da anni. La prima parte, coordinata da Douglas K. Snyder, si focalizza sui disturbi specifici trattati secondo l'approccio integrativo (cognitivo-comportamentale e orientato all'insight). A tale approccio hanno offerto il loro contributo importanti clinici nordamericani. La seconda parte, coordinata da Vittorio Cigoli, Davide Margola e Marialuisa Gennari, si focalizza sui problemi inerenti il legame di coppia secondo l'approccio relazionale-simbolico che da anni guida l'intervento clinico e di ricerca degli autori. Strade differenti possono condurre al medesimo obiettivo, quello della cura psichica; peraltro i terapeuti incontrano anche ostacoli comuni sul loro cammino. Così, ciò che caratterizza il testo, unico nel suo genere, è la tensione ideale verso il dialogo tra approcci clinici che si fonda sull'apprezzamento reciproco della differenza.

In questo testo viene proposta una raccolta di contributi con lo scopo di fornire elementi utili a tracciare una mappa emotiva, affettiva e relazionale dei contesti di rottura dei legami familiari, di abuso, di violenza in cui i minori si possono trovare coinvolti e delle conseguenze psicologiche che ne derivano. Il giudice, l'avvocato, l'assistente sociale, il perito sono investiti dalla tensione e dalla violenza che frammentano il quadro delle relazioni familiari e che richiedono lo sviluppo di una competenza specifica nel ricostruire lo scenario entro il quale collocare gli interventi necessari. Difficile prendere parte a queste situazioni, per il ruolo che vi si gioca, restandone il meno possibile condizionati. Lavorare in tali situazioni genera stati mentali e di coscienza complessi e resi acuti per la sofferenza che vi è presente. Gli operatori si trovano a dover gestire emozioni forti e a volte esasperate per la conflittualità, che sembra non lasciare spazio alla comprensione degli effetti generati nei minori. Incalzati dalla complessità delle dinamiche, che impongono provvedimenti drastici e dolorosi, a volte si trascurano i vissuti dei minori coinvolti e della situazione nella quale si trovano quotidianamente a vivere. Accade così che alla prova dei fatti le alchimie relazionali progettate risultano, se non apertamente dannose, difficilmente applicabili

This work has been carried out within the framework of the Italian justice system, characterized by a very critical situation. It deals with two specific professional groups: freelance lawyers and prison police officers. These professionals have to face important challenges related to the social context every day, for this reason their professional identities are at risk. The research herewith described aims at presenting the contribution of the Professional Life-Space drawing (PLS) to the study of professional wellbeing. The PLS, an adaptation of the individual version of the Family Life Space (Gozzoli, Tamanza, 2008), is a graphic-symbolic tool which aims to catch the representation made by a single professional on his professional world and the relevant relational network. In particular the research aims to monitor the professional wellbeing / malaise of two professional groups. Twenty police officers of a “casa circondariale” in Lombardy Region (Italy) and twenty freelance lawyers have been involved. Both groups filled the Organizational Check-up System (OCS) by Leiter and Maslach (2005), in order to measure the workers burn-out level and their relation with their own job. Afterwards they compiled the PLS. The OCSs were analysed with the support of SPSS software, while the drawings were analysed at a phenomenological-interpretative level. The first analysis shows that most of the professionals are in a situation of considerable burn-out. Their graphic representations are extremely lacking in elements and bonds. Many individuals drawn themselves at the margins of the sheet, surrounded by their family members. They also put their colleagues far from themselves in the sheet, underlying their distance from a very hard working framework. With these two pilot studies we want to show that the data collected using the PLS may complete the ones about the professional burn-out, introducing the aspect of the representation of their professional relational network. We think

Il Disegno Congiunto della Famiglia rappresenta una novità assoluta nel panorama nazionale ed internazionale poiché è il primo strumento grafico-interattivo pensato per la famiglia per il quale sia stato costruito e validato un sistema di codifica e di valutazione analitico e sintetico. Esso consente di leggere le relazioni familiari in situazioni di tipo clinico e socio-educativo, spesso contrassegnate dalla difficoltà di utilizzare il codice linguistico o che necessitano, per essere adeguatamente comprese, di una valutazione che oltrepassa il canale dialogico-narrativo. Il testo analizza l’evoluzione dell’utilizzo del disegno familiare come strumento di indagine psicologica, sia negli interventi psicodiagnostici e nella clinica infantile, sia nelle varianti più frequentemente utilizzate nella ricerca sulle relazioni familiari. Presenta poi una versione innovativa del Disegno Congiunto della Famiglia proponendo un sistema di codifica analitico dei suoi elementi costitutivi, suddivisi in due domini: gli indicatori del prodotto (cioè della raffigurazione grafico-simbolica realizzata dalla famiglia) e gli indicatori di processo (cioè riferiti all’interazione familiare). A partire da questo primo livello di analisi viene successivamente definito un sistema di calcolo sintetico dei risultati che dà luogo ad una classificazione tipologica delle configurazioni familiari, identificate a partire dall’applicazione della griglia di lettura ad un campione estensivo di disegni. La presentazione è infine arricchita da una completa esemplificazione applicativa dello strumento in diversi contesti d’uso, illustrando una casistica che attraversa le diverse configurazioni familiari individuate., The Conjoint Family Drawing is an absolute novelty in the national and international as it is the first interactive graphical tool-designed for the family to which it is constructed and validated a coding system and evaluation analytical and synthetic. It allows you to read the family relationships in situations of clinical and socio-educational, often marked by the difficulty of using code language or who need to be adequately understood, an assessment that goes beyond the channel dialogical-narrative. The text analyzes the evolution of the use of the design family as an instrument of psychological research, Psychological interventions in both clinical and child, both in the variants most frequently used in research on family relationships. Then presents a version of the innovative design of the Joint Family proposing a system of coding analysis of its constituent elements, divided into two domains: the indicators of the product (ie, the graphic-symbolic representation made ​​by the family) and process indicators (ie reported to 'family interaction). Starting from this first level of analysis is further defined a system for calculating synthetic results which gives rise to a type classification of the family configurations, identified starting from the application of the reading frame to a sample of extensive drawings. The presentation is then enriched with a complete application examples of the instrument in different contexts of use, through a case study illustrating the different family configurations identified.

Presentazione di un progetto-intervento con una rete di istituzioni del privato sociale volto a costruire un protocollo condiviso per l'affido.

Il contributo approfindisce il tema della gneitorialità e si focalizza in particolare sulla genitorialità adottiva.

In ambito familiare gli interventi preventivi sono accomunati da un lavoro di potenziamento delle abilità dei soggetti cui si rivolgono e si prefiggono come obiettivi la riduzione o il contenimento del "danno" e/o lo sviluppo delle risorse. In questa sede intendiamo far vedere il filo rosso che accomuna alcuni tra i settori di intervento che in questi anni abbiamo affrontato e che rappresentano il risvolto operativo del modello relazionale-simbolico: enrichment familiare, mediazione familiare e gruppi di parola.

Il capitolo illustra alcuni dei principali strumenti quantitativi (scale di misurazione) e qualitativi (Disegno Familiare Congiunto, Family Life Space, La Doppia Luna, Intervista clinica-generazionale, Sceno-Test congiunto) utilizzati nella ricerca sulla famiglia.

The contribution proposes a reflection on clinical and psychosocial characteristics of fatherhood and motherhood held alongside the culture. Are presented and discussed in particular the elements and specific identification of parenthood understood in relational and intergenerational way.

In this chapter we illustrate two different ways to make listening to children who are part of our clinical practice and in recent years have also been the subject of our research. Both relate to children who are experiencing difficult family reorganization following the separation of parents, but they refer to two different procedural and operational contexts. The first hearing in the Technical Consultancy Office (CTU) because it relates to a hearing which has a clear and precise value of the case and develops according to the rules and the proper purpose and clearly defined and normed court litigation proceedings. The second, the group Word (GdP), concerns an operation carried out of court a free initiative from both parents and is more clearly characterized as a place of help and support specifically aimed at children. The conceptual orientation and the manner in which both these modes of listening are designed and made by us, however, are common, both in relation to the theoretical frame of reference, both for the character that distinguishes explicitly clinical.

In this chapter we illustrate two different ways to make listening to children who are part of our clinical practice and in recent years have also been the subject of our research. Both relate to children who are experiencing difficult family reorganization following the separation of parents, but they refer to two different procedural and operational contexts. The first hearing in the Technical Consultancy Office (CTU) because it relates to a hearing which has a clear and precise value of the case and develops according to the rules and the proper purpose and clearly defined and normed court litigation proceedings. The second, the group Word (GdP), concerns an operation carried out of court a free initiative from both parents and is more clearly characterized as a place of help and support specifically aimed at children. The conceptual orientation and the manner in which both these modes of listening are designed and made by us, however, are common, both in relation to the theoretical frame of reference, both for the character that distinguishes explicitly clinical.

La ricerca che illustriamo in questo contributo si inserisce nel filone delle ricerche sul processo della mediazione familiare che, come evidenziato dalla sommaria ricognizione della letteratura, costituisce un ambito di analisi empirica ad oggi sostanzialmente inesplorato, soprattutto in Italia. Attraverso una analisi empirica della casistica viene valutata la particolare specificità dell'approccio teorico denomicato simbolico-relazionale Forse cercavi: La ricerca si propone di indagare le rappresentazioni e le motivazioni Digita il testo o l'indirizzo di un sito web oppure traduci un documento. Annulla italianoinglesespagnoloAlpha The research that we illustrate in this paper fits into the trend of research on the process of family mediation, as evidenced by the summary review of the literature, provides a framework for empirical analysis to date largely unexplored, especially in Italy. Through an empirical analysis of cases evaluates the specificity of the particular theoretical approach, named symbolic-relational

Cuando el maltrato tiene lugar en una relación de pareja, estamos ante un marco que destaca por una particularidad fundamental: la pareja; un tipo de relación especial, amorosa, en la que los dos miembros que la componen se eligieron libremente en algún momento de sus vidas. En términos generales, cuando nos referimos al maltrato en la pareja, estamos eludiendo a todas las formas de malos tratos que tienen lugar en las relaciones entre quienes sostienen o han sostenido un vínculo afectivo relativamente estable (Echeburúa y Corral, 1998).A parte de las razones económicas, sociales y familiares que intentan explicar las dificultades por parte de algunas mujeres por desvincularse de sus parejas (Echeburúa y Corral, 1998; Perles, Moreno y Rando, 1998; Strube y Barbour, 1984; Wood, 1999), existen quizás otras explicaciones psicológicas más profundas que pondrían luz sobre esta cuestión, y tendrían que ver con: las características personales, la historia personal previa, la forma de establecer vínculos y el tipo de apego, la colusión, la minimización del problema como resultado de una cierta habituación a la situación de tensión, el miedo a la reacción de la pareja y la indefensión generada, la resistencia a reconocer el fracaso de la relación, el temor al futuro en soledad, etc. (Barnett, 2001; Villavicencio y Sebastián, 1999). cómo terapeutas, deberemos mirar de no quedar capturados por el horror que nos explican las mujeres maltratadas (porqué esto impide comprender), sin intentar querer resolver demasiado rápido una situación que incomoda y angustia (que la angustia se pueda interrogar), poder ayudar a reconocer la implicación subjetiva de la mujer (que tiene que ver también con ir poniendo palabras al dolor e higienizar), y ayudar a elaborar lo que se ha vivido, para preparar proyectos de futuro. Esto es lo que comentamos más detenidamente en el siguiente caso clínico.

Il testo si propone di offrire al lettore una riflessione sui percorsi del fenomeno della donazione di sangue. Caratteristica fondamentale è di darne una lettura che prenda in considerazione non solo gli aspetti individuali che sostengono il gesto donativo, ma, congiuntamente, le peculiarità del contesto organizzativo specifico che ne permettono la realizzazione. Il testo prende le mosse da diverse ricerche condotte a partire dal 2004, promosse da Avis Sovracomunale Medio Varesotto in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia sociale applicata dell'Università Cattolica di Milano, con lo scopo di evidenziare ciò che avvicina all'atto donativo e ne sostiene il mantenimento nel tempo. Il volume affronta in maniera approfondita la donazione di sangue attraverso un approccio peculiare, che dà voce ai diversi attori coinvolti nel percorso della donazione. La tesi di fondo è, infatti, che non si possa rendere conto adeguatamente di cosa sia il fenomeno donativo se non si connettono motivazioni personali e contesto organizzativo. Alla parte teorica di definizione delle caratteristiche peculiari del dono, della donazione di sangue e di Avis, segue un'ampia trattazione nella quale vengono affrontate in dettaglio le motivazioni personali e le variabili organizzative che sostengono il gesto donativo. Cogliere i portati essenziali di quest'ottica congiunta significa, più in generale, evidenziare il ruolo rilevante delle associazioni nell'avvicinare e sostenere i volontari nel loro percorso individuale e associativo. Il volume si rivolge in particolare ai responsabili delle sezioni Avis, ai volontari ed ai donatori, ma interroga al contempo i professionisti delle politiche sociali e gli operatori che, a vario titolo, si occupano di donazione di sangue e volontariato.

Il testo si propone di offrire al lettore una riflessione sui percorsi del fenomeno della donazione di sangue. Caratteristica fondamentale è di darne una lettura che prenda in considerazione non solo gli aspetti individuali che sostengono il gesto donativo, ma, congiuntamente, le peculiarità del contesto organizzativo specifico che ne permettono la realizzazione. Il testo prende le mosse da diverse ricerche condotte a partire dal 2004, promosse da Avis Sovracomunale Medio Varesotto in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia sociale applicata dell'Università Cattolica di Milano, con lo scopo di evidenziare ciò che avvicina all'atto donativo e ne sostiene il mantenimento nel tempo. Il volume affronta in maniera approfondita la donazione di sangue attraverso un approccio peculiare, che dà voce ai diversi attori coinvolti nel percorso della donazione. La tesi di fondo è, infatti, che non si possa rendere conto adeguatamente di cosa sia il fenomeno donativo se non si connettono motivazioni personali e contesto organizzativo. Alla parte teorica di definizione delle caratteristiche peculiari del dono, della donazione di sangue e di Avis, segue un'ampia trattazione nella quale vengono affrontate in dettaglio le motivazioni personali e le variabili organizzative che sostengono il gesto donativo. Cogliere i portati essenziali di quest'ottica congiunta significa, più in generale, evidenziare il ruolo rilevante delle associazioni nell'avvicinare e sostenere i volontari nel loro percorso individuale e associativo. Il volume si rivolge in particolare ai responsabili delle sezioni Avis, ai volontari ed ai donatori, ma interroga al contempo i professionisti delle politiche sociali e gli operatori che, a vario titolo, si occupano di donazione di sangue e volontariato.

The chapter focuses on what is available in the literature in terms of clinical and psychosocial research tools similar to what we were planning, namely interviews constructed to investigate relational constructs and family, or explicitly related to the theme of generativity. This along with several objectives. In the first place to check that she already was a tool that could meet our needs, and secondly to identify, through analysis of existing instruments used in empirical research, the aspects of greatest effectiveness. but also the most critical, from a technical and operational. Our attention is so concentrated mainly on the formal aspects and methodology, that is to say on the consideration of interviews that were identified by a systematic nature, both as regards the production of information, both as regards the consequent process of their analysis and evaluation . And, with some surprise, we found that the examples are limited to interviews that somehow meet these characteristics, taking into account the themes and content constructs that are not immediately riconducili family, or relational.

I vissuti del paziente oncologico che si avvicina alla fese terminale della malattia

Il Capitolo narra dell'applicazione di uno strumento clinico quale l'intervista clinica generazionale ad un gruppo di donne con malessere psicologico.

The contribution shows the basic construct is built on the Clinical Interview Generational. It develops from the anthropological and philosophical, and is then discussed in relation to major paradigms for research on family relationships

The chapter describes and discusses the characteristics Clnica Interview Generational, in view of applications in various areas of research and intervention. Are examined in relation to its constitutive features to the symbolic-relational model

The construction of the grid coding of items is one of the most laborious and delicate process of defining the entire ICG. It was taken on the full corpus of 30 interviews and transcribed literally, following the classical methodology of content analysis (ie type "paper and pencil" without computer support), through three steps: a. the subdivision of each interview in "text units" defined on the basis of the correspondence between the propositional content in the text and the thematic areas under dall'ICG. In other words, each interview was segmented into 28 textual units, one for each application (13 for the first dimension, 9 for the second, 6 for the third); b. the cross-sectional analysis (ie, question by question) of 840 text units as identified in the whole corpus in order to build, starting from the text, a semantic categorization of the applications themselves, or a system of taxonomic classification of the entire interview; c. the identification of the correspondence between taxonomic classification defined from textual data with the typological classification tripartite (bankruptcy, critical, fruitful) defined a priori on the basis of the theoretical model of measurement.

Clinical Interview Generational goal is to provide a structured instrument of investigation and evaluation of family relationships that can combine an understanding of the complexity of the issue with the systematic study of their scientific tool. The intent is to hold together the flexibility of the qualitative approach, the production and reading of relational information, and control the intersubjective process of inferential and clinical usefulness of the instrument.

The Clinical Interview Generational was developed from the need to have a versatile tool for the evaluation of family generativity, can be used in a broad perspective and research, both in perspective and intensive intervention. In this chapter we want to illustrate a possible intensive use of the instrument, verifying its effectiveness in achieving a thorough study of a single case. For this purpose, with the help of some colleagues with whom he has been running for a fruitful exchange time and participation in joint research projects, it was possible to obtain the availability of a couple who had been given other survey instruments, including, in particular, the Adult Attachment Interview (AAI) and the Current Relationship Interview (CRI). This has been a particularly interesting and valuable because it may make a further study of the technical characteristics of the ICG, by comparing, in fact intensive application, with other structurally similar to it. The comparison was concentrated, in particular, between the ICG and the CRI. This choice has seemed in some ways obvious and natural, since the Current Relationship Interview is not only one of the important instruments in the psychosocial and clinical research on the relationship of the couple, but has many similar characteristics with the ICG, both from a structural point of view, both in terms of themes and contents taken into account.

The grant is intended to provide empirical support for Generational Clinical interview, the sense of a test of internal consistency and discriminative power of the categories described in the typological classification. This verification is made ​​both analytically for each axis of the family bond (origins, couple, step), either synthetically as regards the type of transmission of generativity.

ingleseitalianospagnoloAlpha The corpus of thirty interviews on the basis of which was elaborate system of classification and measurement of the ICG has, as already announced, two other different and independent assessments: an assessment of "clinical-qualitative" analysis and "language -text "through the software T-Lab. Each of these analyzes was performed according to specific criteria and methodologies. Both, however, produce a summary assessment dall'ICG consistent with that envisaged for the three dimensions. This allows to carry out a comparative evaluation between the three different analyzes of the same corpus and perform a first test of validity "outside" the ICG. The clinical evaluation of each interview was conducted by two raters external to the team of research and different theoretical orientations (psychodynamic and cognitive). The purpose, as stated, is to verify the amenability of clinical analysis to macrodimensioni categorical identified for each axis. The synthetic evaluation related to the origins of the husband and wife then give rise to the overall assessment of the size sources under the same criteria used in the calculation of the ICG (See understood IV). The other two dimensions (torque and shift) are coded by hand immediately scheduled for the same categorical scale (ICG can not be determined, bankruptcy, critical, fruitful).

The chapter illustrates the processoseguito in the construction of the interview and its coding system and measurement. After building the system of taxonomic classification of the stimuli and correspondence stimulus to stimulus, with the classification of types, defines the rules for calculating the three analytical dimensions of the construct (axes) and evaluated the discriminative power of each item. It is a question of whether and how each of the questions-stimuli provided in the initial version of the interview is able to offer a measure congruent and discriminating with respect to the synthetic measure the size in question, determined by the summative evaluation of all items of the axis, and proceed, where necessary, to his exclusion.

The many suggestions and questions that the reading of the analysis proposed by the authors raise it seems that, in this perspective, forcing a return to the starting point reflexively, and in particular in examining the complexity of the relationship between violent behavior and gender. Two dates are particularly interesting in this regard. The first is a trend overlapping universes of language, even in similar rates of "conceptual adequacy," that males and females use to represent the different forms it may take violent behavior. The second is the feeling of security related to the frequency with which individuals claim to be victims of violent behavior, whether at home or at school: higher in males than in females. These results would seem to highlight a limited identification with the stiff opposition of roles and positions (vs. male aggressor. Female victim) that the very idea of "gender violence", in turn, heavily exposed to the risk of stereotyping, would be assumed. And this especially when it investigates violent behavior in its various forms of sexual violence and not circoscrivendolo where, significantly, are mostly males to propose a more correct in the conceptual and cognitive expression itself.

Il capitolo analizza due casi di passaggio generazionale d'impresa alla luce dell'approccio relazionale simbolico. Fornisce inoltre una panoramica dei principali contributi in materia cogliendo rischi e risorse di ognuno.

The expression that gives the title of this contribution is very unusual psychosocial within the literature which deals with family. It, actually, I think it has so far been used almost exclusively teorica1 within a single perspective, with particular reference to the last stage of life, or when death away from the scene of a person or a family generazione.La symbolic-relational perspective in which we move there is, in this regard, help, mainly for the fact that the cure is here always understood not only as a benefit care, but as an action aimed at establishing and maintaining the bond. It unfolds not only in the register and cognitive emotional, but also the ethical, he enrolled in the heart of the dynamic family in the joint circular of gift and debt, and enlivens the bond between people and generations, feeding size sense the connection between the proposed action and the symbolic register. It is only by taking into account that the family relationship has a meaning and consistency in excess of the joint action and shared who is directly involved that you can consider the issue inheritance as one of the objects of the family care, or as a task that should be considered in the proper sense of family.

The expression that gives the title of this contribution is very unusual psychosocial within the literature which deals with family. It, actually, I think it has so far been used almost exclusively teorica1 within a single perspective, with particular reference to the last stage of life, or when death away from the scene of a person or a family generazione.La symbolic-relational perspective in which we move there is, in this regard, help, mainly for the fact that the cure is here always understood not only as a benefit care, but as an action aimed at establishing and maintaining the bond. It unfolds not only in the register and cognitive emotional, but also the ethical, he enrolled in the heart of the dynamic family in the joint circular of gift and debt, and enlivens the bond between people and generations, feeding size sense the connection between the proposed action and the symbolic register. It is only by taking into account that the family relationship has a meaning and consistency in excess of the joint action and shared who is directly involved that you can consider the issue inheritance as one of the objects of the family care, or as a task that should be considered in the proper sense of family.

La mediazione di comunità può essere collocata - a pieno titolo - all'interno del più ampio contesto di pratiche (interventi di comunità, lavoro sociale di rete, empowerment, ecc.) che permettono di promuovere il benessere della collettività. In particolare, la mediazione di comunità, collocandosi nel cuore della dialettica tra libertà e controllo sociale - così come avremo modo di esplicitare più avanti - , costituisce uno strumento cruciale per rendere operativo il concetto di cittadinanza societaria, inteso come quel complesso di norme di libertà e di vincoli che non stanno né nei semplici individui (come soggetti astratti), né nei sistemi, ma nella relazione sociale intesa come azione reciproca, reale e piena fra soggetti . In Italia si tratta di una forma di intervento ancora scarsamente praticato, anche se alcune interessanti esperienze sono comunque presenti sia a livello dei quartieri, sia in ambito scolastico . Decisamente più ricca e più consolidata è l’esperienza in altri paesi che ha portato nel settembre del 2000 alla realizzazione di un Seminario Europeo tenutosi a Créteil, in cui si è arrivati a una prima definizione di mediazione sociale.

La mediazione di comunità può essere collocata - a pieno titolo - all'interno del più ampio contesto di pratiche (interventi di comunità, lavoro sociale di rete, empowerment, ecc.) che permettono di promuovere il benessere della collettività. In particolare, la mediazione di comunità, collocandosi nel cuore della dialettica tra libertà e controllo sociale - così come avremo modo di esplicitare più avanti - , costituisce uno strumento cruciale per rendere operativo il concetto di cittadinanza societaria, inteso come quel complesso di norme di libertà e di vincoli che non stanno né nei semplici individui (come soggetti astratti), né nei sistemi, ma nella relazione sociale intesa come azione reciproca, reale e piena fra soggetti . In Italia si tratta di una forma di intervento ancora scarsamente praticato, anche se alcune interessanti esperienze sono comunque presenti sia a livello dei quartieri, sia in ambito scolastico . Decisamente più ricca e più consolidata è l’esperienza in altri paesi che ha portato nel settembre del 2000 alla realizzazione di un Seminario Europeo tenutosi a Créteil, in cui si è arrivati a una prima definizione di mediazione sociale.

This volume addresses the issue of aging and the elderly provided by a theoretical / conceptual clinical-social, which is also the framework within which to read the contributions of empirical research and application of reflection, is very different from a methodological point , is analyzed for themes. The basic element of this perspective is the relational view of the aging process, namely the need to consider the position of the elderly together with the whole family and social relations in which he is inserted. It is an approach to "psychological and social" in the strong sense, that is still the symbolic-relational model developed in recent years by Eugenia Scabini and Vittorio Cigoli. In this sense, the last phase of life is then to set up more like a long and complex period in which dilate both the time being and the possible "good health", is the decay time being. Furthermore, as regards the functioning family, this phase of the existence is characterized by a growing differentiation of developmental pathways. The multiplicity of critical events of the evolutionary transitions that engage different generations may in fact be combined in various time sequences, thus leading to very different profiles.

This volume addresses the issue of aging and the elderly provided by a theoretical / conceptual clinical-social, which is also the framework within which to read the contributions of empirical research and application of reflection, is very different from a methodological point , is analyzed for themes. The basic element of this perspective is the relational view of the aging process, namely the need to consider the position of the elderly together with the whole family and social relations in which he is inserted. It is an approach to "psychological and social" in the strong sense, that is still the symbolic-relational model developed in recent years by Eugenia Scabini and Vittorio Cigoli. In this sense, the last phase of life is then to set up more like a long and complex period in which dilate both the time being and the possible "good health", is the decay time being. Furthermore, as regards the functioning family, this phase of the existence is characterized by a growing differentiation of developmental pathways. The multiplicity of critical events of the evolutionary transitions that engage different generations may in fact be combined in various time sequences, thus leading to very different profiles.