117 results on '"Rabih Chattat"'
Search Results
102. Biological substrate of cognition in dementia
- Author
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Mateusz Łuc, Marcin Pawłowski, Marta Lenart, Dorota Szczesniak, Imke Seifert, Henrik Wiegelmann, Karin Wolf-Ostermann, Ansgar Gerhardus, Etienne Rouwette, Myrra Vernooij-Dassen, Arfan Ikram, Rene Melis, Anna Welmer, Henry Brodaty, Jochen Rene Thyrian, Daniel Davis, Rabih Chattat, Yun-Hee Jeon, Marieke Perry, Suraj Samtani, Perminder Sachdev, and Hui Xin Wang
103. Stigma of dementia in three European countries - the MeetingDem project
- Author
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Joanna Rymaszewska, Lion, Katarzyna M., Dorota Szczesniak, Rabih Chattat, Elisabetta Farina, Saibene, Francesca L., Shirley Evans, Simon Evans, Dawn Brooker, Martin Orrell, Iris Hendriks, Franka Meiland, and Rose-Marie Droes
104. Can the Meeting Centre Support Programme reduce the burden of stigma among people with cognitive deficits?
- Author
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Lion, Katarzyna M., Dorota Szczesniak, Shirley Evans, Simon Evans, Francesca Lea Saibene, Arma, Alessia D., Claudia Scorolli, Elisabetta Farina, Dawn Brooker, Rabih Chattat, Franka Meiland, Rose-Marie Dröes, and Joanna Rymaszewska
105. Adaptive implementation of the meeting center support programme in Poland
- Author
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Joanna Rymaszewska, Dorota Szczesniak, Lion, Katarzyna M., Rabih Chattat, Elisabetha Farina, Saibene, Francesca L., Dawn Brooker, Shirley Evans, Simon Evans, Iris Hendriks, Franka Meiland, and Rose-Marie Droes
106. Introduzione
- Author
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Georg Northoff, Marina Farinelli, CHATTAT, RABIH, BALDONI, FRANCO, Georg Northoff, Marina Farinelli, Rabih Chattat, Franco Baldoni, Georg Northoff, Marina Farinelli, Rabih Chattat, and Franco Baldoni
- Subjects
Neuroscienze, Psicosomatica, Psicoanalisi, Mentalizzazione, Sé - Abstract
Il Sé è un concetto centrale nella psicologia ed è stato nel corso del tempo oggetto di riflessione all’interno di diversi approcci teorici e applicativi, a partire dai dibattiti filosofici fino ai più recenti contributi delle neuroscienze. Varie discipline concorrono quindi alla sua definizione e ciascuna contribuisce a qualificare aspetti differenti del Sé e a metterne in evidenza il carattere multiforme e dinamico. Contributi di rilievo giungono dalla clinica e dalla ricerca in psicologia dinamica e in psicosomatica. In particolare, la prospettiva psicosomatica, attraverso l’approccio transdisciplinare che la caratterizza, ha evidenziato come la struttura e le funzioni del Sé prendano forma attraverso l’integrazione di fattori biologici e psicosociali, ma soprattutto come il Sé sia centrale nella vita delle persone. Il ruolo cardine del Sé si manifesta e può essere osservato, in particolare, nei passaggi significativi dello sviluppo umano in condizioni di salute. Ulteriori evidenze provengono dalle alterazioni del Sé riscontrate nelle varie malattie mentali, neurologiche e, più in generale, della sfera somatica: in questi casi possiamo assistere direttamente alle diverse forme di riorganizzazione del Sé in risposta a sollecitazioni di vario genere, compresi gli eventi traumatici e i danni psicologici e somatici che ne conseguono. In queste occasioni si evidenzia il ruolo di strutture e funzioni spesso ben definite nella visione psicodinamica del Sé, quali per esempio i meccanismi di difesa e le configurazioni strategiche di attaccamento, di cui iniziamo a conoscere anche le basi neuronali. Infatti, nonostante storicamente il concetto di Sé sia stato associato nella speculazione filosofica a una specifica “sostanza” mentale, e nel corso delle teorizzazioni psicodinamiche a una mente, la recente ricerca neuroscientifica inizia a evidenziare il ruolo del cervello e della sua attività neurale in relazione a specifiche strutture e funzioni. I nuovi studi, che nascono dalla confluenza di approcci disciplinari differenti, definiscono meglio da un lato le basi e le predisposizioni biologiche e neuronali del Sé, mentre dall’altro mettono in luce l’importanza dell’ambiente e della matrice relazionale nello sviluppo del cervello stesso. Un ulteriore elemento essenziale nella caratterizzazione del Sé, che emerge con sempre maggiore chiarezza dalla pratica clinica e dalla ricerca contemporanea, è la sua natura plastica, in quanto il Sé non si manifesta come un’entità fissa, ma cambia nelle diverse fasi della vita e in relazione al contesto ambientale e relazionale. Inoltre queste evidenze permettono di cogliere la continuità tra processi sani e patologici. Questi processi possono essere interpretati come forme di adattamento dell’organismo al proprio ambiente e dell’individuo al proprio mondo. In questo senso, la plasticità del Sé risulta determinante per il trattamento psicoterapeutico di pazienti con disturbi mentali o con lesioni cerebrali e nello sviluppo di cure riabilitative efficaci. Oltre alle considerazioni neuroscientifiche, cliniche e terapeutiche, queste osservazioni legate al carattere dinamico del Sé pongono di nuovo il problema della definizione di quest’ultimo: possiamo ancora considerare il Sé come una entità incapsulata, come “sostanza “mentale? O si tratta piuttosto di modalità organizzativa di strutture e funzioni come suggerito dalla psicoanalisi? Infine bisogna interrogarsi sulla relazione tra cervello, Sé, organismo e ambiente, considerando come la loro reciproca interdipendenza possa aiutare a comprendere la plasticità del Sé. L’obiettivo di questo libro è quello di discutere le basi concettuali delle diverse visioni del Sé, come pure le sue dimensioni cliniche e terapeutiche, alla luce dei più recenti risultati e delle speculazioni che provengono dalle neuroscienze. In particolare è discusso il tema della plasticità del Sé, ancora poco affrontato organicamente nella letteratura. A questo scopo, e forse per la prima volta, esperti e studiosi di discipline diverse hanno collaborato dando vita ad un approccio transdisciplinare nella prospettiva della massima integrazione possibile. ll volume è costituito di tre parti, ciascuna delle quali è dedicata ad aspetti diversi della plasticità del Sé. La prima parte è dedicata alla definizione e determinazione del concetto di Sé ed è articolata in tre capitoli. Il primo tratta delle recenti scoperte neuroscientifiche sul Sé, incluse le implicazioni concettuali a partire da una peculiare prospettiva neurofilosofica. Il secondo discute l’evoluzione del concetto di Sé in psicologia dinamica, il suo sviluppo storico e le differenti componenti e determinazioni. Il terzo capitolo è dedicato ad uno specifico aspetto del Sé, quello affettivo, con particolare attenzione alle emozioni di base, mettendo in relazione questi aspetti sia al contesto neuronale del cervello che a quello psicodinamico La seconda parte, anch’essa sviluppata in tre capitoli, tratta i differenti meccanismi della modulazione del Sé. Il primo capitolo riguarda l’influenza dei processi di mentalizzazione sulla regolazione delle emozioni e illustra un modello di integrazione psicosomatica del Sé in cui la sua rappresentazione può passare in modo dinamico da un Sé corporeo a uno psicologico (riflessivo), analizzando i concetti esposti sia in salute che in malattia. Il secondo prosegue su questo argomento e approfondisce le relazioni tra rappresentazione del Sé, regolazione emotiva e processi di somatizzazione, facendo riferimento in particolare all’influenza delle relazionali interpersonali sulla salute fisica e al costrutto di alessitimia. Il terzo capitolo sviluppa il tema della modulazione neurale del Sé nel corso della psicoterapia. Viene evidenziata la particolare neuroplasticità cerebrale che si manifesta sia nei processi normali di formazione dell’identità che nello sviluppo dei disturbi di personalità e nelle patologie del Sé. La terza parte del volume è dedicata al Sé nel contesto clinico. Il primo capitolo illustra i cambiamenti del Sé nella depressione alla luce di un innovativo modello neuropsicodinamico. All’interno di questo viene introdotto il tema della valutazione del cambiamento a seguito della psicoterapia. Il secondo capitolo ha come oggetto la plasticità del Sé nel disturbo narcisistico di personalità valutando il continuum grandiosità-vulnerabilità e gli aspetti relativi all’intervento psicoterapeutico. Infine, il terzo capitolo sviluppa il tema della plasticità, prendendo in considerazione le implicazioni clinico terapeutiche della riorganizzazione del Sé in relazione a un danno cerebrale
- Published
- 2014
107. Conclusioni
- Author
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Georg Northoff, Marina Farinelli, CHATTAT, RABIH, BALDONI, FRANCO, Georg Northoff, Marina Farinelli, Rabih Chattat, Franco Baldoni, Georg Northoff, Marina Farinelli, Rabih Chattat, and Franco Baldoni
- Subjects
Neuroscienze, neuropsicoanalisi, psicosomatica, Mentalizzazione, Sé - Abstract
I diversi contributi presentati in questo libro concorrono, ciascuno da varie prospettive, a delineare le diverse dimensioni del Sé: da quella immediata dell’esperienza soggettiva pre-riflessiva a quella delle forme riflessive più consapevoli e oggettivanti. Il continuo rimando fra le varie dimensioni del Sé è stato essenziale per coglierne la dinamica molteplicità che si riflette nei diversi apparati concettuali senza che sia possibile ridurla a uno solo di questi. I paradigmi della filosofia, della psicologia dinamica, della psicosomatica e delle neuroscienze colgono declinazioni diverse di ciò che risulta centrale nella definizione stessa dell’individuo nei suoi rapporti con il mondo interno ed esterno. Come in un gioco di specchi, solo la contemporanea presenza di immagini generate dalle diverse prospettive che si riflettono le une nelle altre, ciascuna mettendo in evidenza una visione differente, permette di cogliere la molteplicità dimensionale del Sé.
- Published
- 2014
108. Health care proxy and guardianship in Cecz Republic, Italy, The Netherlands, and Spain
- Author
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Ottoboni, Giovanni, Chirico, Ilaria, Chattat, Rabih, Giovanni Ottoboni, Ilaria Chirico, and Rabih Chattat
- Subjects
Proxy ,advance care planning ,dementia ,care for ,M-PSI/01 Psicologia generale ,health care proxy ,Dementia ,guardianship ,M-PSI/08 Psicologia clinica - Abstract
In the paper we report the situations of proxy services and facilities featuring some European countries.
- Published
- 2021
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109. Advance care planning in residential care settings for older people in Italy: knowledge, attitudes and experience of healthcare professionals
- Author
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MARIANI, ELENA, CHATTAT, RABIH, Myrra, VERNOOIJ DASSEN, Yvonne, Engels, INGRAVALLO, FRANCESCA, Elena, Mariani, Rabih, Chattat, Myrra, VERNOOIJ-DASSEN, Yvonne, Engel, and Francesca, Ingravallo
- Subjects
advance care planning, dementia - Published
- 2015
110. Pre-Operative, High-IL-6 Blood Level is a Risk Factor of Post-Operative Delirium Onset in Old Patients
- Author
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Miriam eCapri, Stella eLukas Yani, Rabih eChattat, Daniela eFortuna, Laura eBucci, Catia eLanzarini, Cristina eMorsiani, Fausto eCatena, Luca eAnsaloni, Marco eAdversi, Rita Maria eMelotti, Gianfranco eDi Nino, Claudio eFranceschi, Miriam Capri, Stella Lukas Yani, Rabih Chattat, Daniela Fortuna, Laura Bucci, Catia Lanzarini, Cristina Morsiani, Fausto Catena, Luca Ansaloni, Marco Adversi, Maria Rita Melotti, Gianfranco Di Nino, and Claudio Franceschi
- Subjects
medicine.medical_specialty ,interleukin -6 ,inflammatory cytokine ,Multivariate analysis ,inflammatory cytokines ,Endocrinology, Diabetes and Metabolism ,post-operative delirium ,lcsh:Diseases of the endocrine glands. Clinical endocrinology ,Endocrinology ,Internal medicine ,medicine ,Risk factor ,Cognitive decline ,POSTOPERATIVE DELIRIUM ,Subclinical infection ,Original Research ,IL-6 ,lcsh:RC648-665 ,business.industry ,Confounding ,aging ,medicine.disease ,Comorbidity ,Surgery ,Delirium ,inflammaging ,medicine.symptom ,business ,Complication - Abstract
BACKGROUND: Post-operative delirium (POD) is a common complication in elderly patients undergoing surgery, but the underpinning causes are not clear. We hypothesized that inflammaging, the subclinical low and chronic grade inflammation characteristic of old people, can contribute to POD onset. Accordingly, we investigated the association of pre-operative and circulating cytokines in elderly patients (>65 years), admitted for elective and emergency surgery. METHODS: This is a secondary analysis of a sub-cohort of patients belonging to a previous large case-control study, where 351 patients were clinically and cognitively thoroughly characterized, together with the assessment of POD (47 patients) by confusion assessment method and delirium rating scale. Seventy-four pre-operative plasma samples were selected from a larger bio-bank and they included 37 subjects with POD and 37 without POD. Inflammaging related cytokines, i.e., IL-1β, IL-2, IL-6, IL-8, IL-10, and TNF-α, were assayed by ELISA in pre-operative blood samples; univariate and multivariable analyses have been applied to identify cytokines independently associated to POD. Associations of cytokine levels with functional status, cognitive decline, intra-hospital mortality, and comorbidity were also analyzed independently of POD onset. RESULTS: High IL-6 and low-IL-2 levels were significantly associated with POD. After adjustment for potential confounders in multivariate analysis, high level of pre-operative IL-6 was confirmed to be significantly associated with risk of POD onset. High level of IL-6 was also associated with several baseline features (including poor functional status, cognitive impairment, emergency admission, and higher comorbidity burden) and intra-hospital mortality. CONCLUSION: Pre-operative, high-plasma level of IL-6 (≥9 pg/mL) was significantly associated with POD onset. We propose IL-6 as an additional risk factor of POD onset together with the previously identified factors. Discovery of all risk factors contributing to POD onset will permit to improve hospitalized patient management and the decrease of healthcare cost.
- Published
- 2014
111. Unspecialized carers and family caregivers: factors influencing distress
- Author
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CHATTAT, RABIH, MARIANI, ELENA, Adriana, D’Alonzo, Andrea, Fabbo, Rabih, Chattat, Elena, Mariani, Adriana, D’Alonzo, and Andrea, Fabbo
- Published
- 2014
112. Perdonare ed essere perdonati: risultati di un’indagine su un gruppo di anziani
- Author
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Cristini L., Cesa Bianchi G., Cristini C., Albanese O., SOLIMENO CIPRIANO, ANGELA, Guido Amoretti, Erika Borella, Elena Cavallini, Marcello Cesa - Bianchi, Rabih Chattat, Cesare Cornoldi, Carlo Cristini, Rossana De Beni, Alberto Di Domenico, Santo Di Nuovo, Beth Fairfield, Fabio Lucidi, Nicola Mammarella, Giorgio Pavan, Luciano Peirone, Lina Pezzuti, Alessandro Porro, Emanuela Rabaglietti, Tomaso Vecchi, Cristini, L., Cesa Bianchi, G., Cristini, C., SOLIMENO CIPRIANO, Angela, and Albanese, O.
- Abstract
L’indagine ha esaminato -oltre a vari aspetti della qualità della vita -l’esperienza del perdonare e quella di essere perdonati. Gli anziani come hanno vissuto i torti subiti o commessi? Il gruppo considerato, composto da 90 anziani ospiti di due RSA, è suddiviso per sesso (65 F., 15 M.) ed equamente per età < o > di 85 anni. La distribuzione disomogenea dei sessi riflette quella dei ricoverati: oltre l’80% sono donne. Strumenti: 1) Mini-Mental State Examination (MMSE); 2) Questionario applicato mediante intervista semistrutturata; 3) Geriatric Depression Scale (GDS); 4) Zung Self-Rating Anxiety Scale (SAS). Sono state escluse dall’indagine le persone con un MMSE ≤ 24. Il gruppo esaminato riferisce di essere soddisfatto del sonno, della salute e dell’autonomia, della relazione coniugale (soprattutto gli over85), un po’ meno del contesto abi tativo e della propria vita; auspica un trapasso sereno (soprattutto fra gli over85), una vita in buona salute (specie gli under85 anni) e di mantenersi lucido; si dichiara (soprattutto gli under85) infastidito dall’ipocrisia altrui; teme di non essere compreso (specie gli under85), di perdere la propria lucidità. Riguardo al perdono, pressoché riferito all’ambito familiare, il gruppo sostiene che è utile perdonare ed essere perdonati; dichiara (30%) di aver perdonato, in prevalenza gli over85, di essere stato perdonato (20%), di essersi pentito dei propri errori (25%); non riesce a dimenticare un torto ricevuto (40%), e ritiene (specialmente gli under85) che qualcuno è arrabbiato nei suoi confronti. GDS e SAS hanno rilevato livelli moderati di depressione e ansia. La capacità di perdonare ha consentito di revisionare la vita passata e quella attuale. Anche ricevere un perdono ha offerto aperture relazionali. Sono soprattutto gli over85 ad esprimere meno atteggiamenti rivendicativi, modalità comunicative più mediate e complementari, a conferma che invecchiando si può sempre continuare ad elaborare ciò che si è vissuto e pensato.
- Published
- 2014
113. La plasticità del Sé. Un approccio neuropsicodinamico
- Author
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Georg Northoff, Marina Farinelli, CHATTAT, RABIH, BALDONI, FRANCO, Georg Northoff, Marina Farinelli, Rabih Chattat, and Franco Baldoni
- Subjects
Neuropsicologia, Neuroscienze, Psicosomatica, Mentalizzazione, Sé - Abstract
Il Sé è un concetto centrale nella psicologia ed è stato nel corso del tempo oggetto di riflessione all’interno di diversi approcci teorici e applicativi, a partire dai dibattiti filosofici fino ai più recenti contributi delle neuroscienze. Varie discipline concorrono quindi alla sua definizione e ciascuna contribuisce a qualificare aspetti differenti del Sé e a metterne in evidenza il carattere multiforme e dinamico. Contributi di rilievo giungono dalla clinica e dalla ricerca in psicologia dinamica e in psicosomatica. In particolare, la prospettiva psicosomatica, attraverso l’approccio transdisciplinare che la caratterizza, ha evidenziato come la struttura e le funzioni del Sé prendano forma attraverso l’integrazione di fattori biologici e psicosociali, ma soprattutto come il Sé sia centrale nella vita delle persone. Il ruolo cardine del Sé si manifesta e può essere osservato, in particolare, nei passaggi significativi dello sviluppo umano in condizioni di salute. Ulteriori evidenze provengono dalle alterazioni del Sé riscontrate nelle varie malattie mentali, neurologiche e, più in generale, della sfera somatica: in questi casi possiamo assistere direttamente alle diverse forme di riorganizzazione del Sé in risposta a sollecitazioni di vario genere, compresi gli eventi traumatici e i danni psicologici e somatici che ne conseguono. In queste occasioni si evidenzia il ruolo di strutture e funzioni spesso ben definite nella visione psicodinamica del Sé, quali per esempio i meccanismi di difesa e le configurazioni strategiche di attaccamento, di cui iniziamo a conoscere anche le basi neuronali. Infatti, nonostante storicamente il concetto di Sé sia stato associato nella speculazione filosofica a una specifica “sostanza” mentale, e nel corso delle teorizzazioni psicodinamiche a una mente, la recente ricerca neuroscientifica inizia a evidenziare il ruolo del cervello e della sua attività neurale in relazione a specifiche strutture e funzioni. I nuovi studi, che nascono dalla confluenza di approcci disciplinari differenti, definiscono meglio da un lato le basi e le predisposizioni biologiche e neuronali del Sé, mentre dall’altro mettono in luce l’importanza dell’ambiente e della matrice relazionale nello sviluppo del cervello stesso. Un ulteriore elemento essenziale nella caratterizzazione del Sé, che emerge con sempre maggiore chiarezza dalla pratica clinica e dalla ricerca contemporanea, è la sua natura plastica, in quanto il Sé non si manifesta come un’entità fissa, ma cambia nelle diverse fasi della vita e in relazione al contesto ambientale e relazionale. Inoltre queste evidenze permettono di cogliere la continuità tra processi sani e patologici. Questi processi possono essere interpretati come forme di adattamento dell’organismo al proprio ambiente e dell’individuo al proprio mondo. In questo senso, la plasticità del Sé risulta determinante per il trattamento psicoterapeutico di pazienti con disturbi mentali o con lesioni cerebrali e nello sviluppo di cure riabilitative efficaci. Oltre alle considerazioni neuroscientifiche, cliniche e terapeutiche, queste osservazioni legate al carattere dinamico del Sé pongono di nuovo il problema della definizione di quest’ultimo: possiamo ancora considerare il Sé come una entità incapsulata, come “sostanza “mentale? O si tratta piuttosto di modalità organizzativa di strutture e funzioni come suggerito dalla psicoanalisi? Infine bisogna interrogarsi sulla relazione tra cervello, Sé, organismo e ambiente, considerando come la loro reciproca interdipendenza possa aiutare a comprendere la plasticità del Sé. L’obiettivo di questo libro è quello di discutere le basi concettuali delle diverse visioni del Sé, come pure le sue dimensioni cliniche e terapeutiche, alla luce dei più recenti risultati e delle speculazioni che provengono dalle neuroscienze. In particolare è discusso il tema della plasticità del Sé, ancora poco affrontato organicamente nella letteratura. A questo scopo, e forse per la prima volta, esperti e studiosi di discipline diverse hanno collaborato dando vita ad un approccio transdisciplinare nella prospettiva della massima integrazione possibile. ll volume è costituito di tre parti, ciascuna delle quali è dedicata ad aspetti diversi della plasticità del Sé. La prima parte è dedicata alla definizione e determinazione del concetto di Sé ed è articolata in tre capitoli. Il primo tratta delle recenti scoperte neuroscientifiche sul Sé, incluse le implicazioni concettuali a partire da una peculiare prospettiva neurofilosofica. Il secondo discute l’evoluzione del concetto di Sé in psicologia dinamica, il suo sviluppo storico e le differenti componenti e determinazioni. Il terzo capitolo è dedicato ad uno specifico aspetto del Sé, quello affettivo, con particolare attenzione alle emozioni di base, mettendo in relazione questi aspetti sia al contesto neuronale del cervello che a quello psicodinamico. La seconda parte, anch’essa sviluppata in tre capitoli, tratta i differenti meccanismi della modulazione del Sé. Il primo capitolo riguarda l’influenza dei processi di mentalizzazione sulla regolazione delle emozioni e illustra un modello di integrazione psicosomatica del Sé in cui la sua rappresentazione può passare in modo dinamico da un Sé corporeo a uno psicologico (riflessivo), analizzando i concetti esposti sia in salute che in malattia. Il secondo prosegue su questo argomento e approfondisce le relazioni tra rappresentazione del Sé, regolazione emotiva e processi di somatizzazione, facendo riferimento in particolare all’influenza delle relazionali interpersonali sulla salute fisica e al costrutto di alessitimia. Il terzo capitolo sviluppa il tema della modulazione neurale del Sé nel corso della psicoterapia. Viene evidenziata la particolare neuroplasticità cerebrale che si manifesta sia nei processi normali di formazione dell’identità che nello sviluppo dei disturbi di personalità e nelle patologie del Sé. La terza parte del volume è dedicata al Sé nel contesto clinico. Il primo capitolo illustra i cambiamenti del Sé nella depressione alla luce di un innovativo modello neuropsicodinamico. All’interno di questo viene introdotto il tema della valutazione del cambiamento a seguito della psicoterapia. Il secondo capitolo ha come oggetto la plasticità del Sé nel disturbo narcisistico di personalità valutando il continuum grandiosità-vulnerabilità e gli aspetti relativi all’intervento psicoterapeutico. Infine, il terzo capitolo sviluppa il tema della plasticità, prendendo in considerazione le implicazioni clinico terapeutiche della riorganizzazione del Sé in relazione a un danno cerebrale.
- Published
- 2014
114. Inclusione sociale e diritti di cittadinanza
- Author
-
GOUSSOT, ALAIN, ALESSANDRA AMICI DIMITRIS ARGIROPOULOS SERAFINO BUONOLEONARDO CALLEGARI RABIH CHATTAT PAOLA GHERARDINIROSA GHERARDINI ALAIN GOUSSOT LEO IACOBUCCIGIOVANNA MASCALI VITA MONGELLI ANDREA MURATORICRISTINA PESCI SIMONA PIROTTI GRAZIA TRUBIA CHARLES GARDOU, GOUSSOT.A, and Goussot.A
- Subjects
INCLUSIONE SOCIALE ,DIRITTI ,CITTADINANZA ATTIVA ,DISABILIÀ ADULTE ,DIGNITIÀ - Abstract
Come garantire i diritti di cittadinanza alle persone adulte con disabilità, come favorire i processi d'inclusione sociale e tutelare la dignità di chi vive in una condizione di deficit psico-fisico, come evitare la produzione di situazioni di handicap?
- Published
- 2011
115. Il linguaggio del corpo ferito: percezione e autopercezione
- Author
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GOUSSOT, ALAIN, ALESSANDRA AMICI DIMITRIS ARGIROPOULOS SERAFINO BUONOLEONARDO CALLEGARI RABIH CHATTAT PAOLA GHERARDINIROSA GHERARDINI ALAIN GOUSSOT LEO IACOBUCCIGIOVANNA MASCALI VITA MONGELLI ANDREA MURATORICRISTINA PESCI SIMONA PIROTTI GRAZIA TRUBIA, GOUSSOT.A, and Goussot.A
- Subjects
LINGUAGGI NON VERBALI E META COMUNICAZIONE ,RAPPRESENTAZIONE E AUTORAPPRESENTAZIONE ,IL RACCONTO DI SÈ ,CORPO E DISABILITÀ ,TRAUMA - Abstract
Il cambiamento del corpo con l'invecchiamento ma anche il corpo ferito in seguito ad un incidente oppure ad una patologia: le conseguenze sul piano psico-sociale
- Published
- 2011
116. Il progetto esistenziale e il ciclo di vita
- Author
-
GOUSSOT, ALAIN, ALESSANDRA AMICI DIMITRIS ARGIROPOULOS SERAFINO BUONOLEONARDO CALLEGARI RABIH CHATTAT PAOLA GHERARDINIROSA GHERARDINI ALAIN GOUSSOT LEO IACOBUCCIGIOVANNA MASCALI VITA MONGELLI ANDREA MURATORICRISTINA PESCI SIMONA PIROTTI GRAZIA TRUBIA, GOUSSOT.A, and Goussot.A
- Subjects
PROGETTO DI VITA ,DISABILITÀ ADULTA ,PROCESSO D'INVECCHIAMENTO ,PROGETTO ESISTENZIALE ,TRASFORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO - Abstract
Il progetto di vita, la sua costruzione nel cambiamento delle fasi della vita del soggetto con disabilità in età adulta e nel processo d'invecchiamento
- Published
- 2011
117. L'essere disabile in situazione di cambiamento
- Author
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GOUSSOT, ALAIN, ALESSANDRA AMICI DIMITRIS ARGIROPOULOS SERAFINO BUONOLEONARDO CALLEGARI RABIH CHATTAT PAOLA GHERARDINIROSA GHERARDINI ALAIN GOUSSOT LEO IACOBUCCIGIOVANNA MASCALI VITA MONGELLI ANDREA MURATORICRISTINA PESCI SIMONA PIROTTI GRAZIA TRUBIA, GOUSSOT.A, and Goussot.A
- Subjects
CICLO DI VITA ,RIDEFINIZIONE DI SÈ ,CAMBIAMENTO ,DISABILITÀ ADULTA ,ADATTAMENTO - Abstract
Disabilità , ciclo di vita, cambiamenti psico-sociali e biologici. Il contributo affronta le fasi di transizione nel ciclo di vita e la necessità per il soggetto con disabilità di adottare strategie di riadattamento
- Published
- 2009
Catalog
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