Betta, Giovanni, Cipolli, C, Carcione, Filippo, Silvano, Francos, Bonaiuto, P, Ciarnella, M, Petrilli, S, DE MARCO, Giovanna, Tuozzi, G, Gioia, E, Zagarella, F, Treglia, Eugenia, Cristini, C, Cesa-Bianchini, G, Cristini, L, Belova, S, Ushakov, D, Mazhul, La, Knyazev, Vn, De Caroli ME, Licciardello, O, Falanga, R, Sagone, E, Tomassoni, Rosella, Dorfman, L, D'Angiò, A, Trezza, T, Lungu, Monica Alina, Di Nuovo, S, Biasi, V, Montemurro, M, Salvatore, S, Mastandrea, S, Gorrese, A, Starnino, Bernardo, Bonaviri, G, Cogliani, M, Di Nenna, M, Dei, P, Petrov, Vm, Carcione, M, Rigas, Av, Kalamakis, D, DE VITO, Leila, Madonna, Federica, Pulli, G, Åkerström, U, Tiozzo, E, Stamatina Panagiotakopoulou, I, Diamanti, L, Parsi, Mr, Spinosa, Giacinta Anna, Tudorel, O, Vintilă, M, Cosmin, G, D'Angiò, G, Viceconte, L, Goian, C, Baldassare, I, Ferdinandi, L, Greco, C, Matarazzo, Olimpia, Pallikaris, I, Zanon, Alessandra, Panaccione, D, Gargano, Marialaura, Broccoli, Amelia, Santangelo, Nicola, Mele, Lidia Maria, Blezza, F, Paone, F, Brandolini, R, Petrini, M, Amodio, Stefano, and Barattucci, M.
Come si leggerà nell'Introduzione della sezione propriamente scientifica del Volume, il presente testo nasce dalla volontà e, soprattutto, dall'esigenza culturale di omaggiare il fu Prof. Antonio Fusco. Un debito scientifico ed umano che trova il suo locus naturale in questa prima parte del testo stesso, cui farà poi seguito la parte propriamente scientifica. In siffatta parentesi dovuta per le ragioni appena menzionate, il lettore, l'amico o l'allievo dell'opera del Prof. Fusco potranno trovare un suo sintetico Curriculum Vitae, correlato da una specifica ed accurata prosa, svolta dal già Magnifico Rettore Carlo Cipolli; il quale, oltre che evidenziare, ricordando, i meriti del collega oramai scomparso, aggiunge alsuo scritto un elemento che sarebbe imprescindibile a non trasformare lo stesso in una mera sequenza di parole: l'amicizia e l'affetto per un amico che, oramai, non c'è più. A fine lettura, evidente risuonerà il fatto che la vita di ognuno, se mossa dalla passione per ciò per cui si è predisposti cognitivamente e psicologicamente, può essere ricca di riconoscimenti, riconoscenze e soddisfazioni che, lungi dal divenire un cuscino di allori su cui adagiarsi, per una mente creativa come quella del Prof. Fusco hanno funto solo da motivazioni ad agire instancabilmente guardando sempre al futuro. Il lavoro di una vita che, materialmente, è sancito da un supporto poco più di cm 25x15: una targa. Una materialità evidente che, con grande commozione e riconoscenza, è stata affissa il 25 ottobre 2019 sull'aula fronte l'Aula Magna del Campus "La Folcara", a testimonianza che quello spirito creativo in continua evoluzione non si ferma; non si arresta neppure con la fine biologica di chi lo ha "posseduto". Rimangono le opere ed il pensiero del Prof. Fusco e restano gli affetti. A tal proposito, il lettore troverà una breve e sentita sezione su Testimonianze; coloro i quali hanno avuto modo, nell'arco della vita accademica ed umana, personale, di Fusco di conoscerlo. Ecco, allora, che i ricordi saranno i veri protagonisti di questa parentesi. Dopo di ciò, prima dei contributi prettamente scientifici dei lavori, tenutisi in occasione del Convegno Internazionale Psicologia, Arte, Letteratura. Antiche e Nuove Tendenze, seguiranno i saluti delle autorità che in quei due giorni si sono succedute a rappresentare non solo l'istituzione affiliata, ma anche la relazione di stima e di affetto che le legava al compianto Professore. Si passerà, infine, al volume tradizionalmente inteso.